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Sarzano
frazione
Sarzano – Veduta
Sarzano – Veduta
La chiesa parrocchiale di Santa Margherita.
Localizzazione
Stato Italia
Regione Veneto
Provincia Rovigo
Comune Rovigo
Territorio
Coordinate45°04′58″N 11°49′43″E
Superficie10,78 km²
Abitanti1 950[1] (2007)
Densità180,89 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale45100
Prefisso0425
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantisarzanesi
Patronosanta Margherita
Cartografia
Sarzano

Sarzano (Sarxàn in veneto[2]) è una frazione del comune di Rovigo di circa 1950 abitanti.


Storia


Dal 25 febbraio 1867 al 1927 Sarzano ha fatto parte del comune di Buso-Sarzano. Fino al periodo fascista, la zona era quasi totalmente paludosa, poi bonificata grazie alle opere agrarie fasciste.

Oggi si presenta come una zona residenziale.


Geografia fisica


La frazione si estende per poco più di 10 km² e comprende due dei canali più conosciuti in zona: il Ceresolo e la Rezinella. Il territorio è perlopiù destinato a coltivazioni di vario tipo: mais, grano, soia, barbabietola da zucchero. La frazione confina a nord con la frazione di Mardimago, a sud con la frazione di Buso, ad est con il comune di San Martino di Venezze e ad ovest con il comune di Rovigo.


La chiesa


Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Santa Margherita (Rovigo).

Il forte di Sarzano


Nell'imminenza della terza guerra d'indipendenza italiana, gli austriaci dell'imperatore Francesco Giuseppe, che comandavano l'intero Polesine, in cui avevano eretto il Palazzo della Gran Guardia per rendere visibili i propri gendarmi biancovestiti a guardia dello spazio pubblico, dovevano proteggere il proprio territorio dall'attacco del neo costituito esercito italiano; così, il colonnello Daniel von Salis Soglio, comandante della guarnigione austriaca di Rovigo ordinò, in tutta fretta, la costruzione di quattro forti attorno alla città di Rovigo: a Borsea, a Roverdicrè, a Boara e a Sarzano.

Il forte di Sarzano fu costruito nel 1862. Era una massiccia costruzione a forma poligona di ventidue lati composta da trentadue cannoni posti su due livelli (ventidue al livello superiore, dieci in quello inferiore). La guarnigione che lo proteggeva era composta di 150 soldati.

Il 10 luglio 1866, nell'ambito del ritiro delle guarnigioni austriache dal territorio a seguito delle vicende legate alla terza guerra di indipendenza italiana, la fortificazione venne prima evacuata dalla maggior parte delle truppe, minata e successivamente fatta saltare. Le masserizie rimaste vennero raccolte e utilizzate dalla popolazione locale per ricavarne materiale da costruzione, contribuendo così alla scomparsa di ogni memoria della localizzazione dell'edificio.[3][4]


Sport


Sarzano ha avuto anche una società di calcio: la Sarzano G.S., fondata nel 1975.

Nei primi 2 anni di vita la società, che giocava sul campo comunale di Sarzano, si è limitata a militare in campionati giovanili ma dalla stagione 1977/78 fino allo scioglimento alla fine degli anni '90 ha militato in terza categoria.

Oggi il paese conosce il Gruppo Ciclistico A.S.D. Sarzano, volto al ciclismo amatoriale.


Curiosità



Note


  1. Carla Cibola, Luca Chioetto, Pierluigi Venturini, Dario Bozzo, Rovigo ed i suoi numeri. Anno 2007 (PDF), Comune di Rovigo, 2007. URL consultato il 22 maggio 2014.
  2. Giovan Battista Pellegrini, Toponomastica italiana. 10.000 nomi di città, paesi, frazioni, regioni, contrade, monti spiegati nella loro origine e storia, Milano, Hoepli.
  3. Informazioni tratte dalla pagina web: http://www.ventaglio90.it/articolo.php?id=986[collegamento interrotto]
  4. Informazioni tratte dalla pagina web: http://www.fortificazioni.net/Rovigo/sarzano.htm
  5. Informazione tratta dal sito web: http://www.pivari.com/rovigo/keith-haring-prese-un-caffe-a-sarzano-rovigo-24864/

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