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Malles Venosta (Mals in tedesco, Måls in dialetto sudtirolese[5]) è un comune italiano di 5 309 abitanti[1] dell'alta Val Venosta della provincia autonoma di Bolzano in Trentino-Alto Adige. È inoltre un comune di mercato.

Malles Venosta
comune
(IT) Malles Venosta
(DE) Mals
Malles Venosta – Veduta
Malles Venosta – Veduta
Vista di Malles Venosta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Bolzano
Amministrazione
SindacoJosef Thurner (SVP) dal 22-9-2020
Lingue ufficialiItaliano, Tedesco
Territorio
Coordinate46°41′15.23″N 10°32′44.39″E
Altitudine1 051 m s.l.m.
Superficie247,43 km²
Abitanti5 309[1] (31-8-2020)
Densità21,46 ab./km²
FrazioniAlsago (Alsack), Burgusio (Burgeis), Clusio (Schleis), Laudes (Laatsch), Mazia (Matsch), Piavenna (Plawenn), Planol (Planeil), Slingia (Schlinig), Tarces (Tartsch), Ultimo (Ulten)
Comuni confinantiCuron Venosta, Glorenza, Lasa, Scuol (CH-GR), Senales, Silandro, Sluderno, Sölden (AT-T), Tubre
Altre informazioni
Lingueitaliano, tedesco
Cod. postale39024
Prefisso0473
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT021046
Cod. catastaleE862
TargaBZ
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 4 131 GG[3]
Nome abitanti(IT) mallesi
(DE) Malser[4]
PatronoSS Assunta
Giorno festivo15 agosto
Cartografia
Malles Venosta
Malles Venosta – Mappa
Malles Venosta – Mappa
Posizione del comune di Malles Venosta nella provincia autonoma di Bolzano
Sito istituzionale

Geografia fisica


Tra le valli laterali appartenenti al comune di Malles Venosta vi sono la val di Mazia (rio Saldura), la valle di Planol (rio Puni) e la valle Slingia (rio Melz).

È uno dei quattro comuni italiani a confinare con due stati esteri (gli altri sono Courmayeur, Curon Venosta e Tarvisio), e fra essi l'unico a non giungere al punto di triplice frontiera.


Origini del nome


Il toponimo è attestato come Malles nel 1094[6] o Malettes (dalla denominazione del già citato altopiano). Nel 1266 il nome appare mutato in Mals, rifacendosi al tema pre-romano mal-, significante "altura, monte".[7][8]


Storia


Il primo luogo soggetto ad insediamento umano e di più antica colonizzazione nel territorio comunale è la località Malettes, un altopiano con altitudine media di 1.597 m s.l.m., sito ad est sopra l'abitato odierno.

La collina di Tarces, risulta rocciosa e fu popolata nel periodo pre-romano. Tale affermazione viene consolidata con i reperti archeologici che sono stati trovati dal 1900 in poi e ulteriormente con gli scavi che hanno avuto inizio nell'anno 2000. Il referto più antico che porta le insegne della civiltà retica fu trovata nel 1953 negli scavi per l'irrigazione. Si tratta di una punta di corno di cervo lunga 12 centimetri di qui una parte levigata e con l'inscritta lavisiel riviselchu tinach che tradotta significa lavisel consacra riviselchu (il corno).

Nel 1999 dopo che gli scavi a Ganglegg (a Sluderno un posto non distante) furono terminati, sulla collina da Tarces degli archeologi che fecero un sopralluogo ritrovarono una spada celtica. Dopo tale ritrovamento sono stati stanziati dei fondi pubblici per effettuare alcuni scavi di ricerca. Nelle fosse di Stocker sono stati ritrovati dei resti di un insediamento di una casa retica. Dopo tale ritrovamento il periodo di scavi è stato prolungato e i resti di una casa sono stati completamente liberati dalla terra. Nelle fosse si sono accumulati resti di dure morene, ideali per la costruzione di case su più livelli. Gli scavi ci hanno permesso di vedere il tipo di abitazioni del periodo pre-romano (seconda meta del V secolo – prima metà del III secolo a.C.) in val Venosta. In base agli scavi si presume che un in un insediamento ci fossero minimo 80 case. Affinché la saga della città sulla collina di Tarces potrebbe avere sfondo storico.

Sembra certo che i Romani si siano fermati e trattenuti anche a Malles: l'abitato è posto infatti lungo l'antica Via Claudia Augusta.

Nel 2011, scavi archeologici condotti dall'Università di Innsbruck presso il maso Paulihof hanno portato alla luce reperti del periodo romano, probabilmente facenti parte dell'arredo di una villa rustica.[9]

Nel XII secolo Malles fu sede del tribunale ecclesiastico di Coira.

La reggente del Tirolo, Claudia de' Medici, conferì al paese di Malles, il 13 gennaio 1642, lo stemma e concesse ad esso il diritto di mercato per due fiere annuali: il 23 aprile o mercato di San Giorgio (Georgimarkt) e il 16 ottobre o mercato di San Gallo (Gollimarkt).

Tra l'abitato di Malles e quello di Glorenza è situato lo Sbarramento Malles-Glorenza, un avamposto del Vallo Alpino in Alto Adige, che con i suoi bunker difendeva il territorio da una possibile invasione.[10]

Durante la seconda guerra mondiale, il 9 settembre 1943 il comandante dell'esercito italiano a Malles, il Generale Angelo Polli fu il primo catturato tra gli ufficiali italiani da parte di un gruppo dei corpi speciali delle SS, e condotto nei campi di sterminio tedeschi.

A Malles è stato costruito e certificato il primo edificio passivo (vale a dire che riesce a riscaldarsi senza disporre di caldaia, termosifoni o analoghi impianti) in Italia.[11]


Simboli


«Troncato: il primo di rosso, alla fascia d'argento; il secondo d'oro, alle tre torte di rosso.»

Lo stemma fu concesso dall'imperatore d'Austria Ferdinando III e da Claudia de' Medici, reggente del Tirolo, il 13 gennaio 1642. In loro onore, la parte superiore riporta i colori della casa d'Austria, quella inferiore tre palle rosse in campo dorato, dallo stemma della famiglia de' Medici. Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 21 ottobre 1928.[12][13]


Monumenti e luoghi d'interesse


Malles Venosta è famosa in particolare per le sue chiese e i campanili romanici.


Architetture religiose


Torre e resti del castello medievale
Torre e resti del castello medievale

Architetture militari


A Malles Venosta si trovava la caserma "Sigfrido Wackernell", sede della 46ª (caserma di Glorenza), della 48ª e della 49ª Compagnia degli Alpini e della 109ª Compagnia Mortai da 120 del battaglione alpini "Tirano", appartenente alla brigata alpina "Orobica", entrambe soppresse.[14] La caserma di Glorenza è stata demolita. Della caserma Wackernell resta la palazzina comando (ora ospita la Polizia di Stato) e la parte più a nord (ora stazione dei Carabinieri). La palazzina truppa, la mensa, la mascalcia e le scuderie sono state abbattute.

Altre strutture militari e affini sono:


Società



Ripartizione linguistica


La sua popolazione è nella quasi totalità di madrelingua tedesca:

 %Ripartizione linguistica (gruppi principali)[17]
96,92%madrelingua tedesca
3,00%madrelingua italiana
0,08%madrelingua ladina

Evoluzione demografica


Abitanti censiti[18]


Cultura



Geografia antropica



Frazioni


Il comune è suddiviso amministrativamente in 10 frazioni con una propria amministrazione: Ultimo-Alsago (Ulten-Alsack), Burgusio (Burgeis), Clusio (Schleis), Laudes (Laatsch), Mazia (Matsch), Malles (Mals), Planol (Planeil), Slingia (Schlinig), Tarces (Tartsch) e Piavenna (Plawenn).


Economia



Artigianato


Per quanto riguarda l'artigianato, importante e rinomata è la produzione di mobili in legno.[19]


Trasporti


Malles per la sua attenzione a favorire il turismo sostenibile e la mobilità dolce fa parte del consorzio delle Perle delle Alpi.[20]


Infrastrutture e trasporti


Malles è l'ultima stazione della ferrovia della Val Venosta, che unisce il paese a Merano. Inaugurata nel 1906[21], la tratta venne chiusa nel 1990 dalle Ferrovie dello Stato, per poi essere riattivata nel 2005 sotto la gestione della Società Autobus Alto Adige (SAD).[22] Nel territorio è presente l'area sciistica Watles-Malles.


Amministrazione


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
1991 2008[23] Josef Noggler SVP Sindaco
2009 2020 Ulrich Veith SVP Sindaco
2020 Josef Thurner SVP Sindaco

Gemellaggi


La frazione di Burgusio è gemellata con:


Note


  1. Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. AA. VV., Nomi d'Italia. Origine e significato dei nomi geografici e di tutti i comuni, Novara, Istituto geografico De Agostini, 2006, p. 362.
  5. Carlo Tagliavini, Teresa Capello, Dizionario degli Etnici e Toponimi italiani, Bologna, ed. Pàtron, 1981.
  6. Franz Huter (a cura di), Tiroler Urkundenbuch, vol. I/1, Innsbruck, Ferdinandeum, 1937, n. 117.
  7. Egon Kühebacher, Die Ortsnamen Südtirols und ihre Geschichte, vol. 1, Bolzano, Athesia, 1995, p. 232s. ISBN 88-7014-634-0
  8. AA.VV., Nomi d'Italia. Novara, Istituto Geografico De Agostini, 2004.
  9. Resoconto sull'archeologia a Malles su Stol Archiviato il 24 settembre 2011 in Internet Archive.
  10. Alessandro Bernasconi e Giovanni Muran, Le fortificazioni del Vallo Alpino Littorio in Alto Adige, Trento, editore Temi, maggio 1999, p. 328, ISBN 88-85114-18-0.
  11. La casa passiva. Cos'è? Quali sono le sue caratteristiche?
  12. Malles Venosta, decreto 1928-10-21 DCG, riconoscimento di stemma, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 12 luglio 2022.
  13. (EN) Mals-Malles Venosta, su heraldry-wiki.com.
  14. Notizie tratte da Vecio.it, su vecio.it. URL consultato il 13 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 17 dicembre 2013).
  15. (DE) Die Fröhlichsburg zu Mals - eine Festschrift zum Anlass der Restauration des Fröhlichsturms, Bressanone, Weger, 2004.
  16. Caminiti M., Castelli dell'Alto Adige, 1985, Manfrini Editori, Trento.
  17. Astat Censimento della popolazione 2011 - Determinazione della consistenza dei tre gruppi linguistici della Provincia Autonoma di Bolzano-Alto Adige - giugno 2012
  18. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  19. Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 15.
  20. Vacanze Malles in mobilità dolce Alpine Pearls, su www.alpine-pearls.com. URL consultato il 24 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2017).
  21. Sviluppo delle ferrovie italiane dal 1839 al 31 dicembre 1926, Roma, Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, 1927. Vedi Alessandro Tuzza, Trenidicarta.it, 1997-2007. URL consultato il 30 novembre 2008.
  22. Ferrovie: Widmann in Svizzera per l'acquisto di nuovi convogli, in Alto Adige, 7 luglio 2011.
  23. Elezioni Amministrative 2008 - Provincia di Bolzano

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[en] Mals

Mals (German pronunciation: [mals]; Italian: Malles Venosta [ˈmallez veˈnɔsta]) is a comune (municipality) in South Tyrol in northern Italy, located about 70 kilometres (43 mi) northwest of Bolzano, on the border with Switzerland and Austria.

[es] Malles Venosta

Malles Venosta (en alemán Mals o Mals im Vinschgau) es un municipio italiano de 4.839 habitantes del alto Val Venosta en la provincia autónoma de Bolzano. El municipio está subdividido administrativamente en 10 fracciones cada una con administración propia. Entre los valles laterales pertenecientes al municipio de Malles Venosta se encuentran Val di Mazia (río Saldura), Valle di Planol (río Puni) y Valle Slingia (río Melz).

[fr] Malles Venosta

Malles Venosta (en allemand, Mals) est une commune italienne d'environ 5 200 habitants située dans la province autonome de Bolzano dans la région du Trentin-Haut-Adige dans le nord-est de l'Italie.
- [it] Malles Venosta

[ru] Маллес-Веноста

Маллес-Веноста (итал. Malles Venosta) — коммуна в Италии, располагается в регионе Трентино — Альто-Адидже, в провинции Больцано.



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