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Morra (da murra, roccia[1]) è una frazione del comune di Città di Castello, nella valle del Nestore, in provincia di Perugia; dista 20 chilometri dal capoluogo ed è al confine della Toscana, a metà strada verso Cortona.

Morra
frazione
Morra – Veduta
Morra – Veduta
Pieve santa Maria Assunta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Umbria
Provincia Perugia
Comune Città di Castello
Territorio
Coordinate43°23′07.58″N 12°07′52.25″E
Altitudine360 m s.l.m.
Abitanti400 (2001 (dati Istat);)
Altre informazioni
Cod. postale06010
Prefisso075
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantimorregiani
Patronosan Florido
Giorno festivo13 novembre
Cartografia
Morra

Storia


Fu un centro noto durante la dominazione romana (soprattutto nell'epoca dei martiri cristiani) e tra il Quattrocento e il Cinquecento[2]. Nell'autunno 1943 Angelo Ferri costituì a Morra la banda partigiana "Gruppo armato Morra"[3][4], che si unì alle bande di Badia di Petroia e di Monte Santa Maria Tiberina, e i nazisti tentarono dei rastrellamenti contro questi gruppi anche a Morra nel luglio 1944[5].

Morra è un piccolo paese immerso nel verde Appennino al confine con la Toscana che cela, dietro la sua semplicità, un tesoro di inestimabile valore fatto di cultura, tradizione e folcklore. Da segnalare, innanzi tutto, che intorno al 1200 nacque ed acquistò vigore la “Confraternita del SS Sacramento e di San Crescentino” di Morra della quale non si conosce la data precisa nella quale fu istituita, poiché documenti dell'epoca non esistono e le poche notizie che si hanno sono frammentarie e posteriori e lasciano solo presumere che il periodo sia da collocare fra il 1250 ed il 1264. Nel 1420 fu edificata la chiesa attuale intitolata anch'essa a San Crescentino, alla costruzione della quale contribuirono con elemosine tutti i fedeli ed in particolare i possidenti dell'epoca, che lasciarono consistenti legati; poi verso i primi del 1500, fu chiamato Luca Signorelli perché affrescasse parte delle pareti. Ed è in questo contesto che, nel 1975, nasce e si sviluppa l'Associazione Pro-loco di Morra. Da allora l'obiettivo principale dell'associazione è stato quello di far conoscere e promuovere il paese in tutti i suoi aspetti. La Sagra della Castagna rappresenta sicuramente l'impegno più importante per l'associazione. Si svolge nel penultimo weekend ottobre ed ha lo scopo di far conoscere ed apprezzare uno dei prodotti tipici della nostra valle. In questi due giorni sarà possibile apprezzare in svariate maniere questo gustoso frutto, partendo dai dolci fino ad arrivare al miele raccolto nel periodo della fioritura dei castagni, che dà al prodotto oltre che un colore particolare anche un sapore inconfondibile. Oltre ai prodotti tipici a base di castagne nei due giorni funzionerà uno stand gastronomico. Durante tutta la durata della manifestazione sarà possibile visitare le mostre che ogni anno accompagnano la Sagra della Castagna. La Pieve di Santa Maria ospiterà, nel pomeriggio della domenica, un concerto di musica classica.


Monumenti e luoghi d'interesse


Notevole è l'oratorio di San Crescentino,[6] con affreschi di Luca Signorelli (tra i quali una Flagellazione[7], una Crocifissione e altre opere della scuola dell'artista[8]), e la Pieve della fine del Duecento. Sulla facciata due iscrizioni del 1420 e del 1507 per indicare, rispettivamente, la costruzione dell'oratorio originale ed un suo successivo ampliamento.[9] Agli Uffizi di Firenze ed al Louvre di Parigi, si conservano due disegni del Signorelli.


Pieve di Santa Maria


La piazza del paese ospita la Pieve di Santa Maria. La chiesa, costruita secondo la tradizione sui resti di un tempio dedicato alla dea della Fecondità, è ricordata in una Bolla del 1126 e in un trattato del 1230 tra Perugia e Città di Castello come una delle trenta pievi della diocesi tifernate dipendente dalla vicina abbazia di Santa Maria di Petroia. Nell'anno giubilare 1625 papa Urbano VIII concesse alla chiesa lo “speciale privilegio” di “Arcipretura” e al parroco il titolo di “Canonico Sopranumerario”. Più volte ristrutturata, essa conserva nella parte superiore della facciata i resti di un archivolto monolitico come unica traccia della costruzione romanica. L'edificio religioso è a pianta rettangolare con un'unica navata, tetto a capriate, transetto non sporgente ed è concluso da un'abside semicircolare. La sua funzione di pieve, documentata dal libro dei battesimi conservato nell'archivio parrocchiale, è svelata all'interno dal fonte battesimale settecentesco situato a sinistra dell'ingresso. L'apertura secondaria visibile soltanto dall'interno lungo il muro perimetrale destro, della quale rimane l'arco a tutto sesto con le due mensole aggettanti, costituisce una soluzione originale che non ha riscontro in analoghe costruzioni della diocesi. Nel presbiterio ai lati dell'altare si trovano due tele seicentesche, entrambe dedicate alla Madonna. Il dipinto a destra rappresenta la Madonna di Loreto tra Sant'Antonio da Padova e un santo sacerdote. Nel cartiglio compare il nome della famiglia Nicasi, grandi proprietari terrieri della zona. L'opera collocata a sinistra, datata 1633, raffigura la Madonna delle Grazie tra i Santi Francesco, Paolo, Antonio da Padova e Domenico. Morra è soprattutto una tappa fondamentale dell'itinerario signorelliano in Alta Valle del Tevere.


Oratorio di S. Crescentino


Oratorio di San Crescentino - Morra
Oratorio di San Crescentino - Morra

Poco distante dal centro abitato sorge, infatti, l'Oratorio di San Crescentino, un vero scrigno d'arte che custodisce al suo interno un interessante ciclo di affreschi attribuiti al maestro cortonese e alla sua scuola. La tradizione vuole che il pittore, spostandosi da Cortona a Città di Castello, utilizzasse l'antico tracciato, fermandosi a Morra, abituale luogo di sosta dei viandanti. Un'epigrafe murata nella facciata ricorda che l'oratorio era stato costruito nel 1420 per soddisfare le esigenze di culto della Confraternita di San Crescentino nata verso la metà del XIII secolo. Il sodalizio, oggi denominato Santissimo Sacramento della Madonna di San Crescentino di Morra, continua ancora la sua attività devozionale. Da una seconda iscrizione a sinistra del portale si deduce che il piccolo oratorio, ravvisabile nell'ambiente adibito oggi a sacrestia, nel 1507 fu ampliato ed è probabile che allora ne sia stata avviata la nuova decorazione. L'edificio presenta una facciata a capanna in conci di pietra arenaria nella quale si apre un grande portale sovrastato da una lunetta decorata con un motivo ad intreccio. L'iscrizione mariana (AVE MARIA DOMINUS TECUM) sul fregio della porta ricorda la principale dedicataria dell'oratorio. La due finestrelle laterali, aperte nel Seicento, permettevano di vedere dall'esterno la statua della Vergine posta sull'altare maggiore. Gli affreschi signorelliani di Morra rappresentano una sorta di riconquista del territorio altotiberino da parte del pittore. Impegnato ad Orvieto tra il 1499 e il 1504, Signorelli si era allontanato da Città di Castello, offrendo così un'opportunità di lavoro nel centro tifernate al giovane Raffaello. L'impresa pittorica, che la maggior parte della critica colloca tra il 1507 e il 1510, secondo alcuni studiosi (T. Henry, L. Kanter, G. Testa, 2001) potrebbe essere stata compiuta da Luca Signorelli e dagli allievi in tempi più lunghi. Il maestro cortonese con la collaborazione dei suoi aiutanti avrebbe realizzato gli affreschi delle campate più vicine all'altare. Tra questi sono considerati completamente autografi quelli della parete di fondo e delle due nicchie laterali (Padre Eterno tra gli angeli, Santa Maria Maddalena e un altro santo; Madonna della Misericordia e Madonna di Loreto) mentre nelle scene cristologiche alle pareti (Orazione nell'orto e Ultima Cena; Flagellazione; Crocifissione) vi sarebbe l'intervento anche dei collaboratori. Viceversa, tutti gli altri episodi (Incredulità di San Tommaso; Ingresso di Gesù a Gerusalemme; Deposizione; Resurrezione; Cristo nel Limbo) sono indicati come frutto dell'attività di qualche seguace che potrebbe aver operato in modo autonomo, forse, anche dopo la morte del Signorelli, avvenuta nel 1523.


Eventi e attività


EVENTI:

Si festeggia san Crescentino (come narra un'antica leggenda che uccise un drago, e le sue ossa vennero sepolte nella piazza della Pieve Santa Maria di recente ristrutturata), nel mese di giugno di ogni anno e la locale Confraternita del Ss. Sacramento organizza una processione che si snoda per le strade del paese. Ad ottobre si svolge la sagra della castagna mentre l'ultima settimana di luglio e la prima di agosto come da consuetudine si svolge la festa d'estate: morra a tutta birra, per gustare lo stinco di maiale cotto sul forno a legna e la bistecca alla fiorentina.[10] Nei primi anni cinquanta, è stata fondata una squadra di calcio militante nel campionato di seconda categoria umbro, la "Tigrotti Morra A.S.D.".

ATTIVITA': GRUPPO CANTUS VOCUM

il “Gruppo Cantus Vocum”, nasce come “Ottetto Gershwin”nel 1998 per volontà di un gruppo di amici che accomunati dalla stessa passione, hanno provato a spendere un po' del loro tempo libero realizzando qualcosa che permettesse loro di stare bene insieme senza perdere di vista l'obiettivo prefissatosi: la musica e il canto. L'Ottetto ha debuttato per la prima volta nel dicembre del 1998 ad Umbertide, ospite del circolo artistico culturale di San Francesco, ha partecipato all'edizione 1999 dei concerti organizzati da Arci Novamusica presso la sala del Tribunale di Città di Castello, alla manifestazione musicale “Isola Sonante 2000” e sempre nello stesso anno, ha preso parte ad una “Rassegna corale” tenutasi a Sant'Angelo in Vado (PS). Nel 2001 al gruppo si sono inseriti nuovi componenti cosicché aumentato il numero dei cantori, l'Ottetto Gershwin si trasformerà in “Gruppo Cantus Vocum”. Ha debuttato come tale, per la prima volta nell'Oratorio di San Crescentino a Morra in occasione della festa del S.S. Sacramento e ha partecipato all'edizione 2001 dei concerti organizzati dall'Assessorato alle Politiche Culturali presso la Pinacoteca comunale di Città di Castello. Il 1º marzo 2002 il Gruppo si è costituito come Associazione Culturale, ai fini di sottolineare l'affiatamento e l'entusiasmo degli iscritti per l'attività e da questo impegno è nata e cresciuta la consapevolezza di voler condividere questa esperienza, con quanti avessero il desiderio di assaporare con loro la magia del canto e della musica. Propensa infatti all'incontro con realtà diverse e volta a favorire lo sviluppo e l'arricchimento culturale dei propri soci, l'attività del Gruppo, dall'autunno 2002 si è aperta ad una nuova esperienza, senza perdere comunque di vista le proprie origini. Nell'autunno 2002 l'inserimento nel Gruppo di giovani strumentisti e la collaborazione con l'associazione teatrale “Il Castellaccio”: tale unione ha portato alla realizzazione del musical “A proposito di Francesco” (tratto dalla commedia musicale “Forza, venite gente!” di Mario Castellacci), con il quale attraverso un alternarsi di monologhi recitati e canti accompagnati da musica dal vivo (arrangiati e diretti dal M° Maurizio Poesini), è stata portata in scena la vita del Grande Santo d'Assisi. Presentato per la prima volta nella primavera del 2003 nel Teatro Comunale di Città di Castello, riproposto per due volte consecutive nel teatro di Trestina (Pg), nel 2004 nel teatro comunale di Monteleone d'Orvieto, a luglio in Piazza Gabriotti a Città di Castello e nell'ottobre 2004 presso il Teatro Turreno a Perugia; l'ultima rappresentazione del musical è avvenuta a luglio 2005 nella Piazza di Civita di Bagnoregio (Vt). Contemporaneamente all'attività teatrale, il Gruppo Cantus Vocum, nel novembre 2002 prende parte all'Incontro Polifonico Umbro “In Coro 2002” presso la chiesa di S. Francesco a Città di Castello; nell'estate 2003 alla “Rassegna Corale” presso il Santuario Madonna delle Grazie del Rivaio a Castiglion Fiorentino e nel dicembre dello stesso anno si è presentato alla XVIII edizione “Natale in Coro” nella chiesa parrocchiale di Ripa organizzata dall'Associazione Regionale Cori dell'Umbria. Nell'aprile 2004 il Gruppo ha preso parte alla XV edizione del “Concorso Internazionale di Canto Corale” presso il Teatro Nuovo di Verona, classificandosi tra i gruppi che si sono meritati giudizi tali da raggiungere la categoria dell'ottimo. Durante la trasferta il Gruppo si è esibito in una rassegna corale tenutasi nella sede Nazionale degli Alpini a Legnago (Vr), ospiti del coro “Baita Verde”, riscuotendo anche in questa occasione un notevole apprezzamento. Il 2005 si è aperto con due concerti consecutivi, nei mesi di febbraio e marzo, presso l'Oratorio degli Angeli di Città di Castello in occasione della seconda edizione di “Teatro da Camera”, organizzato dalla Politheatre di Città di Castello in collaborazione con il Comune di Città di Castello. Sempre nel mese di marzo il Gruppo ha preso parte alla manifestazione “La sottile linea rossa” organizzato dall'assessorato alle attività economiche, culturali e sociali della provincia di Perugia, in collaborazione con l'Associazione Regionale Cori dell'Umbria, presso il centro espositivo Rocca Paolina di Perugia. Nel mese di aprile il Gruppo si è esibito in concerto presso la chiesa Collegiata di Montone e presso la chiesa St. Roch a Nizza, ospiti del coro francese “La Cle de Dan”. Da ultimo, nel mese di maggio l'esibizione alla Messa degli Artisti, presso la Basilica di S. Maria in Montesanto a Roma. Il Gruppo nella primavera 2006 ha registrato dal vivo presso l'Oratorio di San Crescentino a Morra il primo cd musicale, contenente i migliori pezzi sacri e profani del proprio repertorio. Nel dicembre dello stesso anno il Cantus Vocum si esibito in occasione della Santa Messa celebrata nella Chiesa Santa Maria dell'Immacolata Concezione presso il Parco di Villa Borghese a Roma. Sempre nello stesso mese, si è esibito presso il Teatro degli Atti a Rimini in occasione di una rassegna musicale organizzata dal Coro le Allegre Note di Riccione. Il direttore del Gruppo e stato dal 1998 al 2009 il M° Maurizio Poesini (vedi curriculum), mentre l'attuale direttore è il M° Angelo Annibale Tordini in carica tuttora (vedi curriculum). Il repertorio preferito dal gruppo si compone di brani a quattro voci miste, che esegue prevalentemente a cappella; molto vasto ed eterogeneo spazia dal 1500, con mottetti e madrigali – tra gli autori potremmo ricordare F. Azzaiolo (1569), P. Certon (1500-1572), F. Verdelot (14..-1567?), O. Di Lasso (1530/32-1594), J. Arcadelt (1514-1557), G. P. Palestrina (1525?-1594) – fino ad arrivare alla musica etnica (tipica popolare umbra e non), pop, jazz e blues con gli spiritual e i gospel.


Note


  1. Manlio Cortelazzo, I dialetti italiani: storia, struttura, uso UTET, 2002, pag. 490.
  2. cittadicastellonline.it. URL consultato il 27 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2014).
  3. Antonio Curina, Fuochi sui monti dell'Appennino toscano, Tip. D. Badiali, 1957
  4. La formazione delle bande nell'autunno e inverno 1943-1944
  5. I partigiani dell'Appennino tosco-umbro
  6. Umbria: museo storico, artistico, archeologico, antropologico[collegamento interrotto]
  7. Adolfo Venturi, Storia dell'arte italiana, Volume 7, Parte 2, U. Hoepli, 1913
  8. Touring club italiano, Umbria, Lazio, Touring Editore, 2002
  9. Signorelli Luca - Pittore, Personaggi storici Perugia, Perugia, comuni Umbria
  10. Eventi Feste. Festa della castagna 08/10/2011-09/10/2011 Morra Città di Castello (PG), Umbria, su eventiesagre.it. URL consultato il 26 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 30 ottobre 2010).

Bibliografia



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[de] Morra (Città di Castello)

Morra ist eine Fraktion der italienischen Gemeinde (comune) Città di Castello in der Provinz Perugia, Umbrien.
- [it] Morra (Città di Castello)



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