Sant'Angelo dei Lombardi è un comune italiano di 3 842 abitanti della provincia di Avellino in Campania.
![]() |
Questa voce o sezione sull'argomento centri abitati della Campania non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
|
Sant'Angelo dei Lombardi comune | |
---|---|
![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Marco Marandino (lista civica La nostra Sant'Angelo) dal 10-6-2018 |
Territorio | |
Coordinate | 40°56′N 15°11′E |
Altitudine | 870 m s.l.m. |
Superficie | 55,11 km² |
Abitanti | 3 842[1] (31-3-2022) |
Densità | 69,72 ab./km² |
Frazioni | Acquara, Barricella, Casaglia, Castellani, Cupa dell'Olmo, Erbaia, Fredane, Genualdo, Luonghi, Marcolaponi, Martinelli, Montanaldo, Montevergine, Monticchio, Monticchio Apicella, Montocchia, Patetto, Piani San Nicola, Piano Mattino, Piano Messano, Porrara, Puoio, Ruocchio del Conte, Ruggiano, San Gennaro, San Guglielmo, San Marco, San Pietro, San Pietro Pozzi, Sant'Antuono, Santo Janni, San Vito, Scannacapre, Schinicosa, Secatizzo, Selvatico, Serra di Nardo, Siepi, Vallegrande |
Comuni confinanti | Guardia Lombardi, Lioni, Morra De Sanctis, Nusco, Rocca San Felice, Torella dei Lombardi, Villamaina |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 83054 |
Prefisso | 0827 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 064092 |
Cod. catastale | I281 |
Targa | AV |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 385 GG[3] |
Nome abitanti | santangiolesi |
Patrono | san Michele Arcangelo |
Giorno festivo | 29 settembre |
Cartografia | |
![]() | |
Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
![]() |
Questa sezione sull'argomento centri abitati d'Italia è ancora vuota. Aiutaci a scriverla!
|
Il paese, costruito dai Longobardi, acquisì importanza durante il dominio angioino nel XIII secolo, con l'acquisizione di grandi poteri della sua abbazia. Nei secoli successivi il feudo passò ai Gianvilla, ai Caracciolo e agli Imperiale. Particolare prestigio, Sant'Angelo godette nel 1432. Nel 1706 venne costituita la diocesi. Nel quadriennio 1743-46 il suo territorio fu soggetto alla giurisdizione del regio consolato di commercio di Ariano, nell'ambito della provincia di Principato Ultra.[4] Nell'800 il popolo partecipò ai moti risorgimentali, e il centro fu sede di confraternite carbonare.
Sant'Angelo fu uno dei paesi più colpiti dal terremoto dell'Irpinia del 1980. Definita la capitale del terremoto, fu il paese in cui si registrò il maggior numero di vittime, 482. Quattro i luoghi "simbolo": l'Ospedale con il crollo di un'intera ala, il palazzo Japicca, che ospitava 25 famiglie, al cui piano terra era presente un locale (Bar Corrado), punto di ritrovo degli sportivi che al momento della prima scossa delle 19:34 stavano assistendo in massa ad un incontro di calcio trasmesso in TV, il circolo ricreativo presso cui, tra gli altri, ha trovato la morte il giovane sindaco Guglielmo Castellano e il Convento di Santa Maria delle Grazie, dimora delle suore che ospitava una trentina di orfanelli.
![]() | Medaglia d'oro al Merito Civile |
«In occasione di un disastroso terremoto, con grande dignità, spirito di sacrificio ed impegno civile, affrontava la difficile opera di ricostruzione del proprio tessuto abitativo, nonché della rinascita del proprio futuro sociale, economico e produttivo. Mirabile esempio di valore civico ed altissimo senso di abnegazione.» — 23 novembre 1980 |
![]() |
La chiesa fu costruita dai Normanni nel XII secolo, ed elevata presto a cattedrale quando Sant'Angelo divenne sede vescovile per volere di Gregorio VII. La Cattedrale subì vari restauri, tra cui quello del '500 e quello barocco dopo il terremoto del 1694. La chiesa ha la pianta basilicale con l'esterno medievale, un portale romanico decorato dalle statue di Cristo, San Michele e Sant'Antonino, e un campanile turrito. L'interno in sobrio barocco è a tre navate con cappelle laterali.
![]() |
Fu costruita nel 1133 da Guglielmo da Vercelli, composta da due monasteri per gli uomini e le donne. Nel 1515 l'ordine femminile si estinse, e l'abbazia fu unita a quella di Montevergine. Il monastero per tutto il Medioevo fu florido, e riprese il suo prestigio nel Settecento, quando fu realizzata una nuova chiesa da Domenico Antonio Vaccaro. Quest'ultima chiesa è andata quasi distrutta col terremoto del 1980, ed oggi è stata trasformata in sito archeologico, mentre il monastero originale è ancora intatto. Si ammirano il giardino interno con gli altari, la torre medievale della badessa Febronia (1152), la chiesa inferiore a cappella funebre con due navate, la Cappella di San Luca e la chiesa medievale.
Fondato nel X secolo, domina il centro, appartenendo al ducato di Benevento, da cui si sviluppò il borgo. Il castello fu fortificato nel 1076, e nei secoli successivi venne trasformato all'interno in residenza gentilizia dai Caracciolo (XVI secolo), e poi dalla famiglia Imperiale nel 1768. Gran parte delle ristrutturazioni sono andate distrutte nel 1980, e così il castello è stato restaurato, riassumendo una connotazione medievale di struttura fortificata. Ha pianta rettangolare irregolare, caratterizzata da un imponente torrione di accesso, con una seconda minore in rientranza, legata allo spicchio murario del lato a destra dell'accesso. Il castello è sede dell'archivio e museo di sé stesso.
Abitanti censiti[5]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1995 | 1999 | Rosa Anna Maria Repole | PPI | Sindaco | |
1999 | 2007 | Antonio Petito | centrosinistra | Sindaco | |
2007 | 2008 | Silvana Tizzano | Commissario straordinario | ||
2008 | 2013 | Michele Forte | centrodestra | Sindaco | |
2013 | 2018 | Rosa Anna Maria Repole | lista civica Insieme per il futuro | Sindaco | |
2018 | in carica | Marco Marandino | lista civica La nostra Sant'Angelo | Sindaco | |
Il territorio fa parte della Comunità montana Alta Irpinia.
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 136382054 |
---|
![]() |