Tarsia è un comune italiano di 1 983 abitanti[1] della provincia di Cosenza in Calabria.
Tarsia comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Calabria | ||
Provincia | Cosenza | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Roberto Ameruso (lista civica Tarsia bene comune) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019) | ||
Territorio | |||
Coordinate | 39°37′N 16°16′E | ||
Altitudine | 192 m s.l.m. | ||
Superficie | 48,28 km² | ||
Abitanti | 1 983[1] (30-6-2019) | ||
Densità | 41,07 ab./km² | ||
Frazioni | Caselle, Ferramonti, Matrangola | ||
Comuni confinanti | Bisignano, Corigliano-Rossano, Roggiano Gravina, San Demetrio Corone, San Lorenzo del Vallo, San Marco Argentano, Santa Sofia d'Epiro, Spezzano Albanese, Terranova da Sibari | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 87040 | ||
Prefisso | 0981 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 078145 | ||
Cod. catastale | L055 | ||
Targa | CS | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | ||
Nome abitanti | tarsiani | ||
Patrono | san Francesco da Paola | ||
Giorno festivo | ultima domenica di maggio | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Tarsia all'interno della provincia di Cosenza | |||
Sito istituzionale | |||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Centro agricolo della bassa valle del Crati, situato nel punto in cui il fiume si apre la via verso la piana di Sibari incidendo una profonda forra tra le Serre di Spezzano e le estreme propaggini della Sila. L'abitato sorge su uno sperone alla sinistra del fondovalle, occupato da un bacino artificiale per l'irrigazione della piana di Sibari.
Il nome del paese deriva da un nome greco di persona Tharsias, Θαρσίας.
Di incerte origini, fino al 1606 fu pertinenza dello Stato di Bisignano, successivamente fu infeudato agli Spinelli, che vi ebbero il titolo di principe, e che lo tennero fino all'eversione della feudalità. Vi nacque l'anatomista e chirurgo Marco Aurelio Severino (1580-1656).
Durante la II guerra mondiale Tarsia ospitò il più grande campo di concentramento fascista d'Italia, il campo di internamento di Ferramonti, dove furono rinchiusi prevalentemente ebrei stranieri e minoranze etniche ritenute nemiche dal regime fascista (slavi, greci, cinesi). Il campo fu liberato dagli inglesi il 14 settembre 1943.
L'allevamento di bovini e di ovini è molto sviluppato e dà vita ad un ottimo mercato. I prodotti dell'agricoltura sono frutti, cereali e olive.
Abitanti censiti[3]
È amministrata dal 1990 da amministrazioni i cui candidati sono stati eletti in liste civiche.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 243190226 · WorldCat Identities (EN) viaf-243190226 |
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