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Mortara (Murtära in dialetto lomellino) è un comune italiano di 15 312 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. è nota per la produzione del salame d'oca a Indicazione geografica protetta (IGP).

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Mortara (disambigua).
Mortara
città
Mortara – Veduta
Mortara – Veduta
La basilica di San Lorenzo Martire
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lombardia
Provincia Pavia
Amministrazione
SindacoEttore Gerosa ( Fratelli d'Italia ) dal 26-06-2022
Territorio
Coordinate45°15′N 8°45′E
Altitudine101 m s.l.m.
Superficie51,97 km²
Abitanti15 312[1] (30-11-2021)
Densità294,63 ab./km²
FrazioniCasoni di Sant'Albino, Cattanea-Casoni dei Peri, Guallina, Madonna Del Campo, Medaglia, Molino Faenza.
Comuni confinantiAlbonese, Castello d'Agogna, Ceretto Lomellina, Cergnago, Gambolò, Nicorvo, Olevano di Lomellina, Parona, Tromello, Vigevano
Altre informazioni
Cod. postale27036
Prefisso0384
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT018102
Cod. catastaleF754
TargaPV
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 641 GG[3]
Nome abitantimortaresi
Patronosan Lorenzo Martire, santa Veneranda
Giorno festivo10 agosto
Cartografia
Mortara
Mortara – Mappa
Mortara – Mappa
Posizione del comune di Mortara nella provincia di Pavia
Sito istituzionale

Geografia fisica e antropica



Territorio


Mortara si trova nella Lomellina centro-settentrionale, nella pianura tra l'Agogna e il Terdoppio.
È attraversata completamente dal torrente Arbogna-Erbognone e dal Cavo Panizzina.

Dista circa 41,5 km da Milano, 41 km da Pavia, 30 km da Vercelli, 25 km da Novara (6 km dal confine con la provincia di Novara e il Piemonte) e 14 km da Vigevano.


Clima


Classificazione climatica: Zona E (2641 Gradi giorno)

Frazioni

- Casoni di Sant'Albino: In questa frazione è situata la chiesa della Beata Vergine del Rosario. Inoltre fino al 1177 ci fu una chiesetta campestre dedicata a Santa Maria delle Barze, anno in cui si discusse per la sua autonomia.

- Gualina: In questa piccola frazione di Mortara (circa un centinaio di abitanti), è presente una piccola chiesetta del 1900, dedicata alla Beata Vergine della Bozzola.

- Molino Faenza: Il nome di questa frazione è legato al mulino che la contiene, edificato attorno al 1930. Ad oggi in vendita, questo edificio è rimasto completamente abbandonato dal momento in cui venne chiuso. Sebbene le macchine per macinare e l'edificio che le contiene sono dei primi anni '30, un camino su un altro edificio al centro della struttura, riporta la scritta 1856... Si presume quindi che la struttura sia più antica.

- Madonna del Campo: La frazione trae il nome dal piccolo santuario situato all'interno di essa. La chiesa è molto antica ed esisteva già nel 1145 con il nome di Santa Maria della Pertica (dalla tradizione degli antichi longobardi di issare dei pali sormontati da colombi di legno in ricordo dei loro morti). Di quell’epoca rimangono, però, pochissime tracce.

- “Medaglia” confina con Parona


Storia


«Quivi cader de’ Longobardi tanti,
e tanta fu quivi la strage loro,
che ‘l loco de la pugna gli abitanti
Mortara dapoi sempre nominoro

(Ludovico Ariosto, I cinque canti - canto II, 88)
Piazza Martiri della Libertà: il Municipio
Piazza Martiri della Libertà: il Municipio

Secondo la tradizione, la città fu fondata attorno al VII sec. a.C. da popolazioni celtiche su un luogo più asciutto e salubre delle paludi circostanti. Alcuni storici locali, tra i quali il Pezza, fanno risalire il reticolo di stradine ortogonali intorno all'attuale via Roma, a un abitato di epoca romana sviluppato sulla pianta di un antico castrum. Tuttavia l'unico elemento storicamente certo sulle vicende antiche del luogo, è dato dalla pietra miliare attualmente conservata presso l'ingresso laterale della Chiesa di S. Lorenzo.

Nel Medioevo la città apparteneva alla contea di Lomello. Il 12 ottobre 773 fu teatro di un cruento scontro tra l'esercito di Carlo Magno ed i longobardi di Desiderio e, da leggenda, ne derivò probabilmente il toponimo Mortara (da Mortis Ara, l'altare dei morti)[4]. Altre fonti attribuiscono il toponimo all'esistenza di un altare, dedicato al dio Marte.

Nel 1164 Federico I la sottopose al dominio di Pavia, e Mortara divenne sede di podesteria. Passò in seguito sotto il dominio milanese, prima dei Visconti e poi degli Sforza e divenne luogo di caccia e di svago per la corte ducale. Gian Galeazzo Visconti concesse al borgo l'autorizzazione per cambiare il proprio nome in Beldiporto, denominazione che mantenne fino al 1402. Sotto gli Sforza fu feudo personale di Ludovico il Moro. Appartenne per qualche tempo alla duchessa Beatrice d'Este, per donazione del marito Ludovico.[5]

Caduti gli Sforza nel 1499, divenne signoria di Gian Giacomo Trivulzio e poi di Obicino Caccia; al ritorno degli Sforza, venne infeudata a Matteo Beccaria di San Gaudenzio, che non lasciò discendenza maschile; la signoria fu dunque concessa a Cristina di Danimarca. Dopo essere ritornata libera tra il 1580 e il 1613, sotto il governo spagnolo (1535-1706) Mortara divenne marchesato, attribuito al governatore spagnolo Rodrigo Orozco e rimase in possesso dei suoi discendenti fino al 1706, anno del definitivo affrancamento. In quest'epoca Mortara divenne un'importante piazzaforte a difesa dei confini occidentali del ducato milanese.

Nel 1707 Vittorio Amedeo II di Savoia conquistò Mortara, elevandola al rango di città regia (affrancata dunque dal feudalesimo) e di capoluogo della provincia di Lomellina. Questi importanti cambiamenti vennero ratificati con il trattato di Utrecht nel 1713. La città mantenne questo ruolo fino al 1860, arricchendosi di palazzi e costruzioni ottocentesche quali il Palazzo comunale (1857) ed il Teatro dedicato a Vittorio Emanuele II (1845).

Nel 1849 vi si svolse la Battaglia di Mortara. Con l'Unità d'Italia (Decreto Rattazzi del 1859) fu assegnata alla provincia di Pavia come capoluogo del circondario della Lomellina.

La città possedeva un castello, edificato probabilmente prima del dominio longobardo, cinto da mura e circondato da un fossato. La fortezza sorgeva nella zona dell'attuale santuario di sant'Antonio, dove si trovava la chiesa dedicata a Santa Maria di Castello e si estendeva per una vasta porzione, fino a toccare piazza Silvabella. Nel XV secolo il castello versava in precarie condizioni e fu via via demolito; il materiale venne recuperato per ampliare i bastioni della città. Una lunga via sotterranea metteva in comunicazione la rocca con alcuni avamposti, situati in posizioni strategiche della cinta muraria. Probabili resti del castello, inglobati in cortili e case private, sono tutt'oggi esistenti.


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose


Piazza Monsignor Dughera
Piazza Monsignor Dughera
Chiesa di Santa Maria del Campo
Chiesa di Santa Maria del Campo

Architetture civili


Facciata Teatro Vittorio Emanuele II
Facciata Teatro Vittorio Emanuele II

Aree verdi



Via Francigena


Il tracciato classico della Via Francigena, proveniente da Robbio e Nicorvo, passa nella frazione di Madonna del Campo e arriva in città, percorrendo tutto Corso Garibaldi sino all'Abbazia di Sant'Albino, importante tappa storica del percorso, che successivamente si dirige verso Tromello.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[7]


Etnie e minoranze straniere


Gli stranieri residenti nel comune sono 2 115, ovvero il 13,5% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[8]:

  1. Romania, 941
  2. Marocco, 315
  3. Albania, 121
  4. Tunisia, 118
  5. Costa d'Avorio, 111
  6. Cina, 109
  7. Ucraina, 99
  8. Egitto, 80
  9. Moldavia, 73
  10. Ecuador, 71

Tradizioni e folclore


Il Palio di Mortara si svolge due volte l'anno: la prima domenica di maggio e l'ultima domenica di settembre.


Cultura


Il 14 luglio 2011 è stata inaugurata una nuova struttura culturale, il Civico17, vera e propria piazza del sapere del Comune di Mortara, che al suo interno riunisce la Biblioteca Francesco Pezza, il fondo storico del Comune di Mortara e ampie aree dove è possibile svolgere le più disparate attività. Il luogo, fortemente voluto dall'Amministrazione guidata dall'allora sindaco Roberto Robecchi e dall'assessore alla cultura Fabio Rubini, è adatto soprattutto per i giovani studenti e non che, grazie al Wi-Fi gratuito su tutta l'area (interna ed esterna) possono essere collegati in rete con il mondo intero. Il Civico17, grazie alla preziosa consulenza di Antonella Agnoli è subito balzato agli onori delle cronache: indicato dai principali quotidiani italiani come uno degli esempi da seguire per il rinnovo delle biblioteche, il "Civico" ha ben presto racchiuso in sé la fantasia delle biblioteche italiane unita al pragmatismo degli Idea Store londinesi. Il Civico17 si trova in Via Vittorio Veneto 17.


Scuole



Eventi



Media


Attualmente a Mortara esistono due periodici locali : "L'Informatore Lomellino" (nato nel 1949) e "La Lomellina" (nato nel 2009). Entrambi escono in edicola il mercoledì.


Teatro



Economia


Oggi la città è un moderno centro agricolo: nelle campagne circostanti si coltiva prevalentemente riso e mais. Per l'allevamento, particolare rilevanza ha quello delle oche, la cui carne è utilizzata per il salame d'oca di Mortara I.G.P e per prosciutti e pâté di fegato, realizzati da un consorzio che riunisce i salumai cittadini.

Nel settore industriale sono presenti stabilimenti che operano nel settore chimico, dei truciolati e meccanico.

Per quanto riguarda il settore commerciale, sono presenti con i loro punti vendita molte catene di grande distribuzione, tra cui il Bennet. La Sala contrattazione merci di Mortara, è una delle più importanti d'Italia per quanto riguarda la compravendita del riso.

Il turismo è favorito dal fatto che Mortara si trovi sulla via Francigena e dalle specialità culinarie a base d'oca, note fin dall'epoca sforzesca. Guido da Cozzo, poeta trecentesco, dopo una sua visita in città, si espresse così:

«Evvi in Mortara in ripa del Molino
una locanda che si noma Becco
che lo palato sazia al contadino
con grasse oche e schietto vino secco
e pur sallama d'oca in mostra trovi
che dar di gola fa chiunque provi»

(Guido da Cozzo)

Infrastrutture e trasporti


La porzione di rete ferroviaria nei pressi di Mortara
La porzione di rete ferroviaria nei pressi di Mortara

Nella sua storia Mortara è sempre stata un importante nodo stradale e ferroviario.

Le strade principali che attraversano il comune sono la strada statale 494 Vigevanese, la strada statale 211 della Lomellina e la strada statale 596 dei Cairoli.

Il centro è collegato a Milano, Alessandria e Novara mediante le linee ferroviarie Milano-Mortara e Novara-Alessandria, a Casale Monferrato e Asti attraverso la Mortara-Asti, a Pavia e Vercelli mediante la ferrovia Pavia-Vercelli.

Fra il 1884 e il 1933 Mortara ospitò inoltre il capolinea occidentale della tranvia Mortara-Ottobiano-Pieve del Cairo.


Amministrazione


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1993 1993 Andrea Olivelli Lega Nord Sindaco
2002 2007 Giorgio Spadini Cen. des. Contr. Uff. "Per Mortara - Casa delle Libertà" - FI, AN, UDC, LN Sindaco
2007 2012 Roberto Robecchi Lista civica "Robecchi Sindaco" - Lega Nord Sindaco
2012 2017 Marco Facchinotti Lista "Facchinotti Sindaco" - Lega Nord Padania Sindaco
2017 2022 Marco Facchinotti Lista civica: “Viviamo Mortara” - Lega Nord Sindaco
2022 in carica Ettore Gerosa
  • Fratelli d'Italia
  • Lista civica: “Insieme si può!”
  • Lista civica: “Viviamo Mortara”
Sindaco

Sport


Tra gli anni novanta e l'inizio degli anni 2000 era presente una squadra di pallamano femminile. Nella stessa stagione (2002-2003) vinse campionato di A2 e la coppa Italia, ma fallì e cessò la propria attività nella stagione successiva appena approdata nella massima serie.

Tra gli anni settanta e ottanta, la squadra di Basket Club Mortara, che ha cessato l'attività, ha disputato la serie B2.


Note


  1. Bilancio demografico anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. La Lomellina (PV), su infolomellina.net. URL consultato il 17 settembre 2019.
  5. Francesco Malaguzzi Valeri, La corte di Lodovico il Moro: la vita privata e l'arte a Milano nella seconda metà del Quattrocento, vol. 1, Milano, Hoepli, 1913, p. 381.
  6. parrocchia della Beata Vergine del Rosario 1948 - [1989], su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 2 dicembre 2020.
  7. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  8. Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 15 novembre 2012 (archiviato il 22 giugno 2013).

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На других языках


[de] Mortara (Lombardei)

Mortara ist eine Gemeinde mit 15.609 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Pavia in der italienischen Region Lombardei.

[en] Mortara, Lombardy

Mortara (Lombard: Murtära) is a town and comune in the region of Lombardy, Italy. It lies between the Agogna and Terdoppio rivers, in the historical district known as Lomellina, a rice-growing agricultural center. It received the honorary title of city with a royal decree in 1706.

[es] Mortara

Mortara es una localidad italiana de la provincia de Pavía, región de Lombardía, se extiende por un área de 52km², con 15.572 habitantes.[3] Su término municipal está rodeado por Albonese, Castello d'Agogna, Ceretto Lomellina, Cergnago, Gambolò, Nicorvo, Olevano di Lomellina, Parona, Tromello, Vigevano.
- [it] Mortara

[ru] Мортара

Мортара (итал. Mortara) — город в Италии, располагается в области Ломбардия, подчиняется административному центру Павия.



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