Curtea de Argeș è un municipio della Romania di 32.848 abitanti, ubicato nel distretto di Argeș, nella regione storica della Muntenia.
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Curtea de Argeș municipio | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | Muntenia | |
Distretto | ![]() | |
Amministrazione | ||
Sindaco | Nicolae Diaconu[1] | |
Territorio | ||
Coordinate | 45°08′00″N 24°41′00″E | |
Altitudine | 592 m s.l.m. | |
Superficie | 75,00[2] km² | |
Abitanti | 32 848[3] (1º gennaio 2009) | |
Densità | 437,97 ab./km² | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 115300 | |
Fuso orario | UTC+2 | |
Cartografia | ||
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Sito istituzionale | ||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
La città è una delle più antiche della Romania. Secondo la tradizione fu fondata all'inizio del XIII secolo da Negru Vodă (o Radu Negru), succedendo a Câmpulung come capitale della Valacchia, da cui il nome Curtea (Corte).
Durante il XIV secolo è stata sede di una diocesi cattolica sotto la giurisdizione dell'arcivescovo di Esztergom, che è poi passata alla Chiesa ortodossa.
La città possiede numerose chiese medievali per il fatto di essere stata sede di autorità religiose:
La leggenda narra di Manole maestro costruttore al quale era stato affidato il compito della costruzione della chiesa. Nonostante egli fosse uno dei più bravi della sua epoca quello che veniva eretto di giorno, crollava di notte. Una notte, Manole sognò che per rendere la costruzione solida e porre fine ai lavori fosse necessario sacrificare e murarne all'interno la prima donna, moglie o sorella, che il giorno dopo avesse portato per prima il pranzo al proprio marito o fratello. Manole riferì del sogno e tutti accettarono l'idea convinti che un'opera di così grande valore ed importanza necessitasse anche un grande sacrificio. Il giorno seguente c'era frenesia in attesa della prima donna e ad un certo punto Manole da lontano riconobbe la moglie incinta. La moglie di Manole, fu l'unica quel giorno a portare il pranzo al proprio caro perché gli altri si erano premurati di avvisare la propria moglie o sorella. Venne così murata all'interno dell'edificio ed il giorno successivo la chiesa era ancora in piedi. Negru Vodă felice per la bellezza del monastero decise che nessun altro così bel edificio avrebbe mai dovuto esser costruito e diede ordine ai lavoratori di togliere l'impalcatura quando Manole (mente del progetto) era ancora sul tetto. Manole non si diede per vinto e provò a salvarsi costruendo delle ali con del legname rimasto. Come per Icaro, le ali non funzionarono, precipitò poco distante e morì. La leggenda si conclude dicendo che, commossa per il gesto ed addolorata, la terra fece spuntare un filo di acqua, una lacrima e da allora nel punto dove cadde il povero Manole si trova una fontana.
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 242307172 · BNF (FR) cb11987157f (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-n80132062 |
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