San Fedele (già Paterno del Chianti)[1][2] è una frazione del comune italiano di Radda in Chianti, nella provincia di Siena, in Toscana.
San Fedele frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 43°26′19.1″N 11°20′55.4″E |
Altitudine | 378 m s.l.m. |
Abitanti | |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 53017 |
Prefisso | 0577 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
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Il borgo di Paterno è ricordato per la prima volta nel 1203 nel lodo di Poggibonsi, con il quale si stabilivano i confini tra lo Stato di Firenze e quello di Siena.[1] Il raccolto abitato si sviluppava intorno alla pieve di San Fedele, edificio di culto che assunse una certa importanza tra il XVI e il XVIII secolo.[2]
Nel 1833 San Fedele a Paterno contava 305 abitanti.[1] In seguito, il fenomeno dello spopolamento portò al progressivo abbandono del borgo nella seconda metà del XX secolo.
Nel 2007 il borgo di San Fedele è stato restaurato e destinato a fini turistico-alberghieri.
Al centro del borgo sorge la pieve di San Fedele a Paterno, storico edificio di culto della frazione, oggi sconsacrata.[2] Ricordata per la prima volta nel 1223, è citata nel 1226 e nel 1227 per alcune donazioni di terreni effettuate al comune di Siena.[2] Nel 1410 è menzionata come canonica, poi come prioria nel 1592, anno in cui fu compresa nella neo-istituita diocesi di Colle di Val d'Elsa.[2] Sotto il patronato della famiglia Cerchi di Firenze tra il XVII e il XIX secolo, la chiesa fu prima elevata a pieve nel 1660, poi ulteriormente innalzata a propositura nel 1774.[2] A partire dalla fine del XVIII secolo, la chiesa subì una serie di interventi di ristrutturazione che ne modificarono sostanzialmente l'aspetto, sia dell'esterno sia dell'interno, da romanico a barocco.[2] Sconsacrata alla fine del XX secolo, è stata restaurata e destinata a fini ricettivi nel 2007. All'interno si conservano alcuni frammenti di affreschi della fine del XVIII secolo.[2]
Sulla collina di fronte a San Fedele, durante una campagna di scavi condotta nel 1970 da Alfonz Lengyel e George T. B. Radan, furono rinvenuti i resti di un castelliere fortificato con muri a secco disposti a cerchi concentrici, al cui interno erano situate delle tombe a fossa in lastroni di pietra.[3][4] Nei pressi si trovano alcune strutture murarie circolari in pietra, forse fondi di capanne, databili al V secolo a.C..[3]
La frazione di San Fedele confina con quella di Palagio, e comprende anche le località di Casanova di San Fedele, Livernano e Terrabianca.[2] In località Terrabianca si trova l'oratorio dell'Annunziatina,[5] mentre Livernano conserva l'antico borgo risalente all'XI secolo con la chiesetta di Sant'Andrea.[6]
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