San Raffaele Cimena (San Rafè e Cimënna in piemontese) è un comune italiano di 3.127 abitanti della città metropolitana di Torino, in Piemonte.
San Raffaele Cimena comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Ettore Mantelli (lista civica) dal 26/05/2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°09′N 7°51′E |
Altitudine | 195 m s.l.m. |
Superficie | 11,15 km² |
Abitanti | 3 127[1] (31-7-2018) |
Densità | 280,45 ab./km² |
Frazioni | Cimena, San Raffaele Alto, Tetti Baudino, Valle Baudana |
Comuni confinanti | Brandizzo, Castagneto Po, Chivasso, Gassino Torinese, Rivalba, Settimo Torinese |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 10090 |
Prefisso | 011 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 001252 |
Cod. catastale | I137 |
Targa | TO |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 646 GG[3] |
Nome abitanti | sanraffaelesi |
Patrono | san Bernardo |
Giorno festivo | 23 agosto |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
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Nel comune di San Raffaele Cimena si contraddistingue la frazione di Valle Baudana per il caratteristico e rarissimo microclima che la caratterizza e che le consente di godere di temperature particolarmente miti anche in pieno inverno e particolarmente fresche in estate. Questo fenomeno è stato ed è ancora oggetto di studio di vari istituti, incluso il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), i quali sono giunti alla conclusione che è il connubio fra la particolare morfologia del territorio e le caratteristiche uniche della flora, specie a fondo valle, il motivo per cui si può assistere a fenomeni pressoché unici nel nord d'Italia, quali la fioritura di molte varietà vegetali tipicamente tropicali come ad esempio gli agrumi, i fichi d'india, i banani, le palme, alcune rare specie erbacee ed infine la Papaya (Carica papaya L.) che è una pianta originaria dell'America Centrale, molto diffusa in Brasile e nelle Isole Hawaii che in Italia riesce ad essere coltivata esclusivamente in Sicilia e sotto serra.
È probabile che il primo nucleo abitato in collina sia sorto nel IV secolo, come presidio bizantino sulla pianura sottostante. I soldati di Giustiniano avrebbero eretto una rudimentale cappella, in onore a San Raffaele Arcangelo come buon auspicio di ritorno a casa, poiché questo arcangelo proteggeva i viaggiatori. Attorno alla chiesetta, edificata nella zona dell'attuale cimitero, sarebbero poi sorte le prime abitazioni. Nel X secolo, a causa delle incursioni dei Saraceni, la popolazione si spostò più in alto, intorno al Castello, ubicato dove oggi si trova il Parco della Rimembranza, per avere maggiore protezione. L'abitato era inoltre difeso da fossi e mura di cinta. Il borgo che si è sviluppato intorno alla fortezza, San Raffaele, si differenzia ancora oggi nettamente dalle altre due principali località del territorio comunale, Cimena e La Piana, nati come villaggi su strade di comunicazione. Nei secoli passati le famiglie Provana, Roero, Calori, Socio, Gervasio, Crova, de Rege, Scaglia, Tornielli, Robbio e Curbis si susseguirono nel possesso del feudo o di parte di esso con titolo signorile e comitale.
Cimena ha un'origine addirittura precedente l'epoca romana e il nome deriva probabilmente dal'Antico Ligure, dove il termine cem o cim significava monte o altura. Divenuta comune autonomo nel 1596, era un centro importante sia per la sua posizione strategico-militare, sia per quella geografica, che ne favoriva l'agricoltura. Nel 1818 Cimena fu aggregata a San Raffaele, da cui la denominazione comunale di "San Raffaele e Cimena", durata fino al 1928.
Nel XVII secolo, intanto, si svilupparono gli Ayrali nella zona compresa tra la strada che correva lungo la collina e l'altura stessa: è l'attuale borgo vecchio della Piana. Favorita dalla sua posizione intermedia tra Gassino Torinese e Chivasso, che rendeva più agevoli i commerci e gli spostamenti di persone (cui concorse nel 1831 l'ultimazione dei lavori di costruzione della strada provinciale Gassino-Cimena proseguente per Casale Monferrato, l'attuale s.s.590), e per il vantaggio di poter attuare un'agricoltura più meccanizzata, era destino che, con i secoli, La Piana avrebbe preso il sopravvento sulle altre frazioni come importanza. Si dovette però aspettare il XX secolo per assistere a quell'imponente incremento demografico e di servizi che determinarono tra l'altro, nel 1949, l'inevitabile passaggio a La Piana del Capoluogo.
Per San Raffaele Cimena passa il percorso storico della Via Francigena, rami del Moncenisio e del Monginevro[4], che si dirige successivamente verso Chivasso.
La chiesetta Madonna degli Angeli, sita nella frazione Cimena lungo la SP 590, risale al 1840 e sorge nello stesso sito in cui già sorgeva, intorno all'anno 1000 d.C., una cappella dedicata a S.Maria Maddalena. La chiesetta Madonna degli Angeli è entrata a fare parte dei "Luoghi del Cuore" del FAI.[5]
A San Raffaele Cimena ha sede una biblioteca, in un palazzo storico che prima fungeva da sede comunale[6]. Dal 2006 aderisce al circuito SBAM[7][8].
Negli ultimi cinquant'anni, a partire dal 1961, la popolazione residente è praticamente raddoppiata.
Abitanti censiti[9]
Il 31 dicembre 2016 risiedevano a San Raffaele Cimena 135 stranieri. In termini percentuali gli immigrati costituiscono il 4,3% della popolazione totale.
Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti:
Tra il 1883 e il 1949 il comune fu servito dalla Tranvia Torino-Chivasso/Brusasco.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2004 | 2009 | Franco Casale | lista civica | Sindaco | |
2009 | 2019 | Angelo Corrù | lista civica | Sindaco | |
2019 | in carica | Ettore Mantelli | lista civica | Sindaco | |
Altri progetti
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