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Sant'Elia Fiumerapido è un comune italiano di 5 633 abitanti della provincia di Frosinone nel Lazio.

Sant'Elia Fiumerapido
comune
Sant'Elia Fiumerapido – Veduta
Sant'Elia Fiumerapido – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lazio
Provincia Frosinone
Amministrazione
SindacoRoberto Angelosanto (lista civica Sant'Elia nel cuore) dal 27-5-2019
Territorio
Coordinate41°33′N 13°52′E
Altitudine120 m s.l.m.
Superficie41,1 km²
Abitanti5 633[1] (30-6-2022)
Densità137,06 ab./km²
FrazioniOlivella, Portella, Valleluce
Comuni confinantiBelmonte Castello, Cassino, Cervaro, Picinisco, San Biagio Saracinisco, Terelle, Vallerotonda, Villa Latina
Altre informazioni
Cod. postale03049
Prefisso0776
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT060068
Cod. catastaleI321
TargaFR
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona C, 1 311 GG[3]
Nome abitantisanteliani
Patronosant'Elia
Giorno festivo20 luglio
Cartografia
Sant'Elia Fiumerapido
Sant'Elia Fiumerapido – Mappa
Sant'Elia Fiumerapido – Mappa
Posizione del comune di Sant'Elia Fiumerapido nella provincia di Frosinone
Sito istituzionale

Geografia fisica



Territorio



Clima


Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Sant'Elia Fiumerapido.

Classificazione climatica: zona C, 1311 GR/G


Storia


Il nome di Sant'Elia è menzionato per la prima volta nel Chronicon Casinense all'epoca delle devastazioni saracene (866) In epoca romana l'attuale territorio santeliano era compreso in quello dell'antica Casinum, come documentano le superstiti iscrizioni.

Nel territorio sono stati rinvenuti reperti archeologici di epoca pre-romana e romana: mura poligonali del IV o III secolo a.C. (probabilmente appartenenti all'antica città di Amiternum), resti di due ponti romani, lunghi e ben conservati tratti di un acquedotto romano di epoca claudia (I secolo d.C.), resti di colonne e frontoni di ville ed edifici sacri romani, epigrafi latine.

La storia del paese si lega strettamente a quella del vicino Monastero benedettino di Montecassino: infatti fu fondato, su una collinetta alla sinistra del corso del fiume Rapido, dall'abate Mansone di Montecassino nell'anno 991 e prese il nome da una piccola chiesa dedicata al Santo Profeta, esistente all'epoca poco più a valle del nuovo paese, proprio nei pressi del fiume, dove ancora oggi è possibile ammirare la parte superiore di un ponte romano detto di Sant'Elia Vecchio.

La chiesetta, fondata nell'VIII secolo al tempo dell'abate Apollinare di Montecassino, ebbe a subire, assieme al villaggio che gli era attorno, devastazioni e distruzioni durante le scorrerie saracene dell'866. Ricostruita sul finire del X secolo, fu definitivamente distrutta durante la guerra fra aragonesi e angioini, nel 1495, per il possesso del Regno di Napoli.

Nel 1862, per Regio Decreto, al nome Sant'Elia fu aggiunta la specificazione "sul Rapido" successivamente cambiata in "Fiumerapido"[4].

L'8 dicembre del 1943, Sant'Elia Fiumerapido fu fatta oggetto di un furioso bombardamento aereo alleato. Il paese fu distrutto per il 91% e si ebbero 9 vittime civili, 50 militari e 116 feriti[5].


Onorificenze


Medaglia d'argento al merito civile
«Centro strategicamente importante, situato sulla linea Gustav, durante l'ultima guerra mondiale si trovò al centro degli opposti schieramenti, subendo violenti rastrellamenti da parte delle truppe tedesche e devastanti bombardamenti alleati, che provocarono la morte di numerosissimi cittadini, tra cui molti giovani e bambini, e la totale distruzione dell'abitato. I sopravvissuti, sebbene provati dagli stenti e dalla sofferenza, seppero reagire ed intraprendere la difficile opera di ricostruzione.»
 S. Elia Fiumerapido (FR), 1943-1944

Monumenti e luoghi d'interesse


Il centro storico di Sant'Elia è attraversato in tutta la sua lunghezza da via Angelo Santilli da cui si diramano, verso l'alto, dedali di vicoli e porticati che aggirano alle spalle la duecentesca chiesa madre di Santa Maria la Nova. Sono ancora ben visibili lunghi tratti delle mura di recinzione e di difesa dell'antico centro abitato con alcune torri ancora in buono stato o ben riconoscibili.

Le porte di accesso al vecchio "castellum" furono smantellate nella seconda metà del XIX secolo. Di quella che era rivolta verso sud, restano le vestigia ricomposte su un prato della villa comunale; di quella rivolta verso nord in fondo a via Angelo Santilli, resta uno stipite con capitello incassato in un muro di una casa; la terza, detta la Portella, è ancora intatta, rivolta verso ovest e giù in basso di fronte alla chiesa di Santa Maria la Nova.

Numerose anche le chiese e le cappelle romaniche, rinascimentali e barocche con affreschi e dipinti d'epoca: la già nominata chiesa di Santa Maria la Nova (XIII sec.), in pieno centro storico, con arricchimenti rinascimentali e barocchi: notevoli il seicentesco organo la canne, opera di Cesare Catarinozzi di Affile ed il coevo coro ligneo intarsiato dai maestri intagliatori della famiglia Mosca di Pescocostanzo; la romanica chiesetta di Santa Maria Maggiore (XI sec.), un po' discosta dal paese, con affreschi bizantini dell'XI secolo e quelli medievali del XIII e XIV secoli, pavimento musivo precosmatesco e altare con dipinto bizantineggiante; la settecentesca chiesa di Santa Maria dell'Ulivo, in contrada Olivella e in stile barocco, racchiudente una settecentesca tela dipinta dall'artista napoletano Lorenzo de Caro, raffigurante la visitazione della Madonna a Santa Elisabetta; l'ormai sconsacrata chiesa romanica di Ognissanti (XI sec.) con affreschi bizantineggianti e del XIII e XIV secoli; i resti della distrutta chiesa di San Cataldo (X sec.), costruita all'epoca dai monaci basiliani di rito bizantino residenti nel monastero gisulfiano benedettino di Sant'Angelo in Valleluce; infine le cappelle affrescate di Santa Maria degli Angeli (XV sec.), Madonna del Carmine (XVI sec.) e Santa Maria di Palombara (XIV sec).


Architetture religiose


Chiesa di Santa Maria la Nova
Chiesa di Santa Maria la Nova
Chiesa di San Sebastiano
Chiesa di San Sebastiano
Chiesa di Santa Maria Maggiore
Chiesa di Santa Maria Maggiore

Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[6]


Religione


La popolazione professa per la maggior parte la religione cattolica e afferisce alla diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, ma fino all'anno 2014 faceva parte dell'abbazia territoriale di Montecassino. Vi sono un centinaio di Testimoni di Geova con relativo luogo di culto territoriale cassinate : Sala del Regno.


Cultura



Cucina



Vini DOC

Il territorio comunale è luogo di produzione di alcuni vini regolamentati dal disciplinare Atina DOC.


Economia


Di seguito la tabella storica elaborata dall'Istat a tema Unità locali, intesa come numero di imprese attive, ed addetti, intesi come numero di addetti delle imprese locali attive (valori medi annui).[7]

2015 2014 2013
Numero imprese attive % Provinciale Imprese attive % Regionale Imprese attive Numero addetti % Provinciale Addetti % Regionale Addetti Numero imprese attive Numero addetti Numero imprese attive Numero addetti
Sant'Elia Fiumerapido 302 0,90% 0,07% 785 0,74% 0,05% 312 789 313 840
Frosinone 33 605 7,38% 106 578 6,92% 34 015 107 546 35 081 111 529
Lazio 455 591 1 539 359 457 686 1 510 459 464 094 1 525 471

Nel 2015 le 302 imprese operanti nel territorio comunale, che rappresentavano lo 0,90% del totale provinciale (33 605 imprese attive), hanno occupato 785 addetti, lo 0,74% del dato provinciale; in media, ogni impresa nel 2015 ha occupato due addetti (2,60).


Amministrazione


Palazzo Comunale
Palazzo Comunale

Nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto n. 1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Frosinone, Sant'Elia Fiumerapido passò dalla provincia di Caserta a quella di Frosinone.


Altre informazioni amministrative



Sport



Pallavolo



Note


  1. Bilancio demografico anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Il nome "Sant'Elia sul Rapido" è tuttora leggibile sull'iscrizione alla base del monumento ai caduti nella villa comunale
  5. Comune di Sant'Elia Fiumerapido - Sant'Elia e la seconda guerra mondiale, su comune.santeliafiumerapido.fr.it. URL consultato il 12 gennaio 2016.
  6. Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
  7. Atlante Statistico dei comuni dell'Istat, su asc.istat.it. URL consultato il 28 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2020).

Voci correlate



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Collegamenti esterni


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[de] Sant’Elia Fiumerapido

Sant'Elia Fiumerapido ist eine italienische Gemeinde in der Provinz Frosinone in der Region Latium mit 5921 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019). Sie liegt 138 km südöstlich von Rom und 59 km südöstlich von Frosinone.

[en] Sant'Elia Fiumerapido

Sant'Elia Fiumerapido is a town and comune in the province of Frosinone, in the Latin Valley, in the Lazio region of central Italy.

[es] Sant'Elia Fiumerapido

Sant'Elia Fiumerapido es una localidad y comune italiana de la provincia de Frosinone, región de Lacio, con 6.288 habitantes.

[fr] Sant'Elia Fiumerapido

Sant'Elia Fiumerapido est une commune italienne de la province de Frosinone dans la région Latium en Italie.
- [it] Sant'Elia Fiumerapido

[ru] Сант-Элия-Фьюмерапидо

Сант-Элия-Фьюмерапидо (итал. Sant'Elia Fiumerapido) — коммуна в Италии, располагается в регионе Лацио, в провинции Фрозиноне.



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