Vaglierano è una frazione di Asti. Prima di essere aggregata a tale comune il paese fu capoluogo di un comune autonomo.
Vaglierano frazione | |
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Localizzazione | |
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Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 44°52′20.71″N 8°08′16.58″E |
Altitudine | 192[1] m s.l.m. |
Abitanti | 105[2] (2001) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 14100 |
Prefisso | 0141 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
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Vaglierano è situato a 192 m s.l.m. sulla cima di una collina che domina da sud un'ansa del torrente Borbore.
Il paese avrebbe origini molto antiche e il suo nome deriverebbe da quello dell'antica famiglia romana dei Valerii. Nel medioevo seguì le sorti di Asti ed appartenne ai Visconti di Milano, poi ai Marchesi del Monferrato ed infine a casa Savoia a seguito del trattato di Cherasco.[3]
Il titolo di conte di Vaglierano passò nel tempo a varie casate tra le quali si possono ricordare i Ceca di Mombello, i Mellica di Celle, i Mestias di Graglia e Celle ed infine i Rameli di Solbrito.[3]
Nel 1837 Attilio Zuccagni-Orlandini, nella sua Corografia fisica, storica e statistica dell'Italia e delle sue isole, corredata di un atlante, di mappe geografiche e topografiche, e di altre tavole illustrative, descriveva il paese come un borghetto con scuola comunitativa, ed una rettoria parrocchiale sotto la invocazione di S.Maria de Orticis.[4]
Il comune, che apparteneva al mandamento di San Damiano, contava 346 abitanti nel 1854. Nel suo territorio si producevano vini di qualche bontà, oltre a meliga e grano; veniva anche praticato l'allevamento del bestiame. [3]
Con il regio decreto n. 736 del 28 marzo 1929 il comune di Vaglierano venne soppresso e il suo territorio fu aggregato al comune di Asti.
Una proposta di legge del 23 novembre 1949 che prevedeva la ricostituzione del Comune di Vaglierano, presentata dai deputati Armosino, Giacchero e Sodano, non ebbe seguito. Nella premessa tra gli argomenti a favore di tale proposta veniva citato il fatto che il comune, prima dello scioglimento, avesse il proprio bilancio in attivo. Inoltre vari altri comuni della zona, anche più piccoli, erano già stati ricostituiti. Gli otto km che separano Vaglierano da Asti venivano poi visti come causa di disagio per il disbrigo delle pratiche burocratiche da parte della popolazione (in periodo nel quale la motorizzazione di massa non era ancora stata realizzata). La conclusione della premessa alla proposta di legge era che concedere l'autonomia a questo comune è rendere omaggio alla sua tradizione civica ed è rendere giustizia ad una popolazione, quanto mai laboriosa, che non desidera altro che amministrarsi da sé.[5]
Il codice ISTAT del comune soppresso era 005819[6], il codice catastale (valido fino al 1983) era L530.[7]
La località è interessata dal percorso della strada provinciale 58, che collega Vaglierano con San Damiano d'Asti (a ovest) e con la ex SS 10 Padana Inferiore, e da quello della strada provinciale 12 bis, che collega Vaglierano Basso con Baldichieri.
La stazione ferroviaria sorge nell'area pianeggiante a nord del centro paese, tra i torrenti Borbore e Triversa in località Vaglierano Basso. Fu costruita a servizio del comune di Vaglierano ma, con la sua soppressione, prese la denominazione di stazione di San Damiano d'Asti.
Nei pressi della medesima stazione tra il 1882 e il 1935 transitava la tranvia Asti-Canale.
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