Ceconico[1][2] (in sloveno Čekovnik[3], in tedesco Tschekaunik[3]) è una frazione del comune di Idria in Slovenia.
Ceconico insediamento | |
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(SL) Čekovnik | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione statistica | Goriziano |
Comune | Idria |
Territorio | |
Coordinate | 45°58′41.88″N 14°00′09″E |
Altitudine | 647,4 m s.l.m. |
Superficie | 17,5 km² |
Abitanti | 144 (2002) |
Densità | 8,23 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 5280 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
La località è situata nell'alta valle del fiume Idria a 647,4 metri s.l.m. Le alture principali sono: Mohoričev vrh (monte Magorici[4]), 975 m; Blaškova planina (monte Blasca[4]), 915 m; Hleviška planina, 908 m; Čekovnik (monte Ceconico), 763 m; Žontov Jalovec, 743 m; Gamsov grič, 605 m (tra parentesi il toponimo in italiano, quando presente).
Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente e la parentesi del regno ostrogoto l'attuale territorio di Ceconico entrò nei domini del popolo longobardo al cui seguito vi erano popolazioni slave.
Nel 781, in seguito alla caduta del regno longobardo e alla sua inclusione nei domini di Carlo Magno, entrò nel regno d'Italia affidato da Carlo al figlio Pipino; nell'803 venne istituita la Marchia Austriae et Italiae che comprendeva il Friuli, la Carinzia, la Carniola e l'Istria. Alla morte di Pipino nell'810, il territorio passò in mano al figlio Bernardo. Con la morte di Carlo Magno, nell'814, la carica imperiale passò a Ludovico I che affidò il regno d'Italia al suo primogenito Lotario, il quale già nell'828 (dopo avere deposto Baldrico per non avere saputo difendere le frontiere orientali dagli Slavi) divise la parte orientale del regno, ossia la Marca Orientale (o del Friuli), in quattro contee: Verona, Friuli, Carniola e Istria (comprendente il Carso e parte della Carniola interna).
In seguito al trattato di Verdun, nell'843, il territorio di Ceconico entrò a fare parte del regno dei Franchi Orientali in mano a Ludovico II.
Nell'887 Arnolfo, re dei Franchi orientali, istituì la marca di Carniola; nel 957 la Carniola passò sotto l'autorità del duca di Baviera e poi nel 976 nel ducato di Carinzia appena costituito dall'imperatore Ottone II.
In seguito il ducato di Carinzia passò, come ricompensa per i servigi resi all'imperatore Rodolfo I contro Ottocaro II di Boemia, a Mainardo II di Tirolo-Gorizia, ma nel 1335 alla morte del figlio di quest'ultimo, Enrico di Carinzia e Tirolo, la regione venne affidata da Ludovico il Bavaro alla casa d'Asburgo.
Dal 1512 fece parte del Circolo austriaco del Sacro Romano Impero, e in particolare della Carniola interna.
Con il trattato di Schönbrunn (1809) entrò a fare parte delle Province Illiriche.
Con il congresso di Vienna nel 1815 tornò in mano asburgica nel regno d'Illiria come comune autonomo[5]; passò in seguito sotto il profilo amministrativo alla Carniola nel 1849 sempre come comune autonomo[3] inglobando al suo interno anche gli agglomerati dell'attiguo insediamento di Bella d'Idria (Idrijska Bela).
Il centro abitato apparteneva storicamente alla Carniola, come comune autonomo inserito nel distretto di Idria[6]; era noto con il toponimo tedesco di Tschekaunik e con quello sloveno di Čekovnik.
Dopo la prima guerra mondiale passò, come tutta la Venezia Giulia, al regno d'Italia; il toponimo venne italianizzato in Ceconico, e il comune venne inserito nel circondario di Tolmino della provincia del Friuli[7]. Nel 1927 passò alla nuova provincia di Gorizia[8].
Nel 1928 il comune di Ceconico venne soppresso e aggregato al comune di Idria[9].
Fu soggetto alla Zona d'operazioni del Litorale adriatico (OZAK) tra il settembre 1943 e il 1945.
Dopo la seconda guerra mondiale il territorio passò alla Jugoslavia; attualmente Ceconico (ritornata Čekovnik) è frazione del comune di Idria.
Il paese di Ceconico comprende anche i piccoli agglomerati di Blaško, Brinovec (Brinovizza[4]), Hleviše (Glivisse[4]), Kočevše (Capanne[4]), Lom, Mohorič, Nikova (Nicova[10]), Osojni Vrh, Pri Kmetu, Pri Šavletu, Podobnik (Podobnico[4]), Podobenček, Rižnikar, Šinkovec, Tratnik, Zagrebenc e Žont (tra parentesi il toponimo in italiano, quando presente).
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