Sàrmede[4] (Sàrmede in veneto) è un comune italiano di 2 961 abitanti[1] della provincia di Treviso in Veneto.
Sarmede comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Larry Pizzol (lista civica Impegnati per Sarmede-Montaner-Rugolo) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019) |
Territorio | |
Coordinate | 45°58′39″N 12°23′07″E |
Altitudine | 103 m s.l.m. |
Superficie | 18,01 km² |
Abitanti | 2 961[1] (28-2-2022) |
Densità | 164,41 ab./km² |
Frazioni | Montaner, Rugolo |
Comuni confinanti | Caneva (PN), Cappella Maggiore, Cordignano, Fregona |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 31026 |
Prefisso | 0438 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 026078 |
Cod. catastale | I435 |
Targa | TV |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 546 GG[3] |
Nome abitanti | sarmedesi |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Del comune di Sarmede fanno parte anche le frazioni di Borgo Canalet, Borgo Chiari, Borgo Floriani, Borgo Moneghe, Borgo Palù, Case Cadorin, Case dal Cin, Case Vespada, Case Vespeda, Loc Bardiere, Loc Rovere', Località Bardiere, Località Col dei Buoi, Località Valsalega, Palù, Rugolo, Borgo Val e Montaner.
È conosciuto come il paese delle fiabe.
I reperti provano che il territorio di Sarmede era abitato sin dall'età del bronzo. Notevole anche la presenza romana: a questo periodo risale una sepoltura detta "tomba del Dominus Villae".
Si ritiene che il toponimo risalga all'epoca delle invasioni barbariche, legato alla popolazione dei Sarmati. La località si trova infatti in una zona di transito, nei pressi di importanti vie di comunicazione.
Dopo il periodo longobardo fu la volta dell'età feudale e Sarmede divenne possedimento dei conti da Montanara (che risiedevano in un castello nei pressi dell'attuale Montaner), più tardi noti come Caminesi. La famiglia tenne il feudo sino al 1337, quando sopraggiunge la Serenissima.
Dopo Napoleone e gli Austriaci, Sarmede seguì le sorti del Veneto e divenne parte del Regno d'Italia nel 1866.
Durante la grande guerra, in seguito alla rotta di Caporetto, Sarmede fu occupata dagli Imperi Centrali. Nella seconda guerra mondiale fu particolarmente attiva la resistenza partigiana soprattutto nella zona montana del Cansiglio.
Il secondo dopoguerra vide la crescita della povertà e la notevole emigrazione. Solo dagli anni sessanta si ebbe un miglioramento economico che ha portato un notevole sviluppo industriale[5].
Della storia recente, va citato il noto scisma di Montaner, che ha visto contrapporsi la comunità parrocchiale della frazione al vescovo Albino Luciani fino alla fondazione di una chiesa ortodossa.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 18 ottobre 1958.
«Di rosso, alle due fasce d'argento, alla stella d'argento (6), posta nel canton destro del capo, sul tutto il covone di grano d'oro, legato dello stesso. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone è un drappo troncato di rosso e di bianco.
Di seguito si riporta un elenco degli edifici sacri di valore storico-architettonico:
Di seguito si riporta un elenco delle ville venete presenti sul territorio comunale:
Abitanti censiti[11]
Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 201, ovvero il 6,6% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[12]:
Ogni anno, da fine ottobre a inizio febbraio, si svolge a Sarmede la Mostra Internazionale dell'Illustrazione per l'Infanzia.[13]
In autunno, con la 2ª e 3ª domenica d'ottobre, si svolge inoltre la manifestazione internazionale denominata Le Fiere del teatro con artisti di strada, mangiafuoco, burattinai e saltimbanchi.
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La principale squadra di calcio della città è l'A.S.D. Sarmede Calcio, fondata nel 1977, che milita nel girone R di Seconda Categoria.
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