Sant'Arsenio è un comune italiano di 2 685 abitanti della provincia di Salerno in Campania.
Sant'Arsenio comune | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | ![]() | |
Provincia | ![]() | |
Amministrazione | ||
Sindaco | Donato Pica (Insieme per Sant'Arsenio - Partito Democratico) dal 12-6-2017 | |
Territorio | ||
Coordinate | 40°28′N 15°29′E | |
Altitudine | 463 m s.l.m. | |
Superficie | 20,14 km² | |
Abitanti | 2 685[1] (31-3-2022) | |
Densità | 133,32 ab./km² | |
Comuni confinanti | Atena Lucana, Corleto Monforte, Polla, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Teggiano | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 84037 | |
Prefisso | 0975 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice ISTAT | 065129 | |
Cod. catastale | I307 | |
Targa | SA | |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | |
Cl. climatica | zona D, 1 604 GG[3] | |
Nome abitanti | santarsenesi | |
Patrono | sant'Arsenio il Grande; sant'Anna | |
Giorno festivo | 19 luglio, 26 luglio | |
Cartografia | ||
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Sito istituzionale | ||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
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La fondazione di Sant'Arsenio è incerta, ma tradizione vuole sia da attribuire a un'emigrazione teggianese, e ciò è ben possibile considerando che fra VIII e IX secolo d.C. il Vallo di Diano e quindi anche Teggiano furono soggetti alle incursioni saracene, conseguenza delle quali la nascita o l'ingrandimento di centri abitati, come Sala Consilina, che a quel tempo era solo un piccolo villaggio e che si sviluppò per via di emigrazioni dai vicini centri di Marcellianum e Cosilinum funestati dai Saraceni. Così deve essere avvenuto anche per Sant'Arsenio: i Teggianesi, costretti a emigrare, fondarono Sant'Arsenio, cui primo nucleo fu sicuramente il borgo "Serrone", chiamato così per la sua posizione serrata fra le montagne, e adatto quindi a nascondervisi. I Teggianesi però non erano soli, altrimenti non si spiegherebbero il nome dato al paese e i culti di stampo orientale quivi introdotti e di cui resta ampia testimonianza: con loro v'erano i monaci basiliani, che proprio a causa delle incursioni saracene si spinsero dalla costa verso l'entroterra dell'Italia meridionale. Questi appartenevano probabilmente alla congregazione di San Scenute, da cui l'appellativo di Scenuddi per indicare i Santarsenesi. I basiliani edificarono probabilmente un cenobio dedicato a Sant'Arsenio il Grande, da cui il paese prese il nome, sul Serrone, presso il quale sono presenti piccole laure, che presumibilmente fungevano da celle eremitiche. A essi sono da attribuire anche le chiese di Santa Sofia e di San Cono il Taumaturgo, oggi non più esistenti, del Salvatore, sul Serrone, e tutti i culti oggi scomparsi, ma attestati, a santi orientali, tra cui Sant'Apollonia, Santa Caterina d'Alessandria e Sant'Arsenio martire, che fino alla seconda metà del Settecento, quando il culto per Sant'Anna ancora non si era ben affermato, era compatrono di Sant'Arsenio insieme a Sant'Arsenio abate (il Grande) e si festeggiava il 4 ottobre.
Al 1136 risale il primo documento scritto cui oggetto è Sant'Arsenio: si tratta dell'atto di donazione del casale alla badia della SS. Trinità di Cava de' Tirreni da parte del conte di Marsico Silvestro Guarna. Esso è di grandissima importanza dal punto di vista storiografico, attesta infatti la presenza di chiese, fra cui quella matrice, o l'utilizzo di determinati toponimi in quell'anno.
Dal 1811 al 1860 ha fatto parte del circondario di Polla, appartenente al Distretto di Sala del Regno delle Due Sicilie.
Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia ha fatto parte del mandamento di Polla, appartenente al Circondario di Sala Consilina.
Lo stemma del comune di Sant'Arsenio, è stato riconosciuto con decreto ministeriale del 2 luglio 1915[4] e vi è raffigurato il santo eponimo del comune.
«D'azzurro, ad un santo eremita vestito di nero, con la testa circondata da un'aureola d'oro, tenente nella destra una ghirlanda di bacche di cipresso e nella sinistra un pastorale, sostenuto da un breve terrazzo di verde movente dalla punta dello scudo, il tutto cucito. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Abitanti censiti[5]
La maggioranza della popolazione è di religione cristiana appartenenti principalmente alla chiesa cattolica[6]; il comune appartiene alla forania di Polla, della diocesi di Teggiano-Policastro.
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Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 aprile 1995 | 13 giugno 2004 | Donato Pica | Partito Popolare Italiano | Sindaco | [7] |
13 giugno 2004 | 12 giugno 2009 | Arsenio Pecora | Lista Civica - centrosinistra | Sindaco | [9] |
12 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Nicola Pica | Partito Democratico | Sindaco | [10] |
26 maggio 2014 | Decaduto 12/2016 | Antonio Coiro | Lista Civica | Sindaco | [11] |
24 novembre 2016 | 12 giugno 2017 | Ada Ferrara | Commissario prefettizio | Commissario prefettizio | [12] |
12 giugno 2017 | in carica | Donato Pica | Partito Democratico | Sindaco | [13] |
Il comune fa parte della Comunità montana Vallo di Diano e dell'Unione dei comuni Sant'Arsenio, San Rufo e San Pietro al Tanagro.
Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'Autorità di bacino interregionale del fiume Sele.
Sul territorio santarsenese sono presenti varie associazioni sportive dedite al calcio, alla pallavolo e al basket.
In passato ha avuto un ruolo di spicco nei campionati calcistici di eccellenza la Santarsenese Calcio. Ad oggi è rimasta solo la squadra dei pulcini Indomita Santarsenese che nel 2018 ha vinto il campionato di appartenenza con due partite di anticipo.
La pallavolo si diffuse dagli anni '80, con un susseguirsi di varie squadre dalla femminile alla maschile. Ad oggi esistono varie società di pallavolo, tra cui la ASD Janus che partecipa al campionato di II Divisione provinciale e la ASD Evergreen.
Il basket si diffuse tra gli anni '80 e '90. Attualmente esiste la associazione Valdiano Pallacanestro con un centinaio di iscritti di diversa età e con progetti per l'integrazione e sostegno per la comunità.
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 304910725 · WorldCat Identities (EN) viaf-304910725 |
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