Fontana D'Eboli, Piani di Maglia, Rimindiello, Tempa del Conte, Madonna del Carmine, San Nicola, Santo Martino, San Giovanni, Paradiso, Cantarelle, Chiaito, Malfitani, Sorgituro, Pantanelle, Spineta
La storia vuole che Moliterno sia stata costruita dopo la distruzione e invasione di Grumentum avvenuta ad opera dei saraceni
tra l'872 e il 975. La resistenza dei grumentini sfuggiti al massacro, si raccolse attorno alla torre longobarda.
I longobardi furono il primo popolo straniero che venne a Moliterno.
Moliterno passò poi sotto la dominazione dei normanni che fecero costruire il castello e regnarono dal 1059 al 1186.
Dopo i Normanni Moliterno passò sotto altre dominazioni: gli Svevi prima, poi gli Angioini con i Baroni Brajda dal 1269 al 1477; successivamente gli Aragonesi e Ugone di Brajda cedette il feudo di Moliterno ad Antonio Sanseverino principe di Salerno.
Nel 1928 vi venne aggregato il comune di Sarconi, che recuperò l'autonomia nel 1944[4].
Moliterno: veduta del castello in una stampa di fine Ottocento
Geografia fisica
Territorio
Moliterno è situato a 879 m.s.l.; ad appena 5km dall'abitato di Moliterno c'è l'oasi naturale del faggeto. Il territorio ha un'altitudine minima di 588 metri s.l.m., e una massima di 1518 (Serra Giumenta, al confine con i comuni di Lagonegro e Lauria).
Clima
Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Moliterno.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiese
Madre di Santa Maria Assunta. dedicata alla Madonna dell’Assunta, fu edificata tra il XII ed il XIII e nel corso dei secoli è stata oggetto di vari lavori di ampliamento e rifacimento: tra le opere più interessanti si trova la tavola cinquecentesca raffigurante San Pietro di Simone da Firenze e il singolare Cenacolo seicentesco di Giovan Francesco Ferro.
Chiesa del Rosario, la cui struttura originaria risale al 1510, fu ingrandita nel 1616 dai domenicani, dotandola di tre navate con le volte finemente affrescate e gli altari lignei di pregevole fattura.
Chiesa della Santissima Trinità
Chiesa di Santa Croce (al suo interno è conservata la tela raffigurante La deposizione, opera attribuita al pittore seicentesco Pietrafesa)
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