Roccamorice è un comune italiano di 872 abitanti[1] della provincia di Pescara in Abruzzo. Faceva parte della comunità montana della Majella e del Morrone.
Roccamorice comune | |
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Via de Horatiis | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Abruzzo |
Provincia | Pescara |
Amministrazione | |
Sindaco | Alessandro D'Ascanio (lista civica L'azione libertà e progresso) dal 27-5-2013 (2º mandato) |
Territorio | |
Coordinate | 42°13′N 14°02′E |
Altitudine | 520 m s.l.m. |
Superficie | 25,06 km² |
Abitanti | 872[1] (31-8-2022) |
Densità | 34,8 ab./km² |
Frazioni | Collarso, Pagliari, Piano delle Castagne |
Comuni confinanti | Abbateggio, Caramanico Terme, Lettomanoppello, Pennapiedimonte (CH), Pretoro (CH) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 65020 |
Prefisso | 085 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 068034 |
Cod. catastale | H425 |
Targa | PE |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[2] |
Cl. climatica | zona D, 2 055 GG[3] |
Nome abitanti | roccolani |
PIL | (nominale) 12,2 mln € [4] |
PIL procapite | (nominale) 13 108 €[4] |
Cartografia | |
Posizione del comune di Roccamorice all'interno della provincia di Pescara | |
Sito istituzionale | |
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Roccamorice è posto a 520 m s.l.m su di uno sperone roccioso che separa le valli dei fiumi Lavino e Avinello, nel versante nord-occidentale della Majella[5], lungo una strada regionale che da Scafa risale il massiccio fino a Maielletta-Blockhaus[6].
Non ci sono fonti certe sull'origine dell'insediamento di Roccamorice, sebbene si ritiene essere precedente all'anno mille. Nella "Cronica Monasterii S. Bartholomei de Carpineto" appare come "Rocca Morica" (1066)[7], mentre in altre fonti viene citata come "Rocca Mauritii".
Il "Catalogus baronum" nel 1173 la riporta come feudo di Boemondo conte di Manoppello, mentre nel 1316 è posseduta da Rainaldo di Letto, nel 1354 da Antonio di Letto, nel 1385 da Napoleone Orsini di Manoppello e nel 1412 passa a Filippo di Valignano, famiglia chietina che governerà il paese fino al 1741 quando diventerà possedimento dei baroni Zambra, sempre di Chieti[8].
Nella prima metà del 1200, è nota la presenza nel territorio di Padre Angelerio, futuro Papa Celestino V.
Caratterizzato da case medievali e settecentesche realizzate in pietra. Il centro storico inizia dalla via Roma, dove si trova una torre medievale, e si snoda per il corso Umberto e per la via del Belvedere, dove si trovano le due chiese storiche principali.
Chiesa del XIV secolo, restaurata nel XVII secolo. L'esterno ha copertura in pietra della Majella, con facciata a capanna e campanile turrito. L'interno a tre navate è più interessante, con colonne decorate in marmo verde, e un pulpito di marmo bianco.
Si trova a fianco la parrocchiale, ed è stata costruita nel XVI secolo dal castello medievale del borgo. Infatti la struttura è molto compatta, ricavata da un torrione tozzo e quadrato del castello, e comprende gran parte della pianta del tempio cristiano. La facciata è in stile rinascimentale. E il piccolo campanile è a torre.
Si trova al confine con Abbateggio, e si presume fosse abitato già nell'XI secolo da monaci eremiti. Fu abitato anche da Pietro da Morrone. L'eremo è Incastonato nella Majella, ed è unico per il suo ingresso stretto e articolato che si snoda lungo le scanalature della montagna.
Nel 1053 ospitò il papa Vittore III, e poi nel XIII secolo Pietro da Morrone. Nel XVI secolo invece vi dimorò Pietro Santucci da Manfredonia. È più un complesso monastico che un eremo vero e proprio, dato che solo il pronao è incastonato nella roccia, con un percorso stretto da attraversare. Infatti la chiesa interna ha forme barocche.
È il magazzino delle provviste di una piccola chiesa, oggi scomparsa, legata all'eremo di Santo Spirito. Le varie stanze dell'edificio sono conservate discretamente ed è possibile accedervi per comprendere lo stile di vita monastico medievale. Loc. Costa del colle
Torre quadrata posta in via Roma, del XII secolo. Era usata per gli avvistamenti. Oggi è restaurata e visitabile.
Ospitato presso la chiesa sconsacrata della Santissima Annunziata o del Barone Zambra, presenta una collezione di oltre 70 opere pittoriche.
Sono un villaggio del Neolitico presso Colle Civita, al confine tra Lettomanoppello e Abbateggio. Le Capanne furono usate anche nel medioevo dai pastori transumanti. Il villaggio è costituito da case circolari con entrata cava e composte da pietre incastrate tra loro, alla maniera del trullo. Nei pressi vi è il Museo della Valle Giumentana. Per vederne in abbondanza, strada Roccamorice-Majelletta.
Sono parte di una riserva naturale, composta da gole accessibili al pubblico.
Situata nel Parco Nazionale della Majella, è formazione carsica di interesse speleologico con uno sviluppo lineare attualmente esplorato di circa 1800 metri,
Il luogo è anche conosciuto per la presenza di importanti falesie, tra le più importanti e frequentate d'Abruzzo[9].
Abitanti censiti[10]
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2008 | 2008 | Maria Di Cesare | Commissario Prefettizio | ||
2013 | in carica | Alessandro D'Ascanio | lista civica "L'azione libertà e progresso" | Sindaco | |
Altri progetti
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