San Giuseppe la Rena (San Giuseppi 'a Rìna in dialetto catanese) è una frazione della città di Catania, comune italiano capoluogo dell'omonima provincia.
San Giuseppe la Rena frazione | |
---|---|
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Sicilia |
Città metropolitana | Catania |
Comune | Catania |
Territorio | |
Coordinate | 37°22′04″N 15°03′40″E |
Abitanti | |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 95121 |
Prefisso | 095 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cod. catastale | C351 |
Targa | CT |
Nome abitanti | rinoti |
Patrono | san Giuseppe |
Giorno festivo | 19 marzo |
Circoscrizione | San Giorgio Librino - San Giuseppe La Rena Zia Lisa Villaggio Sant'Agata |
Cartografia | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Catania |
Municipi |
Quartieri: Storia di Catania
Architetture - Chiese principali - Piazze principali - Terme romane - Giardini - Musei - Teatri - Sport - Personalità - Lingua siciliana - Cucina catanese Galleria fotografica |
Fa parte del VI Municipio (San Giorgio Librino - San Giuseppe La Rena Zia Lisa Villaggio Sant'Agata).
San Giuseppe la Rena dista circa 10 km da Catania e sorge a 11 metri sul livello del mare.[1]
Situata nella parte meridionale del territorio del capoluogo etneo, confina a nord con la i quartieri Acquicella e Tondicello della Plaia - Faro Biscari, ad ovest con Zia Lisa, Fontanarossa, Villaggio Santa Maria Goretti e Pantano d'Arci, ad est con la Plaia e il Villaggio Paradiso degli Aranci, a sud con Primosole e Vaccarizzo.
Principale arteria è la Via San Giuseppe alla Rena, il cui lungo percorso inizia da nord nei pressi del Faro Biscari all'incrocio con Via Acquicella Porto, e si conclude a sud all'incrocio con il Viale J. F. Kennedy, nel tratto che conduce verso l'Aeroporto di Catania-Fontanarossa e la Zona industriale di Catania.
La borgata sorse intorno alla fine del XVIII secolo, a ridosso della Piana di Catania, come piccolo insediamento di abitanti dediti all'agricoltura, in particolare all'orticoltura.[2]
Conservò la sua caratteristica di borgo rurale fino alla vigilia della seconda guerra mondiale, e in seguito mutò parzialmente il suo aspetto, anche in correlazione dello sviluppo dell'area industriale nella vicina Pantano d'Arci, e dell'aeroporto di Fontanarossa.
Dal 1995 al 2013, assieme ai quartieri limitrofi ha costituito la X Municipalità "San Giuseppe La Rena-Zia Lisa".
Nella frazione sorge un luogo di culto cattolico, la Chiesa di San Giuseppe la Rena, eretta nel 1957[3], sita in via Brucoli.
Nella frazione sorge un istituto scolastico di istruzione primaria.[4]
Nel 1820, Giuseppe Messina, massaro di San Giuseppe la Rena, costruì e donò un cereo in onore della patrona Sant'Agata, denominato Cereo dei rinoti, che è il più antico dei tredici cerei, ed è realizzato in stile barocco.[5]
Borgo agricolo fino alla prima metà del XX secolo, San Giuseppe la Rena si trasformò gradualmente in area commerciale, con la costruzione di nuovi capannoni e di un ipermercato.
Fino al 2011 era presente un mercato ortofrutticolo all'ingrosso, in seguito dismesso e trasferito in contrada Junghetto (Strada Provinciale 701) con la denominazione MAAS Mercato (Mercati Agro-Alimentari Sicilia).[6][7]
Nel XXI secolo, essendo l'area di transito e vicina all'aeroporto, vi è stata l'apertura di strutture ricettive alberghiere e paralberghiere.
La zona è regolarmente servita dai mezzi pubblici dell'AMT, e vi transitano gli autobus delle linee 524, 538.
A San Giuseppe la Rena si trova la sede di Catania dell'Azienda Siciliana Trasporti[8], e vi transitano i suoi mezzi delle autolinee diretti verso i comuni della provincia di Siracusa.
Portale Sicilia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Sicilia |