Ossario della prima guerra mondiale di Castagnevizza.
Durante il dominio asburgico Castagnevizza del Carso fu comune autonomo[8].
Durante la prima guerra mondiale il suo territorio fu teatro della nona e decima battaglia dell’Isonzo; il villaggio segnò il limite massimo dell'avanzata delle truppe italiane verso oriente sull'altopiano carsico[9].
Geografia fisica
La località si trova sul Carso a 269,7 metri s.l.m. ed a 6,8 chilometri dal confine italiano.
Le alture principali sono: Dosso Fáiti (Fajtji hrib), 434m; monte Grande (Veliki Vrh), 463m; Pecinca (Pečinka), 291m; Pecina (Pečina), 308m; Nacusnie (Žibernik), 293m; colle Nudo (Renški vrh/Golnek), 452m; Podnakušnik, 362m; Grmača, 367m; Veliki Medvejšče, 376m; Bršljanovec/Varda, 277m.
Castagnevizza del Carso è rappresentata nella carta IGM al 25.000: 40A-IV-SE e 40A-III-NE.
Geografia antropica
Località
L'insediamento (naselja) è costituito anche dagli agglomerati di: Bellence, Bresc e Briščeče.
Nuovo atlante Treccani, vol. Cartografia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, Milano 1995, tav. 13.
(DE) Gemeinde Castagnavizza (JPG), su Catasto austriaco franceschino. URL consultato il 6 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2012).
(DE) Comune di Castegnevizza (JPG), su Catasto austriaco franceschino 1822. URL consultato il 6 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2012).
Sui Campi di Battaglia – Il Medio e il Basso Isonzo, 5ª edizione, Milano, 1939.
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