Fraggio è una frazione del comune di Taleggio che si trova nell'omonima valle.
Fraggio frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Amministrazione | |
Lingue ufficiali | italiano |
Territorio | |
Coordinate | 45°54′24.45″N 9°33′21.39″E |
Superficie | 2 km² |
Abitanti | 2 |
Densità | 1 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 24010 |
Prefisso | 0345 |
Fuso orario | UTC+1 |
Targa | BG |
Patrono | san Lorenzo |
Giorno festivo | 10 agosto |
Cartografia | |
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È uno dei borghi storici di Taleggio, raccolto attorno all'oratorio di San Lorenzo. Il borgo del Fraggio è abitato da 2 residenti fissi durante i mesi invernali ma con una forte affluenza di villeggianti durante i mesi estivi.[1]
La storia del borgo si perde negli anni che precedono il XV o XVI sec. L'attuale nome di Fraggio è l'ultimo di una serie di toponimi riportati su carte geografiche dal 1500 ad oggi e che sono: il Frachio (1575); il Fragi (1580); Fraggio (1714); il Freddo (1718-1770-1776-1777-1790); il Frato (1782); Fraggio (1856-1862).
Nel XV secolo la Val Taleggio era al confine tra il Ducato di Milano e la Repubblica Veneta. La frontiera tra questi due stati correva molto prossima a Fraggio. Inoltre era l'ultimo paesino che in questa valle si poteva incontrare per dirigersi verso il Ducato di Milano. In esso esisteva una dogana di Venezia, dove le merci che transitavano erano soggette ai dazi dell'epoca.
Quello che però caratterizza di più questa valle non è l'essere stata in tempi passati soggetta a due dominazioni, ma è l'architettura minore che si sviluppò e che fu così differente da quella delle altre vallate bergamasche e alpine da renderla probabilmente unica in tutto l'arco delle Alpi.[2]
Nel 1582 il Cardinale Carlo Borromeo per la sua seconda visita pastorale in Valle Taleggio nel borgo del Fraggio celebrò la Santa Messa all'interno dell'oratorio dedicato a San Lorenzo. Gli venne dedicato il vicino lavatoio e per commemorare l'evento fu scolpita una lapide in Marmo di Carrara con la seguente iscrizione:
Il 13 agosto 1582 San Carlo Borromeo, cardinale,
arcivescovo passando per questo luogo,
facendo del bene benedisse questa fontana
DAGLI ATTI DELLA VISITA
Pose e benedisse il venerabile parroco di questo popolo
del Fraggio nell'anno 1757
Don Francesco Biava Salvioni da Sottochiesa, parroco
di Pizzino dal 1722 al 1768, grande storico e latinista.
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