Tormo è una delle 2 frazioni del comune lombardo di Crespiatica (assieme a Benzona) posta a sudovest del centro abitato, verso il capoluogo provinciale.
Tormo frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 45°20′24.65″N 9°33′49.1″E |
Altitudine | 73 m s.l.m. |
Abitanti | 66[1] (21-10-2001) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 26835 |
Prefisso | 0371 |
Fuso orario | UTC+1 |
Targa | LO |
Nome abitanti | tormesi[senza fonte] |
Cartografia | |
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La località, di antichissima origine e posta sulla strada Lodi-Crema, costituiva un comune autonomo. Il nome della frazione deriva dal fiume Tormo, affluente dell'Adda.
In età napoleonica (1809-16) Tormo coi suoi 246 abitanti fu frazione di Corte Palasio, recuperando l'autonomia con la costituzione del Regno Lombardo-Veneto.
All'unità d'Italia (1861) il comune contava 235 abitanti. Nel 1879 fu aggregato a Crespiatica.[2]
Dal 1880 al 1931 Tormo fu servita da una fermata della tranvia Lodi-Crema-Soncino.
Al centro della frazione è posta la neoclassica villa Cavezzali Gabba, costruita nella prima metà dell'Ottocento, con numerose stanze affrescate e con dipinti di importanti maestri italiani dell'Ottocento (Hayez, Podesti, Palagi, ecc.).
La villa è circondata da un bel parco e vanta un tempietto neoclassico ora divenuto chiesa parrocchiale.
Fra il 1880 e il 1931 in località Tormo era presente una fermata della tranvia Lodi-Crema-Soncino.
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