Pizzino è una frazione del comune di Taleggio; si trova nella omonima valle.
Pizzino frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 45°53′54.92″N 9°34′01.45″E |
Altitudine | 910 m s.l.m. |
Superficie | 12,00 km² |
Abitanti | 43 |
Densità | 3,58 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 24010 |
Prefisso | 0345 |
Fuso orario | UTC+1 |
Targa | BG |
Nome abitanti | Pizzinesi |
Patrono | sant'Ambrogio |
Giorno festivo | 9 agosto |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
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È il punto di partenza di numerosi percorsi escursionistici e mulattiere. Ospita la chiesa parrocchiale dedicata a Sant'Ambrogio Dottore, che ricopre il ruolo di chiesa madre della val Taleggio
Gli storici ipotizzano che l'insediamento di Pizzino nasce nell'età del bronzo come testimoniato dal ritrovamento di 2 frammenti di ceramica provenienti da una giara per la conservazione di derrate alimentari. Si pensa che tale popolazione provenisse dalla Valsassina, per poi stanziarsi definitivamente nei pressi di Pizzino. Nel medioevo Pizzino diventa campo di battaglia tra Guelfi e Ghibellini come testimoniato nella località Corna dove ci sono i resti di un castello medioevale guelfo, utilizzato come roccaforte per le battaglie. Le vicende principali ruotano attorno alla chiesa parrocchiale di Sant'Ambrogio Dottore, la quale nel 1700 dopo numerosi accordi tra parrocchie si divide in altre piccole comunità perdendo lo status di unica chiesa della Valle ma pur rimanendo chiesa madre della Valle Taleggio. Per un breve periodo, all’inizio dell'età napoleonica, si valutò anche di far di ciascuna parrocchia di Taleggio un singolo comune.[1] Durante la II Guerra Mondiale ci sono degli atti vandalici e rastrellamenti da parte delle truppe nazi-fasciste. Tali eventi consistevano nel bruciare e provocare danno alle attività ricettive della zona come quella nel giugno 1944 che interessò un'osteria della zona. Tutti questi eventi furono causati dalla massiccia quantità di Partigiani che popolavano e si nascondevano nei boschi della Valle che trovando vitto e alloggio soggiornavano presso tali attività. Nel 2010 Pizzino festeggia il millenario della sua chiesa parrocchiale e l'evento fu presieduto dal vescovo di Bergamo Francesco Beschi. Ci furono concerti organizzati e messe nei vari oratori e santuari della Valle.[2]
Nel 1776 per la costruzione del campanile venne interamente smantellato e demolito il vecchio castello medioevale sulla Corna di Pizzino.
Nel 2016 a Pizzino venne girato il film "Ombra e il Poeta" diretto da Gianni Caminiti ed ambientato interamente in valle. La location principale è la "Corna di Pizzino: la antica roccaforte Guelfa smantellata nel 1800 per la costruzione del campanile.
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