Missano (Misàṅ in dialetto locale[2]) è una frazione di 187 abitanti[1] del comune di Castiglione Chiavarese.
Missano frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 44°16′29.53″N 9°31′59.62″E |
Altitudine | 322 m s.l.m. |
Abitanti | 177[1] (2001) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 16030 |
Prefisso | 0185 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | missanini, missanese, missanesi[2]; misanö, misanöi (locale)[2] |
Patrono | Maria Assunta |
Cartografia | |
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Si trova su una collina a circa 322 m s.l.m. e il territorio della frazione è costituito dai ripidi terrazzamenti distribuiti lungo la Strada provinciale 523 del Colle di Centocroci, che collega la valle genovese del torrente Petronio con la media val di Vara in provincia della Spezia. L'edificazione ha carattere sparso, per cui nella frazione sono compresi diversi nuclei abitati: Torsevi, Casa del Monte e Connio, a sua volta suddiviso in Connio Nuovo e Connio Vecchio. Poco distante è situato il piccolo borgo di Mereta, con circa 30 abitanti.
Il paesaggio vegetativo, costituito da pinete e bosco misto caratterizzato dai castagneti, lascia talora spazio a pendii aridi con affioramenti rocciosi. Gli antichi terrazzamenti, ben visibili intorno al nucleo edificato, sono oggi in parte abbandonati con gravi rischi idrogeologici per un contesto territoriale "strutturalmente debole".[3]
Una prima menzione della chiesa del borgo di Missano si può trovare nella bolla pontificia Officii nostri di Alessandro III del 16 marzo 1162, dove viene indicato come possedimento dell'abbazia benedettina di San Fruttuoso di Capodimonte (Camogli). Un altro documento che ricorda il paese è un atto di cessione territoriale del 1189 da parte dei consoli genovesi. Sempre al XII secolo risale anche la costruzione di quella che poi, variamente modificata e ampliata, diverrà la locale chiesa parrocchiale, allora semplice rettoria. Originariamente inserita nella diocesi di Brugnato e passata nel 1519 a quella di Genova, la prevostura di Missano vi restò fino al 1892, quando entrò a far parte della nuova diocesi di Chiavari. Rettoria nel sec. XII, Prevostura dall'anno 1762. I registri parrocchiali risalgono al 1568.[4]
Nel XVII secolo è ricordata la fiorente attività artigianale dei «corbari di esso luoco habitanti nello chiesale di Missano»: «La genesi di questa attività, caratteristica del chiesale di Missano e della vicina Villa del Connio, era probabilmente legata alla coltivazione della vite, la cui raccolta richiedeva l'uso di contenitori leggeri, capienti e trasportabili a spalla, di cui la "corba" rappresenta il modello più indicato»;[5] «I corbari di Missano sono ceste fatte coi polloni del castagno, particolarmente flessibili e resistenti, quindi idonei ad essere intrecciati e a trattenere un carico pesante. Oggi sono un oggetto quasi da museo e fa specie pensare che ce n'erano di diverse misure: bambino, donna, uomo fino anche a 50 chili di portata».[6]