Santa Rita (in passato borgo Pisciacane[2]) è una frazione del comune di Caltanissetta. Nel borgo vivono pochi abitanti, dediti soprattutto ad attività agricole; a partire dagli anni dieci del Duemila si è sviluppato un modesto flusso turistico grazie ad attività legate allo slow tourism.[3]
Santa Rita frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Libero consorzio comunale | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 37°23′31″N 14°00′38″E |
Altitudine | 459 m s.l.m. |
Abitanti | 10[1] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 93100 |
Prefisso | 0934 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
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Il borgo sorge su uno sperone roccioso alle pendici del monte Pisciacane, all'interno del comune di Caltanissetta, oltre 11 km a sud del capoluogo.[4] Tuttavia, a causa della presenza di un'unica via di accesso, che conduce sulla strada provinciale 2 tra Sommatino e Delia, gravita nell'orbita di questi due comuni.[5]
La fondazione del borgo è datata 1895 ed è legata all'acquisto di circa 900 ettari di terreno fra i feudi Pisciacane e Draffù[3] da parte del barone Rosario La Lomia di Canicattì. Le prime case iniziarono a sorgere senza una precisa pianificazione, in funzione delle necessità dei primi abitanti, braccianti agricoli provenienti da San Cataldo, Delia e Sommatino.[6]
Nel 1930 il borgo, originariamente denominato Pisciacane[2] dal nome dell'antico feudo e dell'altura su cui sorge, fu dedicato a Santa Rita in onore della baronessa Rita Bordonaro La Lomia.[3] In quegli anni il borgo era abitato da circa cinquecento persone, e — in maniera analoga agli altri villaggi rurali durante il fascismo[2] — fu dotato di una chiesa, consacrata a Santa Rita, e di una scuola rurale, che rimase attiva fino agli anni settanta.[3]
A partire dalla seconda metà del Novecento il declino della popolazione fu inarrestabile: negli anni novanta gli abitanti si erano ridotti a un centinaio, perlopiù anziani,[6] mentre al 2018 è abitato da sole quattro famiglie di agricoltori, allevatori e pastori.[3]
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