Silanus (Silanos in sardo) è un comune italiano di 2 046 abitanti[1] della provincia di Nuoro in Sardegna. Fa parte del GAL Marghine, uno dei 13 gruppi di azione locali attivati in Sardegna con la programmazione europea del FEASR, e della rete dei "Borghi autentici d'Italia", una rete nazionale alla quale aderiscono oltre duecento piccoli e medi comuni, enti territoriali ed organismi misti di sviluppo locale.
Silanus comune | |
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(IT) Silanus (SC) Silànos | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Gian Pietro Arca (lista civica) dal 6-6-2016 (2º mandato dall'11-10-2021) |
Territorio | |
Coordinate | 40°17′16″N 8°53′25″E |
Altitudine | 432 m s.l.m. |
Superficie | 47,94 km² |
Abitanti | 2 046[1] (28-2-2021) |
Densità | 42,68 ab./km² |
Comuni confinanti | Bolotana, Bortigali, Dualchi, Lei, Noragugume |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 08017 |
Prefisso | 0785 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 091083 |
Cod. catastale | I730 |
Targa | NU |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Nome abitanti | (IT) silanesi (SC) silanesos |
Patrono | sant'Antonio abate |
Giorno festivo | 17 gennaio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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Sorge su una collina a 432 metri sul livello del mare su un territorio di circa 48 km² che comprende la parte centrale della catena del Marghine.
L'area è abitata sin dalla preistoria, numerose sono le testimonianze del periodo prenuragico e nuragico. Tra esse tombe dei giganti e nuraghi. Importanti sono anche le tracce dei periodi successivi nei quali si susseguirono le dominazioni puniche e romane.
Nel medioevo fece parte del giudicato di Torres, inserito nella curatoria del Montiferru. Alla caduta del giudicato (1259) passò per breve tempo al giudicato di Arborea e successivamente al Marchesato di Oristano. Sconfitti definitivamente gli arborensi (1478), dopo la battaglia di Macomer passò sotto il dominio aragonese. Il territorio venne inglobato dagli aragonesi nell'Incontrafa del Marghine; nel secolo XVIII fu compreso nel marchesato del Marghine istituito dai Savoia, feudo prima dei Pimentel e poi dei Tellez-Giron, ai quali fu riscattato nel 1839 con l'abolizione del sistema feudale.
Lo stemma del Comune di Silanus è troncato e nella metà superiore è raffigurata la chiesa di Santa Sabina su un prato verde sullo sfondo di campo di cielo, affiancata a sinistra dall'omonimo nuraghe. Nella metà inferiore, su sfondo rosso, sette spighe d'oro, impugnate, legate con nastro azzurro. Il gonfalone è drappo di giallo bordato di azzurro.
Abitanti censiti[3]
Il paese è stato studiato da scienziati di tutto il mondo per la particolare longevità della sua popolazione: è infatti straordinaria la concentrazione di ultracentenari di entrambi i sessi[4]. Nel 2004 è stato citato sul National Geographic in quanto in quel periodo vi risiedevano ben 7 centenari (fra cui due fratelli entrambi di 103 anni) su una popolazione complessiva di 2300 abitanti.
La variante del sardo parlata a Silanus è quella logudorese centrale o comune.
Presente nel comune la stazione di Silanus, una fermata ferroviaria posta lungo la linea Macomer-Nuoro, servita dai treni dell'ARST che permettono il collegamento in particolare con i due centri capolinea.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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27 aprile 1997 | 13 maggio 2001 | Mario Antonio Attene | liste civiche di centro-sinistra | Sindaco | [5] |
13 maggio 2001 | 28 maggio 2006 | Mario Antonio Attene | sinistra | Sindaco | [6] |
28 maggio 2006 | 15 maggio 2011 | Luigi Morittu | lista civica | Sindaco | [7] |
15 maggio 2011 | 5 giugno 2016 | Luigi Morittu | lista civica "Silanus in Movimento" | Sindaco | [8] |
5 giugno 2016 | 11 ottobre 2021 | Gian Pietro Arca | lista civica "Uniti per Silanus" | Sindaco | [9] |
11 ottobre 2021 | in carica | Gian Pietro Arca | lista civica "Silanus ri-unita" | Sindaco | [10] |
Altri progetti
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