Pettino è la frazione più alta del comune di Campello sul Clitunno (PG).
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Pettino frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 42°51′48.13″N 12°48′48.28″E |
Altitudine | 1 074 m s.l.m. |
Abitanti | 74 (2001) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 06042 |
Prefisso | 0743 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Posta a 1.074 m s.l.m., sul versante orientale del monte Serano (1.426 m), la frazione conta 74 residenti (dati Istat, 2001[1]). L'etimologia del nome potrebbe rifarsi al greco Petino: uccello.
Visto dall'alto, il paese si presenta in cinque gruppi di case sparse. Arrivando da Campello le prime case prendono il nome di Colle, subito dopo c'è il Palazzo, il Castiglione, Fiorenzuola e Bregnole. Nella parte più a monte del paese si possono vedere vaghi resti di un fortilizio. Attorno al paese, oltre al menzionato Serano, vi sono i Monti Carpegna (1334 m s.l.m.) e Vergozze (1331 m s.l.m.).
La valle di Pettino è segnalata dall'ENEA per il suo valore naturalistico, principalmente per la presenza di una estesa lecceta mista con caducifoglie, tra le meglio conservate (molto compatta) e più rappresentative (dal punto di vista floristico) dell'Umbria[2].
I primi abitanti, probabilmente di origine greco-pelasgica, si sono insediati ai piedi del Serano.
Nel Medioevo Pettino era aggregata a Trevi come quinta e ultima balìa del terziere di castello. Ha dato uomini famosi nelle lettere, diplomazia ed armi (come i Minerva, i Manenti, i Gentili, tuttora esistenti in fraz.Bovara). Tra il XIV secolo ed il successivo la zona fu dominata da famiglia del luogo, i Manenteschi. Due capitani appartenenti alla famiglie Francesco e Vicourbano, nel 1427 tentarono di farsi signori di Trevi, ma furono catturati e uccisi dal popolo. Le loro terre furono sequestrate e le case distrutte.[3].
Verso la fine del XIX secolo le famiglie del posto fondarono l'Università Agraria di Pettino[4] allo scopo di poter sfruttare meglio il territorio. L'istituzione è ancora oggi in vita, e gestisce i beni comuni.
Nell'organizzazione comunale del Regno d'Italia Pettino fu frazione di Trevi fino al 2 novembre 1925, quando un Regio Decreto ne sancì il distacco e il contestuale passaggio al comune di Campello sul Clitunno.
Nel 2003 si costituì la pro loco di Pettino allo scopo di valorizzare il territorio dal punto di vista culturale e ambientale.
Delle varie feste che venivano celebrate, rimane ancora oggi la Festa di San Paterniano, che si celebra tutti gli anni il 10 luglio o la domenica successiva. In occasione di questo evento, confraternite in costume e semplici pellegrini (provenienti da Pettino e dalle vicine Cammoro e Orsano) si dirigono verso la chiesa omonima, dove si trova, nelle vicinanze, anche una fonte ritenuta miracolosa.
Di origine più recente sono la Festa della montagna e la Sagra della lenticchia.
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