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Roccamonfina è un comune italiano di 3 169 abitanti della provincia di Caserta in Campania.

Roccamonfina
comune
Roccamonfina – Veduta
Roccamonfina – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Campania
Provincia Caserta
Amministrazione
SindacoCarlo Montefusco (lista civica La primavera roccana) dal 1-6-2015
Territorio
Coordinate41°18′N 13°59′E
Altitudine612 m s.l.m.
Superficie31,04 km²
Abitanti3 169[1] (28-2-2022)
Densità102,09 ab./km²
FrazioniAusoni, Cari, Cembali, Cese, Cicioni, Filorsi, Fontanafredda, Gallo, Garofali, Giglioli, San Domenico, Tavola, Torano, Tuorisichi, Tuoro di Tavola
Comuni confinantiCaianello, Conca della Campania, Galluccio, Marzano Appio, Sessa Aurunca, Teano
Altre informazioni
Cod. postale81035
Prefisso0823
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT061070
Cod. catastaleH423
TargaCE
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 255 GG[3]
Nome abitantiroccani
Patronosant'Antonio di Padova
Giorno festivoultimo martedì di maggio e ultima domenica di agosto
Cartografia
Roccamonfina
Roccamonfina – Mappa
Roccamonfina – Mappa
Posizione del comune di Roccamonfina all'interno della provincia di Caserta
Sito istituzionale

Geografia fisica


Il paese si trova a circa 600 m s.l.m., all'interno del cratere dell'antico omonimo vulcano, sulle pendici orientali del Monte Santa Croce, che ne costituisce il cono terminale. La zona è coperta da castagneti.

Il territorio del comune fa parte del Parco regionale di Roccamonfina e Foce del Garigliano


Storia


Nel territorio della conca vulcanica esistono tracce di insediamenti ausoni o aurunci, con tracce di mura in opera poligonale, attribuite al VI-V secolo a.C., sul monte La Frascara[4] e sul monte Santa Croce, forse riferibili a semplici postazioni militari di difesa.

I ritrovamenti di iscrizioni e monete sembrano indicare la presenza di un insediamento già nel III secolo d.C., ma l'attuale abitato è attestato solo a partire dal X secolo. Il nome (Roccae Monfinum che prende il nome dalla rocca della mia Fina) deriva dall'originario toponimo del monte Santa Croce, che in documenti intorno all'anno 1000 viene chiamato Monte Fino. Fu in possesso feudale dei Marzano e dei principi di Stigliano. Tra Trecento e Quattrocento assunse importanza con l'istituzione di un mercato settimanale (dal 1352) e di una fiera annuale.

Nel 1618 entrò in possesso di una nipote di papa Clemente VIII, Elena Aldobrandini. L'epidemia di peste del 1656 uccise gran parte della popolazione. Sotto il dominio borbonico divenne Terra Regia, diretto possesso del sovrano.


Monumenti e luoghi d'interesse


Il campanile della collegiata di Santa Maria Maggiore.
Il campanile della collegiata di Santa Maria Maggiore.

Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[5]


Tradizioni e folclore


Nell'ultimo martedì di maggio la statua del santo patrono, sant'Antonio viene condotta in processione dalla chiesa del Santuario dei Lattani alla chiesa di Santa Maria Maggiore (Calata di sant'Antonio) per venire ricondotta al suo posto l'ultima domenica di agosto (Salita di sant'Antonio).[6]


Cultura



Musei


È stato istituito presso il Palazzo dei Congressi di Roccamonfina in Via Roma il museo delle arti e del geosito dei Monti Aurunci (MAGMA)[7] Ospita collezioni di arte contemporanea di maestri internazionali, giovani del territorio nazionale e collezioni di scienze ambientali.


Economia


Roccamonfina, assieme ad altri otto comuni, costituisce la zona di produzione della IGP «castagna di Roccamonfina».

La presenza del castagno nell’area di Roccamonfina è fatta risalire ad alcune centinaia di anni prima della dominazione romana nella zona. Fu tuttavia nel Medioevo, dopo le invasioni barbariche, che la castanicoltura dell’area rappresentò una parte fondamentale per l’economia e la sopravvivenza della popolazione locale. Principale fonte di sostentamento alimentare nei periodi invernali e di carestia, il castagno a Roccamonfina e dintorni, infatti, aveva un ruolo fondamentale nella vita familiare della popolazione. Con il suo legno si costruivano le travi dei tetti delle case, i mobili, gli utensili e si alimentava il fuoco delle stufe e dei camini.

Ma la vera storia della «Castagna di Roccamonfina», quella più popolare e tramandata nei secoli dagli abitanti locali, ha inizio con la storia del più prezioso reperto storico e religioso della zona, il Santuario della Madonna dei Lattani. La leggenda narra, infatti, che San Bernardino, venuto a Roccamonfina a rendere omaggio ad un quadro della Vergine, trovato da un pastorello in una vicina grotta, piantò un ramo secco di castagno in terra che successivamente germogliò. I monaci provvidero allora ad innestare i castagneti limitrofi con le talee dell’albero sacro e da qui ebbe origine, a dire degli abitanti, la «castagna di Roccamonfina».[8]


Amministrazione


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1988 1991 Giuseppe Buco Democrazia Cristiana Sindaco
1991 1996 Ludovico Tommaso Feole Democrazia Cristiana Sindaco
1996 1998 Ludovico Tommaso Feole Partito Popolare Italiano Sindaco
1998 1998 Goliardo Miniati commissario
1998 2003 Ludovico Tommaso Feole Democrazia è libertà- La Margherita Sindaco
2003 2008 Ludovico Tommaso Feole Democrazia è libertà- La Margherita Sindaco
2008 2013 Maria Cristina Tari Lista civica Sindaco
2013 2014 Maria Cristina Tari Lista civica Sindaco
2014 2015 Vittoria Ciaramella commissario
2015 2020 Carlo Montefusco Lista civica Sindaco
2020 in carica Carlo Montefusco Lista civica Sindaco

Gemellaggi



Galleria d'immagini



Note


  1. Bilancio demografico anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Orto della Regina, su roccamonfina.biz. URL consultato l'11 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2017).
  5. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  6. La Calata e la Salita di Sant'Antonio da Padova, su Roccamonfina. URL consultato l'11 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2018).
  7. MAGMA - Museo delle Arti e del Geosito dei Monti Aurunci., su roccamonfina.biz. URL consultato l'11 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2018).
  8. Pubblicazione di una domanda di registrazione di un nome ai sensi dell’articolo 50, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) n. 1151/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio sui regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari, su eur-lex.europa.eu.

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Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Roccamonfina (Kampanien)

Roccamonfina ist eine italienische Gemeinde (comune) mit 3340 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Caserta in Kampanien. Sie ist Bestandteil der Comunità Montana Monte Santa Croce. Die Gemeinde liegt etwa 37,5 Kilometer nordwestlich von Caserta im Parco regionale di Roccamonfina-Foce Garigliano auf der Ebene des gleichnamigen, inzwischen erloschenen Vulkans.

[en] Roccamonfina

Roccamonfina is a comune (municipality) in the Province of Caserta in the Italian region Campania, located about 60 kilometres (37 mi) northwest of Naples and about 40 kilometres (25 mi) northwest of Caserta.

[es] Roccamonfina (Italia)

Roccamonfina es un municipio situado en el territorio de la Provincia de Caserta, en la Campania, (Italia). Está situado al pie del extinto volcán Roccamonfina.

[fr] Roccamonfina

Roccamonfina est une commune italienne de la province de Caserte dans la région Campanie en Italie.
- [it] Roccamonfina (Italia)

[ru] Роккамонфина

Роккамонфина (итал. Roccamonfina) — коммуна в Италии, располагается в регионе Кампания, в провинции Казерта. Носит то же название, что и расположенный рядом потухший вулкан.



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