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Villalago (La Vìlla in abruzzese[4]) è un comune italiano di 518 abitanti[1] della provincia dell'Aquila in Abruzzo. Posta in posizione dominante rispetto alle Gole del Sagittario sotto il gruppo montuoso del Monte Genzana, fa parte della Comunità montana Peligna e dei borghi più belli d'Italia.

Villalago
comune
Villalago – Veduta
Villalago – Veduta
Vista della Rocca di Villalago
Localizzazione
Stato Italia
Regione Abruzzo
Provincia L'Aquila
Amministrazione
SindacoFernanda Gatto (Lista civica "Noi stiamo con Villalago") dal 4-10-2021
Territorio
Coordinate41°56′09″N 13°50′34″E
Altitudine930 m s.l.m.
Superficie33,2 km²
Abitanti518[1] (31-12-2021)
Densità15,6 ab./km²
FrazioniVillalago Riviera
Comuni confinantiAnversa degli Abruzzi, Bisegna, Ortona dei Marsi, Scanno
Altre informazioni
Cod. postale67030
Prefisso0864
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT066103
Cod. catastaleL958
TargaAQ
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 953 GG[3]
Nome abitantivillalaghesi
Patronosan Domenico Abate
Giorno festivo22 agosto
Cartografia
Villalago
Villalago – Mappa
Villalago – Mappa
Posizione del comune di Villalago all'interno della provincia dell'Aquila
Sito istituzionale

Storia


In località San Pietro, presso il sito dove sorgeva l'omonimo monastero benedettino (secoli XI-XVI) fu ritrovata un'epigrafe romana, databile al massimo al II secolo d.C.. In località Villa Vecchia, collina a circa mezzo chilometro a est dell'abitato, Antonio De Nino segnalò nel 1890 generici avanzi di un "recinto di età primitiva", in un'area da sempre costellata di ritrovamenti fittili, monete e altri manufatti, sparsi tra i terrazzamenti moderni realizzati per uso agricolo[5] e l'ammasso caotico delle rocce staccatesi dalla frana di Monte Genzana, all'origine del Lago di Scanno.

Secondo alcuni studiosi questi avanzi di "recinto" (oggi non più identificabili) sarebbero stati traccia di mura appartenenti a un antico insediamento fortificato di origine peligna, vista la particolare posizione elevata rispetto all'area circostante.[6]. Lo stesso Antonio De Nino segnalò nell'anno 1900 il ritrovamento fra le contrade Casale e Porcile di resti di un pavimento con residui di muri e statuaria bronzea. Il materiale raccolto comprendeva 26 statuette di Ercole, clavate e con "leonté" (pelle di leone), due delle più grandi erano meglio lavorate e avevano sul capo, a mo' di cuffia, la testa della "leonté". Di una statua riaffiorarono anche un piccolo piede maschile, di buona fattura, e il frammento di un altro suo piede. Una clava, classico simbolo di Ercole, avrebbe suggerito l'esistenza di una seconda statua.

Gli altri reperti bronzei recuperati furono un idolo muliebre privo di avambraccio destro e col braccio sinistro coperto da un manto, due dischetti di bronzo probabili parti di ornamentazione e, infine, un piccolo bue (altro richiamo al culto di Ercole) di discrete fattezze, appena danneggiato solo sul «piede» posteriore sinistro. Nel complesso il materiale raccolto faceva intendere di trovarsi in presenza di un piccolo luogo di culto dedicato a Ercole, assai diffuso nella Valle del Sagittario e nella Conca di Sulmona.[5] Non si hanno notizie certe e documentate dalla caduta dell'Impero romano d'Occidente al periodo delle invasioni barbariche. Durante il periodo longobardo Villalago fu annessa al Ducato di Spoleto. In questo periodo il contado peligno divenne regione valvense.[7]

Il Medioevo e storia attuale

Intorno all'VIII secolo incomincia ad essere menzionata la valle del Flaturno, che viene citata nel Chronicon Volturnense tra i beni che il duca di Spoleto Ildebrando offre all'Abbazia di San Vincenzo al Volturno: dal documento del Chronicon si evince che in questa valle esisteva una curtis riferibile ad un monastero di Pescina. Nell'874 venne fatto un censimento della popolazione di Flaturno da cui si rilevò che vi abitavano circa 500 persone suddivise in nove villae. Successivamente una località di Flaturno è citata in un documento del 996 riferibile ad una cessione di terreni.

Attualmente si possono collocare 5 delle nove ville citate nell'874: Selectu (sita in località valle di Santa Maria presso Castrovalva), Campilu (a nord-nord-est di Cocullo nella valle alluvionale del rio Pezzana in località Santa Maria di Campo), Cesa (identificabile con Le Cesa presso Castrovalva [prima ipotesi], oppure Cesa, Le Cese o Valle di Cesa presso la riva sinistra del Sagittario [seconda ipotesi], oppure Cesa dei Fiori o Cesa Tiberio sempre presso la riva sinistra del Sagittario [terza ipotesi]), Buxi (Passo di Bussi presso la riva destra del Sagittario), Connei (toponimo presente nella zona Fonticino presso Castrovalva); 4 Ville sono ancora da identificare: Miscella, Macranu, Fefile e Mebio. Tuttavia queste località (perlomeno quelle finora identificate) oggi si trovano fuori dal territorio comunale di Villalago, tra Anversa degli Abruzzi, la frazione Casali di Cocullo e Castrovalva, ma Alfonso Colarossi-Mancini ipotizza che Flaturno sia identificabile nella stessa Villalago[8].

Tra la fine del X secolo e il primo ventennio del secolo seguente San Domenico abate abitò nei pressi di Villalago, in località Plataneto o Prato Cardoso dove eresse un altare in onore della Trinità. Successivamente, su richiesta dei conti di Valva, costruì il Monastero di San Pietro in lago o di san Pietro de Lacu, richiesta di cui si ignora la data esatta perché l'atto di donazione è andato smarrito o distrutto, tuttavia si può affermare che questo sia avvenuto tra il 1001 e il 1026. Nel 1065 il Monastero è rappresentato sulla porta bronzea dell'Abbazia di Montecassino, voluta dall'Abate Desiderio, tra i principali possedimenti dell'Italia centrale[9]. Il primo documento del monastero è datato 1067 ove si cita anche il monastero degli eremiti a Prato Cardoso: i Conti di Valva Todino e Oderisio, fratelli e figli di Randisio, e il loro cugino Bernardo, figlio di Berardo, donano il Monastero di S. Pietro Apostolo nella Valle del Lago e l'omonimo eremo nella Valle detta Prato Cardoso all'Abate Desiderio di Montecassino[10]. Nel 1097 il Papa Urbano II ne conferma il possesso all'Abbazia di Montecassino per mezzo di una Bolla indirizzata all'allora abate cassinense Oderisio, da lui fatto anche in cardinale[11].

In loco esiste l'eremo di San Domenico, mentre in località San Pietro sono tuttora in atto degli scavi archeologici per ritrovare le antiche vestigia del Monastero di San Pietro del Lago o de Lacu.[12] Negli anni attorno al 1000 il paese risulta citato come Villa de Lacu quando venne fondato da coloni provenienti da varie aree, in quanto attirati religiosamente dal monastero di San Pietro in Lago, i cui resti sono ancora visibili a circa a un chilometro a nord di Villalago. La motivazione di chiamare il luogo Villa de Lacu o Villam de Lacu invece che Castrum de lacu sarebbe da ricercare nel fatto che si il paese fosse un luogo non cinto da mura e aperto con unica struttura non solo difensiva nella rocca ma anche politico-economica.[13]

Panorama della rocca
Panorama della rocca

Dopo la morte di San Domenico il monastero di San Pietro entrò in pieno possesso dei Conti di Valva. Il monastero fu abitato dai monaci fino al XV secolo epoca che fu abbandonato.[14] La cella di Santa Maria de lacu si staccò dal monastero di San Pietro. Celidonio ed H. Bloch affermano che questa cella non si tratti altro che della chiesa parrocchiale di Villalago tuttavia vi è una cella di Santa Maria in fiume Flaternus ove San Domenico soggiornò per due anni e mezzo nel periodo che venne costruito il monastero di San Bartolomeno a Trisulli. A confondere le acque c'è una terza chiesa: Santa Maria in Flaturno da identificare con la chiesa di Santa Maria ad Nives a Castrovalva, comunque la chiesa di Santa Maria in Flaternus fu l'embrione da cui nacque e si sviluppò la cella di Santa Maria de Villa de Lacu. La chiesa risale al 1323 mentre la rocca Sancti Petri de Lacu risale ad un'epoca precedente al 1092-93.[12]

Chiesa della Madonna del Loreto
Chiesa della Madonna del Loreto
Vecchio municipio di Villalago
Vecchio municipio di Villalago
Eremo di San Domenico e il lago omonimo
Eremo di San Domenico e il lago omonimo

Presso il pagus di Flaturno vi era anche la chiesa di San Vincenzo in Flaturno che viene citata in una bolla di Clemente III adel 1188 e in successive bolle papali datate dal 1112 in poi.[8] Un documento del 1067 cita una donazione al monastero di San Pietro in Lacu.[12] Tra il 1092 e il 1093 rocca di Sancti Petri de Lacu con le sue pertinenze fu invaso da Oderisio II di Sangro, in seguito, tra il 1241 e il 1245 Villa de Lagu era vicolato dal fatto che doveva manutengere o riparare il Castro de Valva. Due anni più tardi Innocenzo IV restituì a Berardo e Teodino di Sangro Villam de Lacu dopo che Federico II di Svevia espropriò questa terra al loro genitore Rinaldo.[12]

Nel 1277 viene eseguita un'inquisizione in seguito ad operazioni illecite di vari funzionari pubblici in vari luoghi tra cui Villa Lacus.[12] Nel 1289 viene eseguito un reclutamento in vari luoghi tra cui Villa de Lacu dal Giustiziere d'Abruzzo per le milizie dei Baroni.[12] Nel 1304 Margherita di Sangro mise a ferro e fuoco Villa de Lacu e il limitrofo monastero di san Pietro e al monastero di Santa Maria de Villa de Lacu arrestando, tra l'altro, Riccardo de Aversa.[12][15]

Nel 1308-1309 gli ecclesiastici di Villa de Lacu pagano le decime, mentre nel 1323 la chiesa diS. Mariae de Villa de Lacu dipese dal monastero di san Pietro de Lacu. Nello stesso anno Villa de Lacu appartenne alla Diocesi di Sulmona.[12] Dopo il dominio dei conti di Valva i successivi feudatari di Villalago furono dapprima i Borrelli e poi i di Sangro.[16]

Nel 1568 Villalago si dichiarò Università e comune autonomo, staccandosi da Anversa[16] per via del fatto che i Belprato usurparono il monastero di Montecassino facendo rimpiangere agli abitanti del paesello i monaci del monastero di San Pietro in lacu[17], cui dipesero fino al 1474[18] i Belprato pretesero il pagamento di 600 ducati, Villalago così non fu soggetta al feudalesimo, anche se l'università continuò ad esistere fino al 1806 quando furono promulgate le leggi che abolirono il feudalesimo[17]. In seguito si affrancò anche da Raiano.[16]

Con il crollo del Regno delle Due Sicilie fu assorbita dal Regno d'Italia e in seguito alla decadenza della pastorizia il paese fu interessato dall'emigrazione, poi si è cercato di tamponare questo fenomeno con l'artigianato, il turismo e l'ambiente.[16] Tra le altre famiglie feudali vi furono i Manso (nel 1621), con il celebre letterato Giovanbattista, biografo del Tasso. Tra Ottocento e Novecento risentì dell'influenza della famiglia borghese dei Lupi, come ricorda il nome della piazza principale del paese, intitolata all'avvocato Celestino Lupi, morto durante la prima guerra mondiale. Dopo l'eversione dei feudi segui le sorti delle vicine Scanno e, in tono minore, di Anversa degli Abruzzi. Oggi dipende turisticamente dal vicino lago di Scanno, il quale appartiene al comune di Villalago per tre quarti.

Le copiose nevicate cadute in Italia nel febbraio 2012 hanno bloccato l'accesso a Villalago ed alla vicina Scanno mediante la statale del Sagittario[19].


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose


Grotta naturale dell'eremo di San Domenico
Grotta naturale dell'eremo di San Domenico
Interno della chiesa della Madonna Addolorata
Interno della chiesa della Madonna Addolorata
Portale di San Michele Arcangelo
Portale di San Michele Arcangelo

Architetture civili



Rocca Longobarda


Lo stesso argomento in dettaglio: Rocca di Villalago.

La rocca con l'annesso belvedere sulle Gole del Sagittario. Si trova nella parte alta del centro, costruita intorno all'XI secolo, anche se si ipotizza che esistesse già prima. Il Torrione principale è a pianta cilindrica, incastonato dentro un palazzo gentilizio che in passato era il castello. Vi si trova anche un oratorio dedicato alla Vergine Addolorata.

Una seconda torre è quella della Libertà, sempre di matrice medievale, inglobata in case civili. Ha pianta circolare con base a scarpa.


Musei e riserve naturali


Ponte sul lago di San Domenico
Ponte sul lago di San Domenico

Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[20]


Tradizioni e folclore



Cultura



Cinema


Villalago è citata nel film Il federale di Luciano Salce (1961): è il luogo nel quale si rifugia il professore antifascista Bonafé che Primo Arcovazzi, interpretato da Ugo Tognazzi, deve arrestare per guadagnare meriti per la sua nomina a federale.


Amministrazione


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
5 luglio 1988 22 giugno 1993 Franco Mancini DC Sindaco
22 giugno 1993 14 maggio 2001 Gianpaolo Ciancarelli PSI (1993-1997)
Centro (1997-2001)
Sindaco [21][22]
14 maggio 2001 16 maggio 2011 Cesidio Vittorio Grossi Centro Sindaco [23][24]
16 maggio 2011 19 febbraio 2021 Fernando Gatta lista civica Noi stiamo con Villalago Sindaco [25][26]
19 febbraio 2021 4 ottobre 2021 Emanuele D'Amico Comm.pref. [27]

Note


  1. Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 1990, p. 705.
  5. Angelo Caranfa, Scoperte archeologiche a Villalago segnalate da Antonio De Nino, in Rivista abruzzese. Rassegna trimestrale di cultura, n. 4, ottobre-dicembre 2009, pp. 351-357.
  6. Maria Rosaria Gatta, Enrico Domenico Grossi, "Villalago dall'XI al XIV secolo: la mane de l'ova!", Villalago, Associazione "Villalago in Flaturno", 2007, pp. 43-47.
  7. Maria Rosaria Gatta, Enrico Domenico Grossi, "Villalago dall'XI al XIV secolo: la mane de l'ova!", Villalago, Associazione "Villalago in Flaturno", 2007, pp. 48-49.
  8. Maria Rosaria Gatta, Enrico Domenico Grossi, "Villalago dall'XI al XIV secolo: la mane de l'ova!", Villalago, Associazione "Villalago in Flaturno", 2007, pp. 54-64.
  9. A. L. Antinori, Annali degli Abruzzi, VI, Bologna, Forni Editore, 1971, pp. sub anno 1065 sub voce "Casino".
  10. A. L. Antinori, Annali degli Abruzzi, VI, Bologna, Forni Editore, 1971, pp. sub anno 1067 sub voce "Casino".
  11. A. L. Antinori, Annali degli Abruzzi, VI, Bologna, Forni Editore, 1971, pp. sub anno 1097 sub voce "Casino".
  12. Maria Rosaria Gatta, Enrico Domenico Grossi, "Villalago dall'XI al XIV secolo: la mane de l'ova!", Villalago, Associazione "Villalago in Flaturno", 2007, pp. 90-95.
  13. Maria Rosaria Gatta, Enrico Domenico Grossi, "Villalago dall'XI al XIV secolo: la mane de l'ova!", Villalago, Associazione "Villalago in Flaturno", 2007, pp. 69-70.
  14. Maria Rosaria Gatta, Enrico Domenico Grossi, "Villalago dall'XI al XIV secolo: la mane de l'ova!", Villalago, pagg. 70-74, Associazione "Villalago in Flaturno", 2007, pp. 70-74 e 78-83.
  15. villalago-abruzzo.com porta invece la data del 1301
  16. Cenni storici su villalago-abruzzo.com
  17. Paragrafi "Le aggressioni dei feudatari e l'Università di Villalago" e "Fine dell'Università di Villalago" su sandomenicoabatevillalago.it
  18. borghitalia.it
  19. Neve, sì della Ue ai risarcimenti Scanno e Villalago non sono più isolati - mercoledì 15 febbraio 2012
  20. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  21. Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'interno, Risultati delle elezioni amministrative del 6 giugno 1993, su elezionistorico.interno.gov.it.
  22. Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'interno, Risultati delle elezioni amministrative del 27 aprile 1997, su elezionistorico.interno.gov.it.
  23. Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'interno, Risultati delle elezioni amministrative del 13 maggio 2001, su elezionistorico.interno.gov.it.
  24. Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'interno, Risultati delle elezioni amministrative del 28 maggio 2006, su elezionistorico.interno.gov.it.
  25. Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'interno, Risultati delle elezioni amministrative del 15 maggio 2011, su elezionistorico.interno.gov.it.
  26. Archivio storico delle Elezioni del Ministero dell'interno, Risultati delle elezioni amministrative del 5 giugno 2016, su elezionistorico.interno.gov.it.
  27. Marina Moretti, A Villalago arriva il commissario prefettizio, su rete8.it, 19 febbraio 2021. URL consultato il 19 febbraio 2021.

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[de] Villalago

Villalago ist eine italienische Gemeinde (comune) mit 529 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz L’Aquila in den Abruzzen. Villalago ist Mitglied der Vereinigung I borghi più belli d’Italia (Die schönsten Orte Italiens).[2]

[en] Villalago

Villalago (Abruzzese: La Vìlla) is a comune and town in the province of L'Aquila in the Abruzzo region of Italy.

[es] Villalago

Villalago es una localidad italiana de la provincia de L'Aquila, región de Abruzos de 616 habitantes.

[fr] Villalago

Villalago est une commune de la province de L'Aquila dans la région Abruzzes en Italie.
- [it] Villalago

[ru] Виллалаго

Виллалаго (итал. Villalago) — коммуна в Италии, расположена в регионе Абруццо, подчиняется административному центру Л’Акуила.



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