San Bartolomeo Val Cavargna (semplicemente San Bartolomeo fino al 1863; San Bortul in dialetto comasco[N 1], AFI: /saŋˈbɔrtul/) è un comune italiano di 954 abitanti della provincia di Como in Lombardia.
Questa voce o sezione sull'argomento Lombardia non è ancora formattata secondo gli standard.
Il primo Consiglio comunale fu eletto nel 1821.[4]
Geografia fisica
Comune montano al centro della val Cavargna, San Bartolomeo si sviluppa fra i 700 ed i 900 metri di quota sullo sperone che domina la confluenza della valle di Lana con la valle principale, incisa dal torrente Cuccio.
Il paese è sovrastato dai monti Berlinghera, Sasso Canale e Tabor[5].
Storia
Ai tempi del Ducato di Milano, il comune di San Bartolomeo faceva parte della pieve di Porlezza[6].
I cassinaggi di Galbino, Vora e Sora risultano parte integrante di San Bartolomeo già nel 1751.[7]
Quando, nel 1812, Napoleone Bonaparte decretò un intervento di concentrazione dei comuni meno popolosi del Regno d'Italia, San Bartolomeo venne incorporato nel comune di San Nazzaro[6]. Tale aggregazione venne tuttavia abrogata nel 1816 per mano degli austro-ungarici, tornati in possesso della Lombardia in seguito alla caduta di Napoleone e determinati nel riformare l'amministrazione del costituito Regno Lombardo-Veneto mediante l'attivazione di nuove province, tra cui quella di Como[6].
In seguito all'unità d'Italia, un Regio decreto dell'8 febbraio 1863 decretò la ridenominazione del comune di San Bartolomeo in "San Bartolomeo Val Cavargna"[6].
Una seconda aggregazione dei comuni di San Bartolomeo Val Cavargna e San Nazzaro Val Cavargna fu in vigore tra il 1928 e il 1950[6].
Simboli
Il Comune non ha ancora adottato uno stemma ufficiale.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa di San Bartolomeo
San Bartolomeo già verso la fine del XIII secolo aveva una sua chiesetta[5], inizialmente sotto le dipendenze della pieve di Porlezza[8] e poi, nel 1582, elevata a parrocchia.
La chiesa parrocchiale, che fu demolita ai primi del Novecento perché fatiscente, era di grandi dimensioni e fu salvato solo il campanile che porta scolpita la data del 18 agosto 1626[9][5]. Tra il 1909 e il 1911, con opposto orientamento, sorse la nuova Parrocchiale di San Bartolomeo Apostolo, un edificio imponente con transetto, in stile neogotico[5].
Da ampia gradinata si accede alla facciata che incorpora quella del demolito edificio. All'interno troviamo un altare barocco in marmi policromi e due affreschi raffiguranti la Madonna in trono con il Battista e San Rocco, del XV secolo, e Sant'Antonio da Padova, del XVII secolo[5], strappati da abitazioni di Vora e di Sora. La chiesa conserva inoltre una Sacra Famiglia con San Carlo del 1633 e i Santi Antonio, Stefano e Giacomo del 1652.
Il pittore comasco Eugenio Rossi nel 1963-64 arricchi la chiesa di vetrate[5] a colori nell'abside con i Fatti dell'Antico Testamento e, in facciata, la Regalità della Vergine.
Altre architetture religiose
Nella località Tavaino si trovano il cinquecentesco Oratorio di San Rocco[10] e la Chiesa di Santa Margherita, risalente alla metà del XVII secolo[11].
La località di Oggia ospita la piccola Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice, costruita per voto nel 1949.
Per il dialetto comasco, si utilizza l'ortografia ticinese, introdotta a partire dal 1969 dall'associazione culturale Famiglia Comasca nei vocabolari, nei documenti e nella produzione letteraria.
Bibliografiche
Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2020 (dato provvisorio).
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии