Maser (pronuncia /ma'zɛr/, Maser in veneto) è un comune italiano di 5 109 abitanti della provincia di Treviso in Veneto.
Maser comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Claudia Benedos (Claudia Benedos per Maser-Lega Salvini-Liga Veneta) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°49′N 11°59′E |
Altitudine | 147 m s.l.m. |
Superficie | 25,85 km² |
Abitanti | 5 109[1] (28-2-2022) |
Densità | 197,64 ab./km² |
Frazioni | Coste, Crespignaga, Madonna della Salute
Località: Muliparte |
Comuni confinanti | Altivole, Asolo, Caerano di San Marco, Cornuda, Monfumo |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 31010 |
Prefisso | 0423 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 026039 |
Cod. catastale | F009 |
Targa | TV |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 462 GG[3] |
Nome abitanti | maserini |
Patrono | Conversione di san Paolo |
Giorno festivo | 25 gennaio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
L'abitato si dipana sulla provinciale nº 84 "di Villa Barbaro" e, oltre a Maser capoluogo, conta le frazioni di Crespignaga, Coste, Madonna della Salute e la località Muliparte. Il territorio per metà pianeggiante e per metà collinare con il punto più alto (Colle Collalto) a 496 m. slm.
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Maser è una delle località interessate dalle vicende umane e storiche che si svolsero tra il XI secolo e il XIII secolo e dalle numerose proprietà che videro protagonisti i vari componenti della famiglia degli Ezzelini. Proprietà che furono certosinamente accertate, censite e documentate dopo la loro definitiva sconfitta avvenuta nel 1260.
Maser un tempo veniva chiamato Mafere (circa nel 1700).
L'attuale località Muliparte veniva un tempo chiamato Monleopardo (circa nel 1200) per poi cambiare con il nome Mulipardo (circa verso il 1700).
Intitolata a San Paolo, si originò come cappella della pieve di Cornuda, ma assunse sempre maggiore autonomia quando, tra il Tre e il Quattrocento, gli fu unita la chiesa di Muliparte.
L'edificio conserva l'impianto cinquecentesco, ma ha subito nel tempo importanti rimaneggiamenti: l'attuale aspetto è il risultato dei restauri svolti nel Settecento e nel 1863.
Tra i dipinti su tela, si ricordano il Martirio di santa Caterina d'Alessandria, della scuola di Paolo Veronese, e la Vergine con bambino, di Leandro da Ponte. Degne di nota anche le statue dell'altar maggiore, raffiguranti San Paolo e Sant'Andrea e la Conversione di san Paolo dipinta sul soffitto nell'Ottocento[4].
Il grandioso manufatto, opera dello scultore locale Angelo Rossetto, è stato inaugurato nell'ottobre del 1923.
È costituito da due guglie di roccia - le Alpi, estremo confine italiano - su cui si erge la possente statua in bronzo di una donna romana - la Patria. La figura volge lo sguardo a un suo figlio caduto, il cui corpo è scolpito nella roccia ai suoi piedi, impugnando con una mano lo scettro del potere con la vittoria alata e con l'altra una corona intrecciata di alloro e quercia. Ai lati, due scudi in bronzo recano i nomi dei caduti[5].
Di seguito è riportato un elenco delle ville venete presenti sul territorio comunale di Maser: [6].
Abitanti censiti[7]
Al 31 dicembre 2017 gli stranieri residenti nel comune erano 321, ovvero il 6,3% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[8]:
Si praticano l'agricoltura (cereali, uva, frutta). La Ciliegia di Maser De.Co. è coltivata nelle superfici agricole del territorio comunale, e risulta essere un prodotto già presente di certo a Maser in epoca romana, all’epoca della centuriazione della campagna tra Asolo, Montebelluna e Castelfranco: la ciliegia è attestata nei documenti come coltivazione solo a partire dal Medioevo, e trova il proprio momento di splendore in epoca rinascimentale, nell’opulenza dei banchetti signorili e nel miglioramento delle tecniche d’innesto.
Negli anni '80 del XX secolo il baricentro della produzione e della commercializzazione, si sposta su Maser, trovando definitivamente consacrazione fin dal 1991 nella Mostra della Ciliegia, nella meravigliosa cornice della villa palladiana Barbaro. Attualmente il territorio comunale può contare su una importante produzione annua distribuita per lo più tra piccole aziende a conduzione familiare, spesso con vendita diretta del prodotto al consumatore finale.[9]
In crescita è la produzione di uno speciale olio extravergine di oliva, promossa dall'Associazione Olivicoltori della Marca Trevigiana, con sede proprio a Maser, dove sono attive ben 75 piccole aziende.[10][11]
Particolarmente vivace è l'industria, attiva nei settori alimentare (soprattutto lattiero-caseario, collegata all'allevamento bovino), metalmeccanico, calzaturiero, dell'abbigliamento, del mobile e delle materie plastiche.
Posta lungo la via bassanese, dal 1913 al 1931 Maser fu servita da una stazione della Tranvia Montebelluna-Asolo, che rappresentò al tempo un importante strumento di sviluppo per l'economia della zona. Tale impianto, conformato come località di diramazione, era stato progettato quale elemento di una mai realizzata direttrice su ferro fra Bassano del Grappa e Susegana. Il fabbricato, trasformato in civile abitazione, è ancora esistente.
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Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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27 maggio 2019 | in carica | Claudia Benedos | Claudia Benedos per Maser-Lega Salvini-Liga Veneta | Sindaco | [12] |
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 139096045 · GND (DE) 4222101-8 · BNF (FR) cb15531589j (data) |
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