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Marcaria (Marcarìa in dialetto mantovano[5]) è un comune italiano di 6 367 abitanti della provincia di Mantova in Lombardia.

Marcaria
comune
Marcaria – Veduta
Marcaria – Veduta
Chiesa parrocchiale
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lombardia
Provincia Mantova
Amministrazione
SindacoCarlo Alberto Malatesta (lista civica Obiettivo Marcaria) dal 5-6-2016 (2º mandato dal 4-10-2021)
Territorio
Coordinate45°07′N 10°32′E
Altitudine25 m s.l.m.
Superficie89,79 km²
Abitanti6 367[1] (31-8-2022)
Densità70,91 ab./km²
FrazioniCampitello, Canicossa, Casatico, Cesole, Gabbiana, Ospitaletto, San Michele in Bosco[2]
Comuni confinantiAcquanegra sul Chiese, Borgo Virgilio, Bozzolo, Castellucchio, Curtatone, Gazoldo degli Ippoliti, Gazzuolo, Redondesco, San Martino dall'Argine, Viadana
Altre informazioni
Cod. postale46010
Prefisso0376
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT020031
Cod. catastaleE922
TargaMN
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 388 GG[4]
Nome abitantimarcariesi
Patronosan Giovanni Battista
Giorno festivo24 giugno
Cartografia
Marcaria
Marcaria – Mappa
Marcaria – Mappa
Posizione del comune di Marcaria nella provincia di Mantova
Sito istituzionale

Geografia fisica



Territorio


Il suo territorio si trova nel bassopiano a sinistra del corso dell'Oglio ed è attraversato da corsi d'acqua minori d'origine naturale nati dopo l'ultimo periodo glaciale.


Storia



Fondazione


L'area in tempo preistorico era di tipo alluvionale con grande ricchezza di acque e presenza di lievi alture che si innalzavano di poco rispetto alla pianura circostante. L'antropizzazione della zona avvenne in età neolitica e l'elemento caratterizzante del territorio fu il fiume Oglio che continuava a mutare la geografia fisica della zona. Restano tracce di antichi alvei fluviali, in parte documentate storicamente, che portano in tempi successivi verso la posizione dell'Oglio nell'alveo moderno.

In epoca romana vennero costruite vie di comunicazione, fu attuata la suddivisione dei terreni coltivati ed il territorio sul confine sud occidentale cominciò ad essere influenzato economicamente da Brescia (il ducato bresciano si estendeva prima del mille sulla destra Oglio fino a Suzzara e oltre).[6] Dopo la caduta dell'Impero romano d'Occidente, in epoca longobarda, le campagne prima abbandonate si ripopolarono lentamente, si realizzarono e bonifiche e disboscamenti, sorsero piccoli nuclei abitativi che nel X secolo divennero castelli difensivi contro le scorrerie degli Ungari.


Dal X secolo


Alla fine del X secolo si affermarono localmente le famiglie feudali e Marcaria era dominata dagli Obertenghi, dai quali discenderanno varie importanti dinastie, come Estensi e Pallavicino, mentre Campitello era sotto il controllo dei Canossa, che già con Tedaldo dominavano il mantovano.

Adalberto Obertengo nel 1033 donò il castello di Marcaria e il suo territorio al monastero di Santa Maria Assunta (poi Castione Marchesi) e tale possesso rimase valido formalmente sino al XVIII secolo, malgrado il godimento temporaneo di questo privilegio passasse a diversi signori.[7]

Campitello, dopo le acquisizioni locali dalla Chiesa mantovana di Bonifacio di Canossa, alla morte di Matilde (1115), per sua volontà entrò nei possedimenti della Diocesi di Mantova. Questo determinò l'ostilità degli antichi vassalli canossani, i cosiddetti dòmini di Campitello, che si esaurì con la fine della dinastia canossana e la disgregazione dell'impianto feudale. Nel mantovano si riaffermarono le grandi famiglie e le consorterie nobiliari legate al passato, facilitate dal fatto che l'imperatore, dopo la morte di Matilde, non nominò alcun successore a rappresentarlo. Intorno al XII secolo in Marcaria si affermarono conti locali legati ai conti di Sabbioneta e agli Ugonidi di stirpe bresciana: i conti di Marcaria, che competeranno con le nascenti realtà comunali di Mantova, Brescia, Cremona nel tentativo di acquisire il potere cittadino, senza tuttavia contrastarne l'affermazione.


Dal XIV secolo


Marcaria nacque dall'aggregazione, avvenuta tra il XIV e il XV secolo, di due entità territoriali in precedenza distinte, le curtes medioevali di Marcaria e di Campitello. I Bonacolsi prima ed i Gonzaga poi, per motivi amministrativi e strategici legarono sempre più Campitello al Vicariato di Marcaria.[8] Il castello di Marcaria[9] per secoli vigilò il confine con Cremona e Brescia e Campitello, dopo l'età comunale, ebbe la funzione strategica di difesa dei nuovi territori mantovani conquistati alla destra dell'Oglio fino al Po. Ai primi del Duecento una quantità di terreni imprecisati in Gazzuolo, perciò in destra Oglio, paiono risultare ancora parte integrante del territorio campitellese, mentre la parrocchia di Marcaria ha continuato ad estendersi oltre l'Oglio in territorio di San Martino dall'Argine alle propaggini (scolo Cavata) di quell'abitato fino al 1987. Il fiume fu anche via di comunicazione e certo la più antica, percorsa sicuramente già in epoca etrusca e poi romana in entrambi i sensi.

Privati bresciani sono documentati nell'area di Campitello ancora ai primi del secolo X, come del resto già dal IX secolo il monastero di San Faustino e quello ben più importante di Santa Giulia, che deteneva cospicue proprietà anche in Marcaria (X secolo).[10]

Un episodio è la proditoria presa del castello di Marcaria (1251) da parte dei ghibellini cremonesi alleati di Ezzelino da Romano e favorita dal conte di Marcaria Ratbolo, dal parente Percivalle conte di San Martino Gusnago e Ubaldino dei dòmini di Campitello. Marcaria verrà prontamente ripresa dai mantovani di città che uccideranno il conte Ratbolo, costringeranno alla fuga e all'esilio Ubaldino e Princivalle coi loro alleati. Conseguenza immediata fu la distruzione del castello di Campitello, che verrà bruciato per ritorsione da Ezzelino. L'episodio, allora definito il fatto di Marcaria[11], ebbe al tempo vasta risonanza, tanto da essere immortalato con una pittura infamante[12], sulla parete d'ingresso del Palazzo della Ragione di Mantova, allora novella sede del palazzo comunale (sono ancora riscontrabili i nomi di alcuni congiurati quali Ubaldino e Mozolino di Campitello, il conte Guiscardo di Redondesco, Aldrigo Calorosi, Ottolino).

Negli anni successivi i da Marcaria ancora si distingueranno col conte Federico, che dapprima alleato di Pinamonte Bonacolsi nella presa del potere cittadino (1272), sarà poi proprio da quello bandito con tutta la famiglia. L'acquisizione del potere da parte dei Bonacolsi, coinciso col rafforzamento dei confini occidentali e l'espansione definitiva verso sud del circuito mantovano, fu proprio la circostanza che creò le premesse che determinarono successivamente l'annessione di Campitello all'odierno capoluogo di cui già s'è accennato. Da questo momento Marcaria sarà unicamente luogo di funzionari e militari. La nobiltà mantovana legata alla stabilità del possesso della terra sarà qui praticamente assente anche per la presenza dei Castiglioni, che a seguito della rinuncia dei Gonzaga all'investitura in Casatico dai monaci di Castiglione di Parma, erano entrati in possesso praticamente dell'intero territorio (1445)[13].

L'antica corte di Campitello, fatta salva la zona di San Michele, in cui fino in tempi relativamente recenti permarrà cospicua la proprietà della Mensa vescovile[14], sarà pressoché colonizzato dalla nuova nobiltà mantovana, spesso nata e cresciuta alla Corte dei Gonzaga, che per rinuncia stessa dei Signori beneficerà delle antiche concessioni vescovili (Valenti e Strozzi a Campitello; Conegrani e poi Luzzara a Canicossa, Torchio e Bianchi a Cesole). La caduta dei Dominanti prima, l'età delle riforme col Catasto Teresiano poi, seguite dal periodo Napoleonico ridimensioneranno i possessi di tutti, clero compreso, specie nella zona sud, ridistribuendo la proprietà terriera, che per il 50% passerà all'emergente classe borghese. In loco si distingueranno funzionari e addetti alle varie magistrature, ma compariranno anche nomi nuovi (Norsa, Forti, Fano, etc), legati spesso all'acquisizione di capitali, che in taluni casi già aveva contraddistinto le famiglie d'origine ebraica.


Monumenti e luoghi d'interesse


Chiesa di S. Mariano a Canicossa
Chiesa di S. Mariano a Canicossa

Architetture religiose


Asilo comunale
Asilo comunale

Architetture civili



Aree naturali



Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[15]


Cultura



Cucina



Amministrazione


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2021 in carica Carlo Alberto Malatesta lista civica sindaco [17]

Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Comune di Marcaria - Statuto.
  3. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. Pierino Pelati, Acque, terre e borghi del territorio mantovano. Saggio di toponomastica, Asola, 1996.
  6. Vittore Colorni, Il territorio mantovano nel sacro romano impero, p.62, Milano, 1959.
  7. C. Chizzoni, Marcaria,cit.pagg.31-34.
  8. Cesare Chizzoni, Marcaria.Frammenti di storia medioevale, pagg. 13-20, Cremona, 1987.
  9. Enzo Boriani Castelli e torri dei Gonzaga nel territorio mantovano, 1969, Brescia.
  10. Giulio Porro Lambertenghi, Codex diplomaticus Langobardiae, n.419.
  11. C. Chizzoni, Marcaria, cit. pagg. 51-55.
  12. G. Milani, Pittura infamante e damnatio memoriae. Note su Brescia e Mantova. pagg.179-200, Roma, 2010.
  13. R. Campagnari e A. Ferrari La Corte Castiglioni a Casatico in Corti e dimore del contado mantovano, 1969, Firenze.
  14. Cesare Chizzoni, Villa Aurelia (già Villa Pasetti) in Villa Aurelia la villeggiatura dei vescovi di Mantova, Nadir 2.0 srl, 2009.
  15. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  16. Prodotti De.Co. della Provincia di Mantova. Marcaria.
  17. Elezioni comunali 2021. Marcaria.

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 233789343 · J9U (EN, HE) 987010030737205171 · WorldCat Identities (EN) viaf-233789343
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На других языках


[de] Marcaria

Marcaria ist eine norditalienische Gemeinde (comune) mit 6451 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Mantua in der Lombardei. Die Gemeinde liegt etwa 21 Kilometer von Mantua am Parco dell'Oglio Sud auf der linken Seite des Oglio.

[en] Marcaria

Marcaria is a comune (municipality) in the Province of Mantua in the Italian region Lombardy, located about 110 kilometres (68 mi) southeast of Milan and about 20 kilometres (12 mi) west of Mantua.

[es] Marcaria

Marcaria es una localidad y comune italiana de la provincia de Mantua, región de Lombardía, con 7.071 habitantes.

[fr] Marcaria

Marcaria est une commune italienne de la province de Mantoue dans la région lombarde en Italie.
- [it] Marcaria

[ru] Маркария

Маркария (итал. Marcaria) — коммуна в Италии, располагается в регионе Ломбардия, подчиняется административному центру Мантуя.



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