Bria dei Furlani[1], o Berie[2], (in sloveno Brje, in tedesco Bria[3][4]) è un paese della Slovenia, frazione del comune di Aidussina.
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Bria dei Furlani insediamento | |
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(SL) Brje | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione statistica | Goriziano |
Comune | Aidussina (comune) |
Territorio | |
Coordinate | 45°52′06.4″N 13°48′54.94″E |
Altitudine | 167,3 m s.l.m. |
Superficie | 5,34 km² |
Abitanti | 382 (2002) |
Densità | 71,54 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 5263 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
La località, che si trova a 167,3 metri s.l.m. ed a 20,3 chilometri dal confine italiano, è situata sulla sponda sinistra del fiume Vipacco a 10,5 km dal capoluogo comunale.
L'insediamento (naselje) è costituito dagli agglomerati di: Cinchi (Cinki), Codrovi (Kodrovi), Furlani (Furlani), Kasovlje, Martini (Martini), Micheli (Mihelji), Most, Mussini/Mozini (Možini),Nečilec, Pecenchi/Pencecovi (Pečenkovi), San Martino (Sveti Martin) e Zuli (Žulji).
Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, e la parentesi del Regno ostrogoto, i Longobardi si insediarono nel suo territorio, seguiti poi attorno al VI secolo da popolazioni slave. Alla caduta del Regno longobardo subentrarono quindi i Franchi; nell'887 Arnolfo, Re dei Franchi orientali, istituì la marca di Carniola; nel 957 la Carniola passò sotto l'autorità del Duca di Baviera e poi nel 976 nel Ducato di Carinzia appena costituito dall'imperatore Ottone II.
In seguito il Ducato di Carinzia passò, come ricompensa per i servigi resi all'imperatore Rodolfo I contro Ottocaro II di Boemia, a Mainardo II di Tirolo-Gorizia; il suo territorio entrò quindi nella Contea di Gorizia e in seguito, nel 1500 passando alla Casa d’Asburgo, nella Contea di Gorizia e Gradisca[5].
Con il trattato di Schönbrunn (1809) entrò a far parte delle Province Illiriche.
Col Congresso di Vienna nel 1815 rientrò in mano austriaca divenendo comune autonomo[6].
Dopo la Prima guerra mondiale entrò a far parte del Regno d'Italia nella Provincia del Friuli[1] come frazione del comune di Rifembergo; passò nel 1927, assieme a tale comune, alla ricostituita Provincia di Gorizia[7]; passò poi alla Jugoslavia e quindi alla Slovenia.
fiume Vipacco (Vipava); torrente Svino (Svinjšček)
Col Cerreto[8][9] (Cerovo), mt 202; Camencello (Glink)[8], mt 312.
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