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Trigoria è una frazione di Roma Capitale (zona "O" 46)[1], situata in zona Z. XXVI Castel di Decima, nel territorio del Municipio Roma IX. È nota al pubblico per essere la sede del centro sportivo Fulvio Bernardini, luogo di allenamento dell'AS Roma, per ospitare le partite casalinghe della Roma Primavera, e per essere la sede dell'Università Campus Bio-Medico.

Trigoria
frazione
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lazio
Città metropolitana Roma
Comune Roma Capitale
Territorio
Coordinate41°45′53″N 12°28′39″E
Superficie1,01 km²
Abitanti8 882 (1997)
Densità8 821,13 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale00128
Prefisso06
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Trigoria

Geografia fisica



Territorio


Si trova nell'area sud del comune, esternamente al Grande Raccordo Anulare, al dodicesimo chilometro della via Laurentina.

Immersa nell'agro romano, affacciandosi sulla Valle di Malafede, la zona è caratterizzata da quote di origine vulcanica (per via delle eruzioni del Vulcano Laziale, databili tra 700.000 e 300.000 anni fa), e dalla presenza di molte marrane di origine fluviale e lacustre (Fosso di Perna, Fosso della Selcetta, Fosso di Trigoria, Fosso della Torretta, Fosso dello Schizzanello), la cui maggior parte affluenti del più grande Fosso di Malafede, a sua volta affluente a sinistra del Tevere.[2]


Origini del nome


L'origine del nome, secondo Antonio Nibby e Giovanni Battista de Rossi, deriverebbe da trìcora (dal tardo latino trichōrus, a sua volta dal greco τρίχωρος, composto da τρι- «tre» e χῶρος «spazio, luogo») per la presenza di un antico edificio di culto cristiano[3]. Più tardi, invece, Giuseppe Tomassetti ipotizzò che il nome deriverebbe da tre rivi, («tre fiumi») in riferimento ai numerosi affluenti del Fosso di Malafede[4].


Storia



Età antica e medievale


Nella zona si attesta la presenza dell'uomo già a partire dalla preistoria, grazie al ritrovamento di tombe e ceramiche risalenti alla fine dell'età del bronzo[5].

In epoca pre-romana incominciarono a stabilirsi i prima i rutuli, fondando piccoli villaggi composti da capanne, e poi, seguendo il racconto dell'Eneide di Virgilio, i latini.

La sua importanza inizia in epoca romana, quando viene tracciata la "vecchia" via Laurentina (oggi via di Trigoria) che collegava Roma alle antiche città di Laurentum e Lavinium. Nascono così le prime villae e templi[6]. Successivamente la strada venne nuovamente ricalcata per permettere il collegamento tra la via Ostiense e la via Severiana, ribattezzata da Giuseppe Tomassetti come via Laurentina nova[7].

Durante il medioevo vengono costruite nella zona alcune torri, come la Torre di Perna (XI sec.), la Torre di Pinzarone e la Torre di Selce (entrambe andate perse), che daranno anche il nome ai fondi dei secoli successivi.


Età moderna


Il fondo compare per la prima volta, con il nome di Treoria, nella mappa di Eufrosino della Volpaia del 1547[8], dove viene disegnata una torre addossata a un piccolo casale, rintracciabile oggi nel Casale di Trigoria Alta.

Nel 1439 la tenuta con il casale spettava ad Antonio Martini de Chaves, creato cardinale da papa Eugenio IV, ma donata alla basilica di San Giovanni in Laterano[9]. Il fondo compare anche nel Catasto alessandrino del 1660[10] e nuovamente in una mappa del 1692 di tale Giovan Battista Cingolani[11].

Nel 1870 il fondo viene confiscato dal nuovo Regno italiano ai Canonici di San Giovanni in Laterano, e risulterà esserne proprietaria Giovannina Trocchi in Rotti.


Luoghi di interesse



Note


  1. Zona O 46, Selcetta - Trigoria.
  2. Parrocchia Castel Romano - Trigoria e il suo territorio, dalle Origini ad Oggi, p. 19, ISBN 978-88-8444-124-9.
  3. Giovanni Battista De Rossi, III, in Roma sotterranea, p. 458.
  4. Tomassetti, 1979, p.462.
  5. (NL) Tanja van Loon, Trigoria Selcetta: Een Late-Bronstijd nederzetting in Rome (Italië), in Paleo-aktueel, n. 21, 17 dicembre 2010, pp. 47–53. URL consultato il 30 settembre 2022.
  6. (DE) Accademia Nazionale dei Lincei <Rom> [Hrsg.]: Monumenti antichi (13.1903), su digi.ub.uni-heidelberg.de, p. 140.
  7. Giuseppe Tomassetti, Della campgna romana, p. 315.
  8. Roma e il territorio, su geoportale.cittametropolitanaroma.it.
  9. DellaVolpaia, Eufrosino; Ashby, Thomas [Hrsg.]: Le piante maggiori di Roma dei sec. XVI e XVII: riprodotte in fototipia (Appendice 2): La campagna romana al tempo di Paolo III: mappa della campagna romana del 1547 di Eufrosino della Volpaia ; riprod. dall'unico esemplare esistente nella Biblioteca Vaticana (Roma, 1914), su digi.ub.uni-heidelberg.de, pp. 45-46.
  10. Susanna Passigli, La costruzione del “Catasto Alessandrino” (1660). Agrimensori, geometri, periti misuratori, in Piante di Roma dal Rinascimento ai catasti, atti del Convegno internazionale, Roma, novembre 2010, a cura di Mario Bevilacqua, Marcello Fagiolo, Roma 2012, pp. 370-391, ISBN 978-88-7575-158-6.
  11. Topografia dell'agro romano 1692, su info.roma.it.
  12. AS Roma, su asroma.com.
  13. Università Campus Bio-Medico di Roma, su unicampus.it.
  14. Ente Regionale RomaNatura - RIserva Naturale di Decima Malafede, su parchilazio.it.

Bibliografia



Collegamenti esterni


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