Pian Camuno (Pià in dialetto camuno[4][5], Plà nella pronuncia locale) è un comune italiano di 4 741 abitanti[1] della bassa Val Camonica, provincia di Brescia, in Lombardia.
Pian Camuno comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Giorgio Giovanni Ramazzini (lista civica) dal 06-6-2016 (2º mandato dal 04-10-2021) |
Territorio | |
Coordinate | 45°50′41″N 10°09′07″E |
Altitudine | 244 m s.l.m. |
Superficie | 11,08 km² |
Abitanti | 4 741[1] (30-11-2021) |
Densità | 427,89 ab./km² |
Frazioni | Beata, Solato, Vissone |
Comuni confinanti | Artogne, Costa Volpino (BG), Pisogne, Rogno (BG) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 25050 |
Prefisso | 0364 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 017142 |
Cod. catastale | G546 |
Targa | BS |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 547 GG[3] |
Nome abitanti | piancamunesi, in dialetto "caramele" |
Patrono | sant'Antonio abate |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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Pian Camuno si trova in bassa Val Camonica, a poca distanza dal Lago d'Iseo e da Darfo Boario Terme. Il Comune si trova a 244 metri sul livello del mare ed è classificato come comune montano. Il territorio di Pian Camuno è prevalentemente montuoso, si estende per una superficie di 11,1 chilometri quadri ed è lambito dal fiume Oglio che separa la sponda bresciana da quella bergamasca. Gli abitanti di Pian Camuno sono conosciuti con il nome di piancamunesi. Il comune è suddiviso in frazioni tra cui Solato, Montecampione (Artogne), Vissone e Beata e confina con Pisogne, Costa Volpino, Artogne e Rogno.
Dal latino planus, area piana, unito a camuno, di Valle Camonica.[6]
Denominata così da decreto reale l'11 gennaio 1863, chiamandosi prima Piano.[7]
L'antico paese di Piano è associato alla "corte Predellas" confermata dall'imperatore Lotario I al Monastero di Santa Giulia di Brescia il 15 dicembre 837.[8]
La camunità della vicinia di Piano è presente con Sterno e Alberto de Pratelli all'accordo coi Signori della Valle nel 1200.[8]
Il 12 marzo 1233 la famiglia guelfa dei Brusati è infeudata delle terre di Piano.[8]
Nel 1331 Zanone detto Mastaglio e Ziliolo, figli di Bojaco di Darfo acquistano da Ghirardo Brusati, per 2 663,5 libbre imperiali tutti i terreni che egli possedeva a Piano, Artogne e Gratacasolo.
Un disegno di Leonardo da Vinci con la mappa del Sebino e della Valle Camonica datato 1510 annota il Comune come "Pià".
Nel 1579 la vicinia di Piano, assieme a quelle di Vissone e Solato, si rifiuta di pagare le decime ai Federici: il vescovo di Brescia Giovanni Dolfin pone il paese sotto interdetto. San Carlo Borromeo, in visita nel 1580 in Valle Camonica si rifiuta di sostare a Piano. La comunità decide allora di ritrattare sulle decime, e il 4 settembre Carlo Borromeo, durante il viaggio di ritorno, passa per Piano.[9]
Nel XVII secolo Giovanni Da Lezze conferma che nel paese non esistevano più famiglie nobili:
«Vi è un molino, una rasica, un forno da ferro, fucine tre, né in questo Commune vi è alcun nobile, ma solo contadini, che attendono all'agricoltura, et parte alle vacche, et molti son cavalanti, che servono à nollo in condur robbe à mercanti» |
(Giovanni Da Lezze, Catastico Bresciano, 1609- 1610[10]) |
Nel 1804 Piano e Artogne vengono fusi assieme, e Piano diviene una frazione d'Artogne.[9]
Il 6 dicembre 1809 si nascosero in una cascina quaranta disertori dell'esercito napoleonico. Scoperti, diversi riuscirono a fuggire, ma 16 rimasero imprigionati nella struttura che venne data alla fiamme. Del fatto permane un dipinto su una facciata di un fienile risalente al XIX secolo.[11]
Nel 1863 Piano assume il nome di Pian Camuno.[11]
Tra il 1816 e il 1859 il comune prende il nome di comune di "Piano con Beata, Solato e Vissone". Dal 1859, con l'annessione al Regno d'Italia, diviene Pian Camuno.[12]
Il 14 maggio 1918 arriva la 35ª Squadriglia che resta fino al 10 luglio.
Tra il 1927 e il 1957 Pian Camuno e Artogne sono fusi assieme in un unico comune.[11]
Verso il 1960, a causa di una frana, un enorme masso ostruì il corso del canale idroelettrico provocando una fortissima alluvione che allagò completamente il paese sotto alcuni metri di acqua e fango, causando anche una vittima.
Pian Camuno si è molto sviluppato negli ultimi anni, espandendo la propria area residenziale molto al di fuori del vecchio centro abitato e divenendo uno dei borghi più popolosi della Valle Camonica.
Inoltre l'insediamento di numerose attività industriali e artigianali ha dato origine, nel tempo, a un'area piuttosto sviluppata nel fondovalle.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con D.P.R. del 23 marzo 1970.
«D'azzurro, all'albero di quercia al naturale, terrazzato di verde, addestrato da un sole d'oro, sinistrato da un crescente dello stesso e sormontato da tre stelle pure d'oro, male ordinate; il tutto abbassato ad un capo diminuito di rosso. Sotto lo scudo su lista di rosso con le estremità bifide, il motto in caratteri d'oro: in tranquillitate ordinis.» |
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di giallo.
Le chiese di Pian Camuno sono:[6]
In centro storico è presente Torre Poiatti, inserita in un complesso di edifici settecenteschi edificata nel XII secolo. Nella frazione Beata vi è un'altra torre, Torre Alta.
Abitanti censiti[13]
Secondo i dati forniti dal Comune, al 31 dicembre 2021 la popolazione straniera residente è di 655 persone, di cui 354 maschi e 301 femmine[14]. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente sono:
1° Romania
2° Bosnia ed Erzegovina
3° Marocco
4° Albania
5° India
Nel 2021, hanno acquisito la cittadinanza italiana 14 stranieri.
Gli scütüm sono nei dialetti camuni dei soprannomi o nomiglioli, a volte personali, altre indicanti tratti caratteristici di una comunità. Quello che contraddistingue gli abitanti di Pian Camuno è Mahì, Pè Piàcc, Caramele de Pià.
È tradizione che l'abitato di Pian Camuno sia stato in tempi antichissimi distrutto e sepolto da una frana, e sia stato ricostruito a poca distanza.[15]
A maggio è ormai tradizionale la festa di Santa Giulia con la consueta camminata.[16]
Nel mese di giugno si tiene presso la piazza principale la festa degli Alpini
La festa patronale, Sant'Antonio Abate è il 17 gennaio e nell'occasione presso la Chiesa Parrocchiale avviene la benedizione degli animali.
Per alcuni anni, prima a gennaio, poi d'estate, si è tenuta "La Nota d'Oro" il Festival della canzone di Pian Camuno, concorso canoro per talenti provenienti dalla Valle Camonica, che ha raggiunto le 11 edizioni. L'ultima a Luglio del 2014.
A Pian Camuno sono ambientati anche dei libri gialli. Dalla penna e dalla fantasia di Fabrizio Felappi, sono nati i casi del commissario Angelo Saronno. Ambientati in un ipotetico distretto di polizia sito proprio in paese, raccontano le vicende di questo strampalato poliziotto. Nel 2018 è uscito il primo libro della serie "DELITTO ALL'HOTEL MARGHERITA", nel 2019 "L'ASSASSINO DI PIETRA", a marzo 2020 è uscito il terzo "L'ENIGMA DI MONTE ISOLA". Vicende che si diramano in tutta la Valle Camonica e sul lago d'Iseo, ma che hanno sempre al centro Pian Camuno e i suoi abitanti.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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16 giugno 1988 | 7 giugno 1993 | Giuseppe Giovanni Garatti | DC | Sindaco | |
7 giugno 1993 | 28 aprile 1997 | Giuseppe Recaldini | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | |
28 aprile 1997 | 30 maggio 2006 | Giuseppe Garatti | Forza Italia | Sindaco | |
30 maggio 2006 | 6 giugno 2016 | Renato Pe | lista civica di centro-destra | Sindaco | |
6 giugno 2016 | in carica | Giorgio Giovanni Ramazzini | lista civica di centro-destra | Sindaco | |
Il territorio comunale è attraversato dalla strada statale 42 del Tonale e della Mendola. La strada principale è la strada statale 510 Sebina Orientale. Da Pian Camuno è possibile raggiungere la stazione di villeggiatura di Montecampione passando per le frazioni Solato e Vissone.
La stazione di Pian Camuno-Gratacasolo è una delle fermate della linea Brescia-Iseo-Edolo.
Il Pian Camuno partecipa al campionato di Prima Categoria. La società è gestita dalla Famiglia Maggioni: la Prima Squadra è guidata dall'allenatore Giovanni Maggioni dal 1999, suo fratello Cristian è Presidente.
Nata sul finire degli anni ottanta e, dopo alcuni campionati Amatori disputati, nel 2000-2001 inizia la nuova avventura FIGC dalla Terza Categoria. La sfida si rivela subito un successo e, dopo un'appassionante staffetta la squadra camuna vince il campionato a spese del Sarezzo. Nella stagione seguente in Seconda Categoria arriva la retrocessione.Si torna in Terza e, ancora una volta, il Pian Camuno ottiene la promozione dominando il campionato dalla prima all'ultima giornata. Il 2003-2004 è la stagione rivelazione e la squadra di mister Maggioni approda ai play-off, ma dopo aver eliminato la Capriolese viene sconfitta in finale dall'Ome che sale di categoria grazie al migliore piazzamento finale. L'anno seguente sembrava partito nel miglior modo ma un rovinoso calo nel ritorno estromise il Pian Camuno dalla lotta promozione.Il 2005-2006 è l'anno della promozione in Prima Categoria ottenuta all'ultima giornata dopo un'incredibile testa a testa con l'Associazione Sportiva Dilettantistica Breno.Il 2006-2007 si rivela pieno di insidie in un campionato nuovo e la banda di Maggioni naviga fino a tre quarti di campionati nei bassifondi della graduatoria ma, grazie a un finale in crescendo, ottiene la salvezza con due turni di anticipo a Torre Boldone. Nell'estate 2007/08 il Pian Camuno termina quarto e viene sconfitto nella semifinale play-off dal Mornico 3-2 ai tempi supplementari. Play-off e sconfitte 2-1 in semifinale contro Cividatese e Gavarnese anche nei due anni successivi, mentre nel 2010-2011 arriva un settimo posto. Nel 2016/2017 i play-off finiscono in semifinale, 0-0 in casa del Montorfano Rovato. Nella stagione 2017/2018 unn inizio di campionato travagliato fa sì che la squadra si trovi al penultimo posto alla fine del girone d'andata. Nonostante un buon girone di ritorno la squadra arriva a disputare il playout contro Il Sellero perdendo 3-1 all'andata e 0-1 al Santa Giulia, tornando quindi dopo ben 12 anni in Seconda Categoria. All'inizio della stagione 2018/2019 viene allestita una squadra per ritornare subito in Prima Categoria. All'ultima giornata perde la seconda posizione ed in finale non va oltre il 2-2 contro il Travagliato, fallendo così l'obiettivo di inizio stagione. Nella stagione 2019/2020 il Pian Camuno viene promosso automaticamente e torna nel campionato di Prima Categoria dopo la sospensione del campionato causa Covid.
Cronistoria del Fc Pian Camuno |
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Ogni anno ad agosto si tiene la gara ciclistica per Juniores organizzata dal G.S. Pian Camuno.
A Pian Camuno è transitato il Giro d'Italia in occasione degli arrivi in quota a Montecampione negli anni 1982, 1998 e 2014, rispettivamente con le vittorie di Bernard Hinault, Marco Pantani e Fabio Aru.
Pian Camuno ha dato i natali ed è l'attuale sede centrale dell'ASD Master Rapid SKF CBL, il Karate Club più grande d'Italia fondata dal piancamunese Francesco Maffolini (Cavaliere dello Sport, Palma di Bronzo del CONI al merito tecnico e attuale allenatore della Nazionale Italiana di Karate Fijlkam CONI giovanile). Il sodalizio vanta il Centro di Avviamento allo Sport con indirizzo al Karate più grande d’Italia: 170 bambini e 70 adulti amatori. Presso la palestra comunale denominata PalaPubblitime è nato il sogno di Maffolini e del suo staff che tramite gli atleti qui formati ha portato alla Nazionale Italiana 24 medaglie internazionali WKF (Word Karate Federation) negli ultimi 5 anni. Piancamunesi sono molte delle figure chiave dell'A.S.D. Master Rapid SKF CBL, il Maestro Maffolini, le segretarie sig.re Marina Maggioni ed Eleonora Agliardi, i Collaboratori Tecnici CONI Giulio Bellini, Kristian Maffolini, Stefano Manella e Oscar Pe. Nella stessa sede si tiene un corso destinato ai diversamente abili in maniera totalmente gratuita: dopo un periodo di introduzione al karate, da un paio di anni si sta provando sperimentalmente l’inserimento di alcuni bimbi nel corso dei normodotati con incoraggianti risultati, una lezione importante di integrazione e di crescita per tutti.
Presso il Bar dello Sport di Santa Giulia, accanto allo Stadio Comunale, sono presenti 2 campi da tennis: uno scoperto e uno coperto, entrambi di cemento rosso. Il 25 aprile 2019 sono stati inaugurati i nuovi spogliatoi della struttura.
Esso è uno dei circoli maggiormente utilizzati della Valle, con lezioni e tornei.
Gaetano Panazza, Araldo Bertolini, Arte in Val Camonica - vol 3 - I, Brescia, Industrie grafiche bresciane, 1984.
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