Ravadese è una frazione del comune di Parma, appartenente al quartiere Cortile San Martino.
Ravadese frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 44°51′30.1″N 10°22′23.59″E |
Altitudine | 32 m s.l.m. |
Abitanti | 149[3] |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 43122 |
Prefisso | 0521 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
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La località è situata 6,90 km a nord del centro della città.[1]
La frazione sorge in posizione pianeggiante alla quota di 32 m s.l.m.,[1] tra le campagne a nord di Parma; a poche centinaia di metri a est del piccolo centro si trova la località di Casalora di Ravadese.[4]
Ravadese è attraversata dal canale Burla.[5]
La zona di Ravadese risultava abitata già durante l'età del bronzo recente, come testimoniato dal rinvenimento nel 1982 di un villaggio terramaricolo esteso su circa 2 ettari, popolato stabilmente tra il XIII e il XII secolo a.C..[6]
Anche in epoca romana il territorio, suddiviso in centurie in parte ancora visibili, risultava occupato; a tale periodo risalgono i resti di una villa in località Castelletto e numerosi reperti portati alla luce qua e là nei dintorni.[7]
Durante il Medioevo fu costruita a servizio del piccolo borgo la cappella di Santa Maria, citata per la prima volta nel 1230.[8]
Nel 1409 gli uomini di Giovanni de' Terzi, asserragliati a Colorno, saccheggiarono varie località del Parmense, tra cui Ravadese.[9]
In epoca napoleonica, per effetto del decreto Nardon del 1806, Ravadese divenne frazione del nuovo comune (o mairie) di Cortile San Martino,[10] che nel 1943 fu sciolto e inglobato in quello di Parma.[11]
Il 25 aprile del 1945, ultimo giorno della seconda guerra mondiale, gruppi di soldati tedeschi in fuga saccheggiarono le campagne della zona, uccidendo anche numerosi civili inermi; a Ravadese furono freddate 11 persone[12] e altrettante ne furono eliminate nella località di Case Vecchie; in loro ricordo furono successivamente eretti due monumenti commemorativi nei piccoli centri abitati.[13]
Nel 2012 e nel 2015 il canale Burla esondò allagando numerosi edifici residenziali e produttivi tra Ravadese e Case Vecchie; pochi mesi dopo furono avviati i lavori di costruzione di una cassa di espansione ai margini meridionali del paese; l'opera, estesa su una superficie di 5 ettari per un massimo volume di invaso di 60 000 m³ d'acqua, fu inaugurata nel settembre del 2016.[5]
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa della Purificazione di Maria Vergine (Parma, Ravadese). |
Menzionata per la prima volta nel 1230, la chiesa di Santa Maria fu reintitolata entro il 1497 alla Purificazione di Maria Vergine; ampliata e ristrutturata in stile neoclassico nel 1864, fu restaurata tra il 1955 e il 1963; gli interni, sviluppati su tre navate, sono decorati sulle volte con affreschi a motivi geometrici.[8]
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