Stagno Pallavicino era una frazione del comune cremonese di Motta Baluffi posta a sudovest del centro abitato.
Stagno Pallavicino frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 45°02′00″N 10°14′20″E |
Altitudine | 30 m s.l.m. |
Abitanti | |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+1 |
Targa | CR |
Nome abitanti | stagnini |
Cartografia | |
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Il comune di Stagno Pallavicino al di qua del Po esistette per undici anni, dal 1798 al 1809. Popolato da 110 persone, a crearlo fu il generale Bonaparte nell'ambito della rettifica del confine fra la sua Repubblica Cisalpina e lo sconfitto Ducato di Parma.
La maggior forza degli affluenti di sinistra del Po, riforniti dai ghiacciai alpini, aveva infatti provocato nei secoli il fenomeno della deviazione più a sud del corso del grande fiume, senza che ciò avesse comportato l'adeguamento dei confini statali, facendo sì che una striscia di territorio ducale si fosse ritrovata a nord del Po. Per ragioni di difesa militare, i rivoluzionari francesi decisero di mettere mano a quella che era divenuta un'anomalia, e nello specifico le porzioni dei territori dei comuni di Roccabianca che si ritrovarono in Lombardia furono inquadrati nel nuovo municipio.
Il comune non durò però molto: i costi delle continue guerre imposero una legge che diminuì il numero dei comuni, e Stagno Pallavicino fu annesso a Motta Baluffi, e non fu mai restaurato.[1]
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