Il borgo, incluso nel territorio del parco naturale regionale Sirente-Velino, è circondato dai monti Faito, Magnola e Sirente e sorge a circa 1400 ms.l.m. sul settore meridionale dell'altopiano delle Rocche, lungo la catena del Sirente-Velino, a circa dieci chilometri dalla sottostante piana del Fucino.
La val d'Arano e i territori limitrofi del monte Tino (Serra di Celano) e delle gole di Celano sono indicati dal 2005 tra i siti di interesse comunitario dell'Abruzzo.
La stazione sciistica del monte Magnola (2222 ms.l.m.) fa parte del comprensorio sciistico Tre Nevi.
Clima
Il clima della zona è quello tipico delle aree montane dell'appennino centrale. L'inverno è generalmente rigido con il manto nevoso che a volte permane da novembre ad aprile/inizio maggio, a seconda anche dell'esposizione dei luoghi rispetto alla radiazione solare. La chiusura montuosa ad ovest dell'altopiano e l'apertura verso est lo rende particolarmente soggetto alle irruzioni di masse d'aria gelida dai Balcani e dalla Russia. Tuttavia la neve compare più facilmente e più copiosa con le perturbazioni provenienti da ovest. L'autunno è la stagione più piovosa seguita dalla primavera. L'estate è la stagione più secca anche se la notevole altitudine mitiga le ondate di calore.
La classificazione climatica è la seguente: zona F, 3756 GG.
Storia
Molto probabilmente il primo nucleo abitativo si sviluppò in epoca romana intorno alla torre e alla fortificazione di epoca italica, costruito a difesa del passaggio verso l'area vestina e l'altopiano delle Rocche. Il suo antico castello-recinto risalente tra il XII e XIV secolo, insieme a quello di Rovere ebbe una funzione di controllo e di difesa grazie alla sua dominante posizione geografica[4][5].
Di certo il borgo venne distrutto durante la guerra sociale tra popoli italici ed esercito dell'impero romano.
Sull'origine del nome alcuni studiosi favoriscono l'ipotesi che derivi da "Obinolum", con derivazione da "Ovis" per via dell'attività pastorale che qui si è sempre svolta, sin dall'antichità. Altri storici collegano il nome con "Ovatio", inteso come trionfo dei Marsi ed ovazione per coloro che vennero ritenuti capaci e meritevoli. Lo studioso Walter Cianciusi lo fa derivare da "Pascua ob hinnulos", ovvero "pascoli per muleni"[6][7].
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa di San Sebastiano, in cui è conservata una Vergine in terracotta policroma ed un San Sebastiano alto più di 2 metri del XVII secolo[8].
Chiesa della Madonna della Neve a San Potito, risalente al XII secolo;
Chiesetta dell'Alpino, posta nel parco pubblico "La Pinetina"[9].
Architetture civili
Casale delle Rocche
Struttura riedificata nel corso degli anni ottanta situata in un'area montana impervia ed isolata. Il casale originario venne fatto edificare dai Torlonia nel 1939 e fu utilizzato come avamposto dai tedeschi nel corso della seconda guerra mondiale, acquisendo il nome di "Nido d'Aquila". Nel 1967 venne acquisto dall'Opus Dei che lo amministrò per diversi anni[10].
La torre circolare di Santa Jona fu costruita a cominciare dal XIII secolo dai conti Berardi, signori di Celano, per rafforzare il sistema difensivo della Marsica. Era posta in allineamento visivo con le altre strutture simili situate sulle montagne circostanti il lago Fucino, in particolare con le torri di Venere e Sperone, con il castello di Celano e verso l'altopiano delle Rocche con le strutture militari di San Potito, Ovindoli e Rovere. Intorno ad essa dal Basso Medioevo si sviluppò il nucleo urbano contemporaneo di Santa Jona[11].
Nella frazione posta tra Celano ed Ovindoli sono presenti a strapiombo sulla roccia i resti del castello risalente all'XI secolo. Edificato con una fora a nido d'aquila sul colle Antonino è dominato dal Pizzo di Ovindoli (1181 ms.l.m.) In decadenza almeno dal periodo dell'eversione feudale venne gravemente danneggiato dal terremoto della Marsica del 1915[12].
Ruderi del castello di Ovindoli
I ruderi dell'antico castello di Ovindoli sono situati nella parte alta del paese. La struttura militare edificata dai conti dei Marsi svolgeva operazioni di difesa e controllo della via di passaggio tra la Marsica fucense e la conca aquilana.
Siti archeologici
Villa imperiale di San Potito
In località Piana dei Santi sono emersi i resti della villa di epoca imperiale attribuita a Lucio Vero[13]. Gli scavi, effettuati a partire dal 1983, hanno riportato alla luce i resti di quella che fu una grande villa, edificata nel I secolo d.C. e dotata di preziosi pavimenti a mosaico[14][15]. In località Pago e Colle Bernardo sono tornati alla luce altri reperti archeologici e i resti della domus[16].
Resti del Castrum Oretino in località Casalmartino tra Celano e San Potito[17].
Stazione sciistica
La stazione sciistica di Ovindoli-Monte Magnola, situata a circa due chilometri sopra l'abitato del paese su una quota che varia dai 1450 ai 2222 ms.l.m. del monte Magnola, rende Ovindoli un punto di attrazione per gli sport invernali assieme alla vicina stazione invernale di Campo Felice[18]. Le due stazioni insieme a Campo Imperatore costituiscono il comprensorio sciistico Tre Nevi dotato di skipass unico stagionale. Un progetto prevede il collegamento dei tre impianti sciistici.
La stazione, progettata alla fine degli anni 50[19], dispone di circa 30 chilometri di piste da sci, ampie e di varia difficoltà adatte alla pratica degli sport alpini invernali come sci, telemark e snowboard. Molte delle piste sono servite da impianti di risalita come le cabinovie e da avanzate tecnologie per l'innevamento artificiale.
A fondovalle a 1.500 ms.l.m. sono presenti piste attrezzate e con un basso grado di difficoltà. In quota a 1.900 ms.l.m. si trovano lo Stadio del Fondo, un anello di circa 5 chilometri per la pratica dello sci di fondo, e l'Alienpark, uno snowpark attrezzato per la pratica di freestyle su neve-halfpipe, slopestyle, jibbing (surf da neve).
Alla base della stazione sciistica e in quota sono presenti diverse strutture ricettive. Sul versante meridionale del Monte Magnola si trova il rifugio Telespazio.
Nel 2011 Ovindoli era il paesino dove è stata girata l'ultima puntata di Un medico in famiglia 7, puntata nella quale Lele (Giulio Scarpati) e Bianca (Francesca Cavallin) si sposano.
Sono state girate qui alcune scene del film di Stefano Incerti, Neve (2014).
Musica
Nel 2006 Max Tortora ha proposto nel varietà Suonare Stella una canzone intitolata A Ovindoli, una reinterpretazione in chiave ironica di The Lion Sleeps Tonight della band The Tokens.
Economia
Turismo
Ovindoli fa parte dell'associazione nazionale Borghi autentici d'Italia[23].
Infrastrutture e trasporti
Strade
Ovindoli è raggiungibile tramite la strada statale 696 del Parco Regionale Sirente-Velino ed è inoltre servita dalla strada statale 520 del Ceraso e dalla strada principale 11 Sirentina.
Ferrovie
Tramite la ferrovia Roma-Pescara è possibile raggiungere Ovindoli, servendosi della stazione di Celano-Ovindoli, situata nel comune di Celano.
Amministrazione
Sul sito del Ministero dell'interno sono disponibili i dati di tutte le elezioni amministrative di Ovindoli dal 1985 ad oggi[24][25].
Periodo
Primo cittadino
Partito
Carica
Note
6 giugno 1993
26 aprile 1997
Raffaele Siciliano
DC
Sindaco
27 aprile 1997
12 maggio 2001
Angelo Simone Angelosante
Lista civica di centro-destra-AN
Sindaco
13 maggio 2001
28 maggio 2006
Angelo Simone Angelosante
AN
Sindaco
29 maggio 2006
15 maggio 2011
Pino Angelosante
Lista civica di centro-destra-Forza Italia
Sindaco
16 maggio 2011
4 giugno 2016
Pino Angelosante
Lista civica Futuro Ovindoli-Forza Italia
Sindaco
5 giugno 2016
3 ottobre 2021
Angelo Simone Angelosante
Lista civica di centro-destra Libera Mente Insieme-Lega Nord
Ad Ovindoli ci sono tre scuole di sci: Monte Magnola, 2000 Ovindoli e Tre Nevi ed una di Snowboard, la Hobbit che operano nel comprensorio sciistico Monte Magnola e in parte del comprensorio sciistico denominato Tre Nevi. Lo Stadio del Fondo è, invece, dedicato alla pratica dello sci di fondo mentre lo snowpark AlienPark alle discipline sciistiche più elaborate e disparate.
Lo sci alpinismo può essere praticato lungo i sentieri tracciati sui versanti del Velino e del Sirente.
Sul monte Magnola (2222 ms.l.m.) ci sono piste per la pratica dello sci alpino di ogni grado di difficoltà. Sull'altopiano delle Rocche si trovano le piste da sci di fondo, tra le più lunghe dell'Italia centrale[29].
Nel febbraio 2016 le piste da sci di Ovindoli e di Campo Felice hanno ospitato i campionati mondiali studenteschi di sci alpino e sci nordico organizzati dall'ISF[30].
Calcio
La formazione dell'Asd Ovindoli milita nei tornei dilettantistici abruzzesi disputando le gare casalinghe ad Ovindoli durante il periodo estivo e generalmente ad Avezzano in quello invernale[31][32].
Altri sport
Sono presenti nel territorio scuole di equitazione e diversi maneggi e centri ippici. Tra gli sport più praticati figurano l'alpinismo, il tiro con l'arco, il trekking, il free climbing e il parapendio[33].
Note
Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021 (dato provvisorio).
Dipartimento di Architettura e Progetto, Sapienza - Università di Roma, Relazione tecnico-scientifica. Relazione storica (PDF), su ricostruzioneareaomogeneaneve.it. URL consultato il 21 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2016).
Storia di Ovindoli, su ovindoli.terremarsicane.it, Terre Marsicane (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2015).
Gemellata con Tarxien (Malta), su comunediovindoli.it, Comune di Ovindoli. URL consultato il 26 settembre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2016).
Gemellaggio Ushuaia-Argentina, su comune.ovindoli.aq.it, Comune di Ovindoli. URL consultato il 21 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2016).
Monte Magnola impianti, su comunediovindoli.it, Comune di Ovindoli (archiviato dall'url originale il 7 dicembre 2012).
Walter Cianciusi, Profilo di storia linguistica della Marsica, Avezzano, BPM, 1988.
Denes Gabler e Ferenc Redo, Ricerche archeologiche a San Potito di Ovindoli e le aree limitrofe nell'antichità e nell'alto medioevo, L'Aquila, Rea Ricerche Etno Antropologiche, 2008.
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