Santa Maria Coghinas (Cuzina in gallurese[3]) è un comune italiano di 1 293 abitanti[1] della provincia di Sassari in Sardegna.
Santa Maria Coghinas comune | |||
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(IT) Santa Maria Coghinas (SDN) Cuzìna | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Pietro Carbini (lista civica) dall'11-6-2012 (3º mandato dal 13-6-2022) | ||
Territorio | |||
Coordinate | 40°54′14″N 8°52′06″E | ||
Altitudine | 21 m s.l.m. | ||
Superficie | 22,97 km² | ||
Abitanti | 1 293[1] (31-3-2022) | ||
Densità | 56,29 ab./km² | ||
Frazioni | Buroni, La Scalitta, Longareddu, Isolana, La Multa Bianca | ||
Comuni confinanti | Bortigiadas, Bulzi, Perfugas, Sedini, Valledoria, Viddalba | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 07030 | ||
Prefisso | 079 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 090087 | ||
Cod. catastale | M284 | ||
Targa | SS | ||
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] | ||
Nome abitanti | (IT) coghinesi (SDN) cuzinesi | ||
Patrono | Madonna delle Grazie | ||
Cartografia | |||
![]() nella provincia di Sassari | |||
Sito istituzionale | |||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Il centro abitato sorge nella regione storica dell'Anglona, sulla riva occidentale del fiume Coghinas e ai piedi delle colline che delimitano la fertilissima valle alluvionale con una media di 2 m s.l.m.
La sua origine è attestata all'inizio di questo millennio nell'ambito del giudicato di Torres, inserita nella curatoria di Anglona, le sue più antiche testimonianze archeologiche sono il castello di Casteldoria e il tempio in stile romanico della chiesa della Madonna delle Grazie intitolata appunto alla Madonna delle Grazie.
Già parte del comune di Sedini, nel 1960 entra a far parte del neoistituito comune sparso di Valledoria e nel 1983 diviene a sua volta comune autonomo.
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«Inquartato: nel primo, di rosso, alla torre d'oro, finestrata di una, aperta, merlata di quattro; nel secondo, troncato d'oro e d'argento, all'aquila attraversante di nero, armata, membrata, linguata, rostrata e coronata di rosso; nel terzo, d'argento, all'albero sradicato al naturale, fustato di sette, tre in banda, uno in palo, tre in sbarra, dello stesso, fogliato di verde; nel quarto, fusato d'oro e di rosso.» |
(Descrizione araldica dello stemma[4]) |
«Drappo di bianco, riccamente ornato di ricami d’argento e caricato dallo stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto del colore del drappo, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d’argento» |
(Descrizione araldica del gonfalone[4]) |
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con l'apposito Decreto del Presidente della Repubblica datato al 1º agosto 2019.[5][4]
La torre si riferisce all'antico giudicato di Torres, che corrispondeva all’incirca all'attuale territorio della Provincia di Sassari; l'aquila nera su campo d'oro e d'argento è lo storico blasone dei Doria; l'albero è il simbolo del giudicato di Arborea; i fusi rossi e d'oro sono ripresi dallo stemma della famiglia Centelles di origine catalana che ebbe feudi in Spagna, in Sardegna, in Sicilia e nel Regno di Napoli.
Fino al 2019 il Comune utilizzava uno stemma concesso con D.P.R. del 7 aprile 2003: troncato semipartito: il primo, di verde, alle cinque stelle di otto raggi d'oro, poste due, una, due; il secondo, troncato d'oro e d'argento, all'aquila attraversante di nero, rostrata, membrata, armata, coronata all'antica, di rosso; il terzo, di azzurro, alle sette spighe di grano, impugnate, d'oro, legate di rosso.[6]
Abitanti censiti[7]
Vi si parla il gallurese: infatti nonostante faccia geograficamente parte della regione storica dell'Anglona, il dialetto parlato, nonché gli usi e costumi sono tipicamente galluresi.
La principale attività economica è rappresentata dall'agricoltura intensiva, favorita dalla presenza di vaste pianure alluvionali. Di grande importanza sono inoltre le terme di Casteldoria: si tratta di sorgenti calde che sgorgano sul letto del fiume Coghinas, ad una temperatura di oltre 80 gradi. Sul sito è stato costruito, pochi anni fa, un centro termale dotato di albergo.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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12 giugno 1994 | 24 maggio 1998 | Antonio Cossu | "Eterogenea" | Sindaco | [8] |
24 maggio 1998 | 26 maggio 2002 | Francesco Pietro Paolo Pruneddu | lista civica | Sindaco | [9] |
26 maggio 2002 | 27 maggio 2007 | Giovanna Bartolomea Oggiano | lista civica | Sindaco | [10] |
27 maggio 2007 | 10 giugno 2012 | Giovanna Bartolomea Oggiano | lista civica | Sindaco | [11] |
10 giugno 2012 | 11 giugno 2017 | Pietro Carbini | lista civica "I Giovani e l'Esperienza Insieme" | Sindaco | [12] |
11 giugno 2017 | 13 giugno 2022 | Pietro Carbini | lista civica "I Giovani e l'Esperienza" | Sindaco | [13] |
13 giugno 2022 | in carica | Pietro Carbini | lista civica "Tutti insieme nella continuità" | Sindaco | [14] |
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