Villaseta è una frazione del comune di Agrigento, con 6.337 abitanti[1].
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Villaseta frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Libero consorzio comunale | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 37°17′55.57″N 13°33′33.08″E |
Altitudine | 92 m s.l.m. |
Abitanti | 6 337 (2001) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 92100 |
Prefisso | 0922 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | Villasetani |
Patrono | Maria Santissima della Catena |
Giorno festivo | festa in onore alla madonna della catena dalla prima alla seconda domenica di settembre. |
Cartografia | |
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Villaseta è sorta nel 1853 a metà strada tra la Marina (oggi Porto Empedocle) ed il centro cittadino. Grazie ai suoi fondachi, importante punto di ristoro per i carrettieri, che dalla sicilia sud occidentale dovevano raggiungere la città dell'allora Girgenti. Vi sorgevano le filande che lavoravano la seta proveniente dalle campagne attorno alla borgata di Montaperto. Sempre nella frazione di Villaseta, in contrada Caos, vi nacque il drammaturgo Luigi Pirandello, che in molte sue novelle racconta la piccola borgata con la sua chiesetta e le umili casette dei contadini locali. Villaseta ha avuto una grande estensione, con la costruzione di interi quartieri popolari per i cittadini colpiti dalla rovinosa frana di Agrigento del 1966.
Nella frazione di Villaseta, in contrada Caos, sorge la casa natale dello scrittore Luigi Pirandello, divenuta sede del "Centro di documentazione pirandelliano"[2] e il viadotto Akragas che collega la frazione a Monserrato.
Villaseta è citata nei romanzi di Andrea Camilleri quale esempio di antico villaggio cresciuto a dismisura durante gli anni del boom economico, ma soprattutto per la rovinosa frana che avvenne ad Agrigento nel 1966 costruendo interi quartieri popolari per i franati di Agrigento. Ed in realtà il quartiere, con la sua recente espansione funge da cerniera tra la città capoluogo ed il suo porto, Porto Empedocle, con il quale costituisce un unico agglomerato urbano.
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