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Polverara (Proveàa[1] in ligure) è una frazione di 259 abitanti nel comune di Riccò del Golfo di Spezia, nella bassa Val di Vara, in Liguria.

Polverara
frazione
Polverara – Veduta
Polverara – Veduta
Polverara vista dalla località Vezzale
Localizzazione
Stato Italia
Regione Liguria
Provincia La Spezia
Comune Riccò del Golfo di Spezia
Territorio
Coordinate44°09′51.44″N 9°47′44.02″E
Altitudine420 m s.l.m.
Abitanti259
Altre informazioni
Cod. postale19020
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiPolveraresi
PatronoSan Nicola di Bari
Giorno festivo6 dicembre
Cartografia
Polverara

È la seconda frazione più popolosa dopo San Benedetto.


Geografia fisica


Il paese è situato sul monte San Bernardo a 420 m s.l.m. in posizione panoramica sul golfo della Spezia ed è costituito principalmente da tre agglomerati edilizi i cui nomi derivano da caratteristiche fisico-geografiche o storiche: il più antico chiamato La Torre quasi sicuramente dal fatto che nei pressi vi sia il rudere del castello, fu nel Medioevo un centro fortificato e conserva ancora l'aspetto antico, sebbene alcuni archi e passaggi voltati siano andati distrutti durante i bombardamenti del 1945. Più in basso, nei pressi della parrocchiale si trova il borgo detto Olivo e infine La Valle, parte pianeggiante del monte, di più recente sviluppo[2]. Fanno parte del paese anche le piccole località Rì e Cassola, mentre Val Graveglia, un tempo dipendente dal paese, è ormai frazione autonoma.

Nel costone del monte Santa Croce nasce, sotto forma di rigagnolo, il torrente Graveglia, il quale scorre fino alla località (che prende il nome proprio dall'abbreviazione dialettale della parola rio, torrente) per arrivare nella frazione di Val Graveglia, alla quale dona il nome; finisce il suo corso nella frazione beverinese di San Cipriano, gettandosi nel Vara.


Storia


La maggior parte delle notizie riguardanti Polverara derivano dal Codice Pelavicino, nel quale è citata una decina di volte, e da vari atti e documenti conservati nell'Archivio di Stato di Genova. Durante l'XI secolo era possesso degli Estensi che la vendettero poi alla facoltosa famiglia Malaspina. Un documento datato al 12 maggio 1202 riporta i possedimenti ceduti dai marchesi Malaspina Alberto, Guglielmo e Corrado al Vescovo di Luni Gualtiero a seguito della pace stipulata:" (...), comprehendo totam curiam et districtum Carpene, Vezzani, Foli, Valerani, Bevelini, Vesigne et Pulverarie;"[3]. Nel 1223 Polverara entrò a far parte della Compagna assieme a Beverino. Negli anni 50' del XIII secolo il conte Nicolò Fieschi cercava di stabilire il proprio dominio sul Levante ligure ed in particolar modo sulla Provincia della Spezia; ci riuscì e la maggior parte dei borghi e dei villaggi passarono sotto il dominio del Fieschi: Polverara era fra questi e divenne un possesso del Conte nel 1253. In occasione della guerra tra Carlo I d'Angiò, chiamato in Italia dal Papa, e la Repubblica di Genova molti borghi dovettero decidere per chi parteggiare: Polverara fu uno dei pochi che restò fedele al Conte e il locale castello, il borgo e il territorio ospitarono l'esercito dell'Angiò, che poté contare anche sull'appoggio della popolazione locale, stanca della dominazione genovese. Nel 1273 Genova inviò una spedizione punitiva alla Spezia capitanata da Oberto Doria, con l'ordine di riappropriarsi della provincia. Nel febbraio dello stesso anno i genovesi occuparono Polverara e in giugno fu emanato un ordine di distruzione del castello: l'ordine non venne eseguito perché lo stesso Nicolò Fieschi dovette cederlo poco dopo alla Repubblica. Nel 1299 il borgo ritornò dominio degli Este sotto Azzo VIII.

Durante il dominio napoleonico sull'Italia all'inizio del XIX secolo, molti comuni della Provincia della Spezia come San Benedetto, Carpena e Ponzò vennero sciolti dopo secoli di dominio indipendente e in questa occasione Polverara (che contava allora 190 abitanti[4]) venne aggregata al comune di Follo. Passato un secolo, nel 1929, Polverara venne unita al comune di Riccò del Golfo di Spezia con Regio decreto.[5]


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose



Architetture militari



Architetture civili



Festività



Galleria d'immagini



Curiosità



Note


  1. Nel dialetto locale "Polverara" diventa "Proveàa".
  2. Fonte dal sito del Comune di Riccò del Golfo di Spezia, su comune.riccodelgolfo.sp.it.
  3. Jacopo Bracelli, Genti e paesi IV.
  4. Storia dell'economia spezzina dall'800 ad oggi.
  5. Regio decreto del 26 marzo 1929, su normattiva.it.
  6. La data è riportata nell'architrave della porta secondaria dell'edificio.
  7. Fonte dal PDF dell'Istituto spezzino per la storia della Resistenza e dell'Età contemporanea (PDF), su isrlaspezia.it.

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