Quattropani è una frazione di Lipari, comune italiano della città metropolitana di Messina in Sicilia.
Quattropani frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 38°30′47.75″N 14°55′07.69″E |
Altitudine | 286 m s.l.m. |
Abitanti | 819[1] (2001) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 98055 |
Prefisso | 090 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | quattropanari[2] |
Patrono | Madonna della Catena |
Giorno festivo | 8 settembre |
Cartografia | |
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La frazione è situata nell'area nord-occidentale dell'isola di Lipari, nell'arcipelago delle Eolie. Il centro abitato è situato a circa 280 m s.l.m., sulle propaggini occidentali del monte Chirica (602 m) e raggruppa varie località sparse del territorio come Chiesa Nuova, Chiesa Vecchia, Aria Morta, Costa d'Agosto, Chirica Rasa, Castellaro Vecchio. Quattropani dista circa 10 km dal capoluogo comunale di Lipari.
Non molto distante dal paese, sul fianco della collina scendendo verso Pianoconte, si trovano le grandi cave per l'estrazione del caolino, un tempo risorsa economica della frazione, oggi non più sfruttata[3].
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Cultura del Castellaro Vecchio. |
Il territorio della frazione fu popolato in epoca preistorica, durante il neolitico, come dimostrano i ritrovamenti avvenuti nella località Castellaro Vecchio risalenti al IV millennio a.C., i quali testimoniano la presenza di un villaggio a vocazione agricola-industriale.
Il nucleo originario di Quattropani è da rintracciare nella località oggi chiamata Chiesa Vecchia[4]. Qui era situata una piccola chiesa intitolata alla Madonna dell'Oreto, poi divenuta Loreto[4]. Alla fine del XVI secolo l'edificio religioso fu ricostruito come santuario e intitolato alla Madonna della Catena[4], culto particolarmente sentito in questa zona, tanto che il borgo divenne presto meta di pellegrinaggi[5].
Ogni anno si tiene a Quattropani la festa di Maria Santissima della Catena, con processione dalla chiesa parrocchiale al santuario la notte tra il 7 e l'8 settembre.[5]
Una vecchia tradizione della frazione è quella di mettere delle zucche secche a protezione delle porte delle case per tenere alla larga le mahare (delle streghe); inoltre una leggenda afferma che in piena notte tre donne, vestite di nero, si aggirano per le strade.[8]
La frazione è attraversata dalla strada provinciale 179 che la collega a nord con Acquacalda e a sud con il capoluogo comunale di Lipari passando per la frazione di Pianoconte.
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