Nuxis (Nuxis o Nucis in sardo[3]) è un comune italiano di 1 427 abitanti della provincia del Sud Sardegna, nella regione del Sulcis[4].
Nuxis comune | |||
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(IT) Nuxis (SC) Nùxis, Nùcis | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | Sud Sardegna | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Romeo Ghilleri (lista civica) dal 13-6-2022 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 39°09′14.49″N 8°44′22.65″E | ||
Altitudine | 196 m s.l.m. | ||
Superficie | 61,59 km² | ||
Abitanti | 1 427[1] (31-3-2022) | ||
Densità | 23,17 ab./km² | ||
Comuni confinanti | Assemini (CA) (isola amministrativa di San Leone), Narcao, Santadi, Siliqua, Villaperuccio | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 09010 | ||
Prefisso | 0781 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 111049 | ||
Cod. catastale | F991 | ||
Targa | SU | ||
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] | ||
Nome abitanti | (IT) nusciai (SC) nuxesus/nucesus | ||
Cartografia | |||
![]() nella provincia del Sud Sardegna | |||
Sito istituzionale | |||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Il territorio di Nuxis è abitato dal neolitico, come testimonia la necropoli di cultura Monte Claro di S'Acqua cadda. All'età del bronzo appartengono i resti di vari nuraghi e del pozzo sacro di Tattinu.
In periodo giudicale il paese era chiamato Nughes o Nugis (nome presumibilmente derivante dalla presenza di alberi da noce) e faceva parte del giudicato di Calari, nella curatoria del Sulcis. Dopo il 1258 passò a Ugolino della Gherardesca e successivamente al comune di Pisa[5] e agli Aragonesi che lo affidarono a vari feudatari. A partire dal 1397 circa il villaggio di Nuxis risulta spopolato.
Nel XVIII secolo si assistette a un ripopolamento del territorio e del paese, che divenne uno dei più importanti del Sulcis. Ottenne lo status di comune autonomo nel 1957, staccandosi da Santadi[6].
Lo stemma in uso è stato approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 14 del 29 giugno 2007.[7]
«Inquartato in decusse: nel primo di rosso, alla fiaccola d'oro; nel secondo d'argento, al rametto d'ulivo al naturale; nel terzo d'argento, al rametto di noce al naturale; nel quarto di rosso, alla stella di 8 punte d'argento, accompagnata in capo da un libro d'argento, sul quale è scritto 1957; sul tutto in cuore una clessidra d'argento.» |
Il gonfalone è un drappo di bianco.
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I principali edifici di culto sono la chiesa parrocchiale di San Pietro e la chiesa bizantina di Sant'Elia di Tattinu.
Nel territorio comunale di Nuxis sono presenti varie miniere, segno di un'attività mineraria estrattiva che dura da millenni. Tra i tipi di materiale estratto è degno di nota il raro marmo nero di Nuxis, o Tamara. Sono presenti le seguenti miniere dismesse:
Abitanti censiti[8]
Secondo i dati ISTAT[9] al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 42 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Marocco 20 1,21%
La variante del sardo parlata a Nuxis è il campidanese sulcitano.
Il comune di Nuxis comprende anche le frazioni di:
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