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Vignanello è un comune italiano di 4 261 abitanti della provincia di Viterbo nel Lazio.

Giardini del Castello Ruspoli
Giardini del Castello Ruspoli
Vista su Vignanello
Vista su Vignanello
Scorcio del paese
Scorcio del paese
Scorcio del paese
Scorcio del paese
Ponte del Castello Ruspoli
Ponte del Castello Ruspoli
Vignanello
comune
Vignanello – Veduta
Vignanello – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lazio
Provincia Viterbo
Amministrazione
SindacoFederico Grattarola (lista civica Vignanello nel cuore) dal 10-6-2018
Territorio
Coordinate42°23′05″N 12°16′39″E
Altitudine369 m s.l.m.
Superficie20,53 km²
Abitanti4 261[1] (31-8-2022)
Densità207,55 ab./km²
Comuni confinantiCorchiano, Fabrica di Roma, Gallese, Soriano nel Cimino, Vallerano, Vasanello
Altre informazioni
Cod. postale01039
Prefisso0761
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT056058
Cod. catastaleL882
TargaVT
Cl. sismicazona 3A (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona D, 2 076 GG[3]
Nome abitantivignanellesi
PatronoSan Biagio e Santa Giacinta
Giorno festivo3 febbraio
Cartografia
Vignanello
Vignanello – Mappa
Vignanello – Mappa
Posizione del comune di Vignanello nella provincia di Viterbo
Sito istituzionale

Geografia fisica



Territorio


Il territorio di Vignanello si estende alle falde orientali dei Monti Cimini, su una superficie collinare di 2053 hm², è circondato da profonde forre incise da modesti corsi d'acqua denominati ‘fossi’, i quali prendono il nome dalle località in cui scorrono, come il fosso di Cenciano, il fosso di Puliano, il fosso di Zangola e il Fosso delle Chiare Fontane, abitati dalla trota e dalla rovella. Questa morfologia è l'evidente risultato dell'attività magmatica dei vulcani Cimino e Vico che ha insistito nella zona tra 1 300 000 e 500 000 anni fa, ne sono protagonisti in massiccia presenza: il ‘tufo rosso litoide’, il ‘peperino’ e il ‘tufo bianco di Fabrica’. Il centro abitato si erge a 369 m sul livello del mare.[4]

Vignanello - Veduta dei Colli Cimini dal Ponte della Fontana
Vignanello - Veduta dei Colli Cimini dal Ponte della Fontana

Clima


Classificazione climatica: zona D, 2076 GR/G


Storia


I resti più antichi si hanno in un insediamento umano risalente al Paleolitico Superiore e al Mesolitico (90.000 – 30.000 anni fa) situati in località Cenciano diruto, ove l'Homo Sapiens Sapiens trovò facilmente riparo presso le grotte tufacee di formazione naturale presenti in tutto il paese (tra le più conosciute dai paesani la "grotta d' a croce" e la cosiddetta "a grotta")

Grazie alla sensibilizzazione ed agli investimenti del principe Alessandro Ruspoli, VII principe di Cerveteri, nel primo ventennio del XX secolo, furono effettuati degli scavi archeologici ad opera dalla Soprintendenza alle Antichità, che portarono ad identificare, nel territorio dell'attuale Vignanello, un apprezzabile centro falisco (VIII – VII secolo a.C.). Sul pianoro del Molesino sussisteva un operoso complesso urbano con annessa necropoli presso l'adiacente Valle del Fosso della Cupa, ove furono rinvenute 16 tombe ipogee a camera con pianta quadrata, nonché alcuni reperti di valore, attualmente custoditi presso il Museo nazionale etrusco di Villa Giulia a Roma. A maggior riprova della vasta frequentazione della zona in epoca preromana, anche le campagne circostanti pullulano di tombe con caratteristiche similari.[5]

Non si hanno prove certe e chiare circa lo sviluppo che ebbe il centro abitato con l'avvento dell'epoca romana, tuttavia la leggenda narrata dai versi di tal Giuseppe Manini, giunto a Vignanello alla fine del 1800, suggerisce che nel 410 d.C., a seguito della funesta discesa lungo la penisola italica di Alarico I al comando dei Visigoti, le genti in fuga dal sacco di Roma si rifugiarono nel territorio aspro e impervio dei Colli Cimini, addentrandosi nei folti boschi. Di lì sembrerebbe essersi concentrato un vicus tra i fossi Zangola e della Cupa, ove la comunità trovò sostentamento nella presenza di selvaggina e di numerose fonti d'acqua. È a quest'epoca che potrebbe risalire l'origine del nome Vignanello. Difatti, secondo la medesima leggenda, il maggior esponente del vicus potrebbe essere stato un tale di nome Giuliano, di lì il primo appellativo di Giulianello, il quale subì diverse evoluzioni fino a divenire Uignanello ed infine Vignanello (toponimo forse ispirato anche dalle vigne coltivate all'intorno).[6]

La prima menzione ufficiale del villaggio si ebbe nel 604 d.C. , ‘olivetum in feudo Julianelli’, quale dono del pontefice Gregorio Magno a favore della Basilica Vaticana, successivamente il podere passò al Sacro Romano Impero, e poi nuovamente ai pontefici che ne fecero un possedimento benedettino sino al 1081-1082. In questo periodo il villaggio si era già trasformato in un castrum, ovvero in un nucleo cittadino fortificato da una cinta muraria, della quale sopravvivono solo esigue testimonianze.

Nel 1169 Federico Barbarossa strappò Vignanello alla Chiesa includendola nei possedimenti imperiali viterbesi, iniziò così una tortuosa contesa che vide protagoniste le famiglie Aldobrandini, Orsini e dei Prefetti di Vico. Il castrum tornò alla Chiesa nel 1435 per essere ceduto all'Ospedale Santo Spirito nel 1456 e poi ancora nel 1534 a Beatrice Farnese, dopo la quale, per vicissitudini di tipo parentale, il feudo entrò a far parte del dominio dei principi Ruspoli-Marescotti. Nel 1816 Pio VII pretese l'abbandono del governo da parte dei principi, sicché Vignanello fu definitivamente annesso allo Stato Pontificio fino alla sua caduta, avvenuta nel 1870 con la proclamazione del Regno d'Italia.[7]


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose



Architetture civili



Architetture militari



Aree archeologiche


Le aree archeologiche sopra menzionate, ovvero del Molesino, della Valle della Cupa, di Cenciano e di San Rocco, non sono visitabili in quanto mancano di un apparato organizzativo e manutentivo. Diversamente, l'Associazione 'I Connutti' costituitasi nel 2004, ad opera di volontari vignanellesi, ha reso parzialmente percorribili una serie di cunicoli di epoca falisco-etrusca che attraversano il sottosuolo del paese, congiungendo il Castello Ruspoli alla Chiesa Collegiata e diramandosi poi per qualche chilometro verso le campagne e verso il paese confinante (Vallerano).[9]


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[10]


Tradizioni e folclore



Cultura



Cinema


A Vignanello sono stati girati i seguenti film:


Economia


Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero addetti delle unità locali delle imprese attive (valori medi annui).[11]

2015 2014 2013
Numero imprese attive % Provinciale Imprese attive % Regionale Imprese attive Numero addetti % Provinciale Addetti % Regionale Addetti Numero imprese attive Numero addetti Numero imprese attive Numero addetti
Vignanello 261 1,12% 0,06% 641 1,08% 0,04% 269 665 269 670
Viterbo 23.371 5,13% 59.399 3,86% 23.658 59.741 24.131 61.493
Lazio 455.591 1.539.359 457.686 1.510.459 464.094 1.525.471

Nel 2015 le 261 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano l'1,12% del totale provinciale (23.371 imprese attive), hanno occupato 641 addetti, l'1,08% del dato provinciale (59.399 addetti); in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato due persone (2,46).


Agricoltura


"Er vino è ssempre vino, Lutugarda", di Giuseppe Gioacchino Belli

È bbono asciutto, dorce, tonnarello,
solo o ccor pane in zuppa, e, ssi è sincero,
te se confà a lo stommico e ar ciarvello.
È bbono bbianco, è bbono rosso e nnero;
de Ggenzano, d'Orvieti e Vviggnanello: ma l'este-este è un paradiso vero!"

Nella campagna vignanellese sono maggiormente coltivati noccioli, ulivi e viti.

La tradizione vinicola, in particolare, risalirebbe almeno al secolo IV a.C., come suggerisce il ritrovamento nella necropoli del Molesino di uno stamnos falisco a figure rosse, in cui Dioniso rivela a suo figlio Oinopion il segreto per la produzione del vino. Lo stamnos è esposto presso il Museo nazionale etrusco di Villa Giulia, Roma. Il vino di Vignanello tradizionale, bianco e asciutto, nell'Ottocento e per una buona metà del Novecento, era destinato a rifornire osterie e cantine private romane.

cn[senza fonte]


Artigianato


Tra le attività economiche più tradizionali vi sono quelle artigianali, come l'arte del legno, finalizzata sia al settore dell'arredamento, e in particolar modo alla produzione di sedie con caratteristiche campagnole, sia all'intaglio.[12]


Infrastrutture e trasporti



Strade


Vignanello è collegata tramite la Strada provinciale 25 Canepinese, a Canepina e Vallerano, e tramite la strada provinciale 26 Vignanellese a Fabrica di Roma.


Ferrovie


Stazione di Vignanello
Stazione di Vignanello

Vignanello è servita da una stazione ferroviaria posta lungo la linea Roma-Civita Castellana-Viterbo gestita da ATAC. La stazione si trova all'interno del centro abitato.


Amministrazione


Nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto nº 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Viterbo, Vignanello passò dalla provincia di Roma a quella di Viterbo.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2018 in carica Federico Grattarola Lista civica Vignanello Nel Cuore Sindaco

Altre informazioni amministrative


Fa parte della Comunità Montana Cimini.


Gemellaggi


Vignanello è gemellato con Jabłonna (Masovia), comune della Polonia.[senza fonte]


Sport



Calcio


Le squadre di calcio del paese sono:


Calcetto


Sono presenti due squadre di calcio a 5 che militano in Serie D.


Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Piergiuseppe Poleggi, Una Città Falisca di Frontiera: Vignanello dall'VIII al III secolo a.C., Comune di Vignanello.
  5. Piergiuseppe Poleggi, Una Città Falisca di Frontiera.
  6. Prof. Augusto Pacelli, Momenti di Storia Vignanellese, Viterbo, Stampa Tipografia Agnesotti.
  7. Giovanni Petrucci, Vignanello, Vignanello, Tipografia Annesini, 1976.
  8. Scoperta a Vignanello, l'arco del Molesino non è del Vignola, su ontuscia.it, Viterbo, il Quotidiano della Tuscia.
  9. iconnutti, su iconnutti.org.
  10. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  11. Atlante Statistico dei comuni dell'Istat, su asc.istat.it. URL consultato il 27 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2020).
  12. Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 2, Roma, A.C.I., 1985, p. 20.
  13. Comunicato Ufficiale N° 14 del 2/08/2022 (PDF), su lazio.lnd.it.

Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Vignanello

Vignanello ist eine Gemeinde mit 4433 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Viterbo in der italienischen Region Latium.

[en] Vignanello

Vignanello is a comune (municipality) in the Province of Viterbo in the Italian region Latium, located about 60 kilometres (37 mi) northwest of Rome and about 14 kilometres (9 mi) southeast of Viterbo.

[es] Vignanello

Vignanello es una localidad italiana de la provincia de Viterbo, región de Lacio, con 4.833 habitantes.[3]

[fr] Vignanello

Vignanello est une commune italienne d'environ 4 500 habitants, située dans la province de Viterbe, dans la région Latium, en Italie centrale.
- [it] Vignanello

[ru] Виньянелло

Виньянелло (итал. Vignanello) — коммуна в Италии, располагается в регионе Лацио, подчиняется административному центру Витербо.



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