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Lumezzane (Lœmezàne[4] o Lumezàne in dialetto bresciano, pronunciato /lymeˈzaːne/ o /lømeˈzaːne/, nella variante lumezzanese scritto comunemente Lömedhane e pronunciato [lømeˈðaːne]) è un comune italiano sparso di 21 431 abitanti[1] della provincia di Brescia in Lombardia.

Lumezzane
comune
Lumezzane – Veduta
Lumezzane – Veduta
Vista di Lumezzane dalla croce di Conche
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Amministrazione
SindacoJosehf Facchini (Lega) dal 10-6-2019
Territorio
Coordinate45°39′N 10°16′E
Altitudine460 m s.l.m.
Superficie31,72 km²
Abitanti21 431[1] (31-8-2022)
Densità675,63 ab./km²
FrazioniFaidana, Fontana, Gazzolo, Gombaiolo, Mezzaluna, Montagnone, Mosniga, Piatucco, Pieve, Dosso, Premiano, Renzo, San Sebastiano, Sant'Apollonio, Termine, Tufi, Valle, Villaggio Gnutti, Villaggio Gobbi,Cavallo
Comuni confinantiAgnosine, Bione, Caino, Casto, Concesio, Marcheno, Nave, Sarezzo, Villa Carcina
Altre informazioni
Cod. postale25065
Prefisso030
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT017096
Cod. catastaleE738
TargaBS
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 867 GG[3]
Nome abitantilumezzanesi
Patronosan Sebastiano per l'omonima frazione (20 gennaio), san Giovanni Battista per la frazione di Pieve (24 giugno) e sant'Apollonio anch'esso per l'omonima frazione (4 luglio)
Cartografia
Lumezzane
Lumezzane – Mappa
Lumezzane – Mappa
Posizione del comune di Lumezzane nella provincia di Brescia
Sito istituzionale

Centro fortemente industrializzato, è particolarmente sviluppato nel settore della metallurgia in generale e della torneria, rubinetteria, casalinghi in acciaio inossidabile e stampi in particolare. Il 3 ottobre 2012 ha ricevuto il titolo di città, consegnato dal prefetto di Brescia al sindaco Silverio Vivenzi durante una cerimonia ufficiale[5]. Il comune fa parte della comunità montana di valle Trompia.


Geografia fisica



Territorio


Sorge nella Val Gobbia, valle laterale della Val Trompia, a 460 metri sul livello del mare. Il monte più alto è il monte Ladino con la sua vetta Corna di Sonclino (1352 m). Il fiume principale è il Gobbia (9 km). Lumezzane è da sempre zona montana di collegamento tra la Val Trompia e la Valsabbia, nonché punto di transito verso la costa occidentale del Lago di Garda.

Il comune ha molte frazioni, alcune molto storiche altre nate in tempi più recenti, ma tutte caratterizzate da forte identità, a cominciare dagli abitanti che molto spesso parlano della frazione più che del comune come luogo di residenza. Le frazioni di Lumezzane sono: Cargne (Cargne [ˈkarɲe]), Dosso (Dòss, [dɔh]), Faidana (Faidana, [fajˈdanɑ]), Fontana (Fontana, [fonˈtanɑ]), Gombaiolo (Gombaiœl, [ɡombaˈjøl]), Lumezzane Gazzolo (Gazœl, [ɡaˈðøl]), Lumezzane Pieve (Piev, [pjef]), Lumezzane Sant'Apollonio (Sant'Apollòni, [hantapoˈlone]), Lumezzane San Sebastiano (San Bastian, [han bahˈʧa]), Mezzaluna (Mezaluna, [mɛðaˈlynɑ]), Montagnone (Montagnon, [montaˈɲu]), Mosniga (Mosniga, [muzˈniɡɑ]), Piatucco (Piatuc, [pjaˈtyk]), Premiano (Premian, [preˈmja]), Renzo (Renç, [rɛnh]), Rossaghe (Rossaghe, [roˈhaɡe]), Sonico (Sonic, [huˈnik]), Termine (Termen, [ˈtɛrmen]), Valle (Vall, [al]), Villaggio Gnutti (Villaj(o) Gnuti, [viˈladʒo ˈɲuti]), Passo del Cavallo (Pass dol Cavall, [pah dol kaˈal], a circa 750 m di altitudine, sul confine con Agnosine ovvero la Val Sabbia).


Origini del nome


Il nome italiano Lumezzane deriva dalla sua denominazione storica in lingua lombarda, localmente pronunciata [lømeˈðane] e conosciuta anche come [lemeˈzane] nei paesi limitrofi ed urbani, la cui etimologia è ancora dubbia. Secondo le teorie più accreditate[6] tale denominazione può derivare:


Storia


Lumezzane all'inizio del Novecento.
Lumezzane all'inizio del Novecento.

Già nota in epoca romana, di cui si possono ammirare gli acquedotti del primo secolo, il centro di Lumezzane fu poi sconvolto dai barbari e sottoposto al dominio longobardo e Franco. Nel secolo il IX passò sotto il dominio del Vescovo di Brescia e nel 1388 diventò feudo della famiglia De Vento, sotto investitura del vescovo Tommaso Visconti.

Nel 1427 passò nelle mani della nobile famiglia Avogadro, in cambio del loro precedente feudo di Polaveno, su investitura della Repubblica di Venezia, particolarmente riconoscente per l'aiuto ricevuto dal nobile Pietro Avogadro nella lotta contro i visconti. Rimase feudo Avogadro per oltre 300 anni, finché nel 1776 non passò per eredità, grazie al matrimonio tra Bartolomeo Fenaroli e Paola Avogadro, alla famiglia Fenaroli Avogadro. A inizio ottocento il feudo cesserà di esistere con la caduta della Serenissima per l'invasione francese.

L'isolamento lumezzanese venne progressivamente meno, anche se le deficitarie vie di comunicazione rendevano in ogni caso difficili i collegamenti.[7]

Il 23 gennaio 1528 il feudatario conte Francesco Avogadro emana un proclama con il quale intima gli abitanti di non osare più portare armi nelle assemblee comunali né di ricorrere ad offese o atti vietati nelle medesime.[8]

Nel 1900, è costruito tra S. Apollonio e S. Sebastiano un nuovo edificio scolastico, dedicato a re Umberto I.[9]

Agli inizi del '900 Lumezzane concentrava il maggior numero di officine per la fabbricazione di attrezzi agricoli, chiodi e bulloni. Enorme sostegno venne all'industria lumezzanese dall'introduzione nel 1906 dell'energia elettrica, per la distribuzione della quale si costituì nel 1909 la società elettrica di Lumezzane, nel 1923 un consorzio elettrico.[10]

Il 30 dicembre 1922 un incendio distrugge completamente la chiesa di Sant'Apollonio, lasciandone in piedi solo i muri perimetrali.[11]

Il comune di Lumezzane venne creato nel 1927 dalla fusione di tre comuni fino ad allora autonomi: Lumezzane Pieve, Lumezzane San Sebastiano e Lumezzane Sant'Apollonio (divenute quindi frazioni, sebbene tra le principali).

Nel 1935 in località Termine vengono effettuati lavori di allargamento della strada provinciale n.3, che collega Sarezzo a Lumezzane.[12] La nuova strada venne costruita dal 1930 al 1935 e fino a questa data le merci, in uscita come in entrata da Lumezzane, dovevano essere trainate da muli per superare la ripida salita di Rossaghe.[13]

Nell'aprile del 1938 viene conclusa la prima parte del villaggio "Serafino Gnutti", progettato dall'ing. Giovanni Zani; 22 edifici per 205 vani, inaugurati ufficialmente nell'ottobre del 1940. Al suo completamento nell'immediato secondo dopoguerra il villaggio Gnutti si comporrà di 80 diversi edifici, ospitando oltre un migliaio di abitanti.[14]

Dal 1987 fa parte dei "100 Comuni della Piccola Grande Italia".[15]

Lumezzane, prima solamente cittadina, dal 3 ottobre 2012 è diventata ufficialmente città.


Feudatari locali


Famiglie che hanno ottenuto l'infeudazione vescovile dell'abitato:

Famiglia Stemma Periodo
De Vento 1388 -1427
Avogadro
Blasone Avogadro
Blasone Avogadro
1427 -1776
Fenaroli Avogadro
Blasone Della Torre
Blasone Della Torre
1776 -1797

Simboli


Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 3 maggio 1956.[16]

«Inquartato: nel primo d'oro, alla ruota dentata, uscente di tre quarti dalla partizione, nel cui interno campeggia una incudine, il tutto al naturale; nel secondo d'azzurro, al sole d'oro raggiante; nel terzo di rosso a tre daghe romane d'argento, manicate d'oro, poste in fascia ed ordinate una sopra l'altra; nel quarto d'argento, a tre bande doppiomerlate di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.»

Nel decreto di concessione dello stemma c'è una discrepanza tra il testo che lo descrive inquartato, cioè diviso in quattro quarti uguali, e i bozzetti ufficiali allegati al documento che presentano la ruota e l'incudine in un campo ridotto, versione grafica fatta propria dal Comune.[17]

Prima di unirsi in un unico comune, Lumezzane S. Apollonio aveva come simbolo uno scudo azzurro con un sole figurato d'oro, Lumezzane S. Sebastiano tre daghe romane poste orizzontalmente in campo rosso con nel capo il sole nascente, Lumezzane Pieve le tre bande doppiomerlate della famiglia Avogadro. Quando nel 1927 venne creato il comune di Lumezzane, con regio decreto del 1º febbraio 1938 gli venne concesso lo stemma: di rosso, alle tre daghe romane d'argento, manicate d'oro, poste in fascia; capo del Littorio di rosso (porpora), al fascio littorio d'oro, circondato da due rami di quercia e d'alloro annodati da un nastro dai colori nazionali, emblema da cui, dopo il 1945, il capo del Littorio verrà eliminato.[17]

Il gonfalone è un drappo partito di azzurro e di bianco.[16]


Monumenti e luoghi d'interesse



Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[18]


Etnie e minoranze straniere


Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2019 la popolazione straniera residente era di 2 250 persone, pari al 10,23% della popolazione totale[19]. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:

  1. Pakistan 654
  2. Romania 323
  3. Senegal 305
  4. Nigeria 106
  5. Marocco 93
  6. Ghana 79
  7. Albania 79
  8. Tunisia 78
  9. Ucraina 72
  10. Moldavia 52

Lingue e dialetti


Il dialetto lumezzanese si differenzia dal resto della parlata lombarda della provincia di Brescia per la sua pronuncia "scurita" e per una cadenza molto caratteristica. I tratti fonetici lumezzanesi, come il fonema /h/ che rimpiazza /s/, /ð/ (simile all'inglese "th" di this) che rimpiazza /z/, la lettera a finale che acquista il valore /ɑ/ e l'utilizzo più massiccio dei fonemi /y/ ed /ø/, possono essere riscontrati anche in buona parte delle valli Trompia e Camonica. (Esempio: scusa, bresciano [ˈskyza], valtrumplino/camuno [ˈhkyzɑ], lumezzanese [ˈhkyðɑ]).

Uno dei tratti famosi del dialetto lumezzanese riguarda il lessico, in quanto il paese ne possiede uno proprio che non condivide con il resto del dialetto bresciano. Proverbiali sono la Bèstia blœ ([ˈbɛhˈtʃɑ blø], corriera), il Din Don Baiòc ([din dɔn baˈjɔk], flipper), il Din Dòn Cadena ([din dɔn kaˈðenɑ], calcio balilla) ed il Casseton qe sona ([kahiˈtu ke ˈhunɑ], juke box), nonché molti modi di dire, tra cui "Nigotin de le pene rosse" ([niɡuˈti ðe le ˈpɛne ˈrohe]), "chicha'm i goç" ([ˈtʃitʃɛm i goh]), "megl oxell de bosc qe oxell de gàbia" ([mɛj oˈðɛl de boh(k) ke oˈðɛl de ˈɡabjɑ]), "cinc sâc de çòc sêc sul soler a secar a cinc frânc al sac" ([hik hak de hɔk hɛk høl høˈl(eːr) a hɛˈka a hik fraŋk al hak], cinque sacchi di legna secca sul solaio a seccare a cinque lire al sacco).


Cultura


Torre Avogadro
Torre Avogadro

Tra i principali luoghi di cultura a Lumezzane ricordiamo la Biblioteca Civica "Felice Saleri", la Galleria Civica Torre Avogadro e il Teatro Comunale Odeon.

La Torre ospita regolarmente mostre di artisti locali e non. L'Odeon annualmente una stagione di prosa di livello nazionale (ospiti frequenti Marco Paolini, Moni Ovadia, Lella Costa, debutti recenti Emma Dante e Damiano Michieletto) cui si affiancano le rassegne Odeon Classic, dedicata soprattutto alla musica classica e lirica, e locale "Vers e Us", vetrina per le bande cittadine e vari gruppi teatrali.

Sulle montagne limitrofe il Parco del Colle San Bernardo, sede di un'antica chiesa, è meta di frequenti gite fuoriporta dei lumezzanesi. Sul colle si trova anche l'osservatorio astronomico "Serafino Zani"[20], provvisto di un telescopio di 40 cm e gestito dall'Unione Astrofili Bresciani. Merita una visita anche il santuario di Conche poco al di là del confine col comune di Nave.


Infrastrutture e trasporti


Fra il 1882 e il 1954 Lumezzane ospitò un'importante stazione della tranvia della Val Trompia[21]; oggi il paese viene servito dalla S.I.A. per i trasporti pubblici.


Amministrazione


Il municipio di Lumezzane.
Il municipio di Lumezzane.

Di seguito l'elenco dei sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1995):

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
8 maggio 1995 28 giugno 1999 Ottorino Bugatti Partito Popolare Italiano Sindaco [22][23]
28 giugno 1999 28 giugno 2004 Lucio Facchinetti Forza Italia Sindaco [24]
28 giugno 2004 8 giugno 2009 Silvano Corli Democratici di Sinistra Sindaco [25]
8 giugno 2009 9 giugno 2014 Silverio Vivenzi Lega Nord Sindaco [26]
9 giugno 2014 10 giugno 2019 Matteo Zani Partito Democratico Sindaco
10 giugno 2019 in carica Josehf Facchini Lega Nord Sindaco [27]

Sport



Calcio


La principale società di calcio del comune è stata il Lumezzane, fondato nel 1946 e capace di raggiungere quale massimo risultato alcune partecipazioni alla Serie C e una vittoria nella relativa coppa. Cessate le attività nel 2018, la pratica calcistica lumezzanese è portata avanti dal club dilettantistico fino ad allora denominato A.S.D. ValgobbiaZanano, che ha peraltro iniziato a proporsi quale erede della società cessata.


Rugby


La squadra di rugby locale sono i Centurioni Rugby Lumezzane. Fondata nel 1964, disputa il campionato di Serie A.


Pallacanestro


A Lumezzane era presente una società di pallacanestro, la Basket Lumezzane, fondata nel 1963 che ha cessato l'attività nel 2009. Sono ora presenti due società, Virtus Lumezzane e Olimpia Lumezzane.


Tennis


È presente anche una società di tennis che partecipa al campionato di Serie A2 femminile.[senza fonte]


Ciclismo


Lumezzane è stata per due volte luogo di arrivo di tappa del Giro d'Italia: nel 1993 con la 15ª tappa, vinta da Davide Cassani e nel 1999 con la 16ª tappa, vinta da Laurent Jalabert.


Impianti sportivi


Lo Stadio comunale "Tullio Saleri" è lo stadio calcistico che ospita le partite casalinghe dell'A.C. Lumezzane. Può ospitare fino a 4150 spettatori.


Galleria d'immagini



Note


  1. Bilancio demografico mensile anno 2022 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. (c) 2001 by Fondazione Negri - Brescia - Italy, all rights reserved, Vocabolario bresciano - italiano, su brescialeonessa.it. URL consultato il 23 agosto 2016.
  5. Da domani chiamatela "Città di Lumezzane"
  6. Eiportate anche sul sito Lumezzane.info nonché menzionate su Comuni-Italiani .
  7. Val Trompia Storica "Gli antichi comuni di Pieve e Sant'Apollonio tra autonomia e soggezione feudale.", su valtrompiastorica.it. URL consultato il 26 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  8. Il Cinquecento, in Valtrompia nella storia, p. 168.
  9. Il Novecento, in Valtrompia nella storia, p. 342.
  10. Il Novecento, in Valtrompia nella storia, p. 341.
  11. Le mille anime di un cuore armigero, in VALTROMPIA I luoghi e le industrie del Novecento, p. 44.
  12. Le mille anime di un cuore armigero, in VALTROMPIA I luoghi e le industrie del Novecento, p. 51.
  13. Il Novecento, in Valtrompia nella storia, p. 416.
  14. Le mille anime di un cuore armigero, in VALTROMPIA I luoghi e le industrie del Novecento, p. 52.
  15. Craxi scopre i cento comuni dell'Italia piccola e opulenta., su ricerca.repubblica.it. URL consultato il 18 ottobre 2020.
  16. Lumezzane, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 16 ottobre 2022.
  17. Marco Foppoli, Lumezzane, in Stemmario Bresciano, Provincia di Brescia / Grafo, 2011, p. 155, ISBN 978-88-7385-844-7.
  18. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  19. Cittadini Stranieri. Popolazione residente per sesso e cittadinanza al 31 dicembre 2019 (dati provvisori), su demo.istat.it, Istituto nazionale di statistica. URL consultato il 26 luglio 2020.
  20. Copia archiviata, su astrofilibresciani.it. URL consultato il 27 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2011).
  21. Claudio Mafrici, I binari promiscui - Nascita e sviluppo del sistema tramviario extraurbano in provincia di Brescia (1875-1930), in Quaderni di sintesi, vol. 51, novembre 1997.
  22. In coalizione con Lega Nord e Partito Repubblicano Italiano.
  23. La legislatura 1995-1999 durò solo quattro anni, secondo i termini fissati dalla Legge 25 marzo 1993, n. 81. Il mandato fu riportato a cinque anni in seguito alle modifiche introdotte dal Decreto Legislativo 167/2000.
  24. In coalizione con Alleanza Nazionale.
  25. In coalizione con La Margherita.
  26. In coalizione con Il Popolo della Libertà.
  27. In coalizione con Forza Italia e Fratelli d'Italia.

Bibliografia



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[de] Lumezzane

Lumezzane (Lömedàne in lumezzanese, Le Medhane in bresciano) ist eine Stadt mit 22.002 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Brescia in der Lombardei, Italien. Lumezzane liegt im Val Gobbia, einem Seitental des Valle Trompia. Die Nachbargemeinde sind Agnosine, Bione, Caino, Casto, Concesio, Marcheno, Nave, Sarezzo und Villa Carcina.

[en] Lumezzane

Lumezzane (Brescian: Lœmesane; locally Lömedhane [lømeˈðane]) is a town and comune in the province of Brescia, in Lombardy. With a population of 22,255 (As of 2017[update]) it is one of the largest towns in the province of Brescia. It is situated in the Gobbia Valley, which is a side valley of the Trompia Valley.

[es] Lumezzane

Lumezzane es una localidad y comune italiana de la provincia de Brescia, región de Lombardía, con 23.962 habitantes.

[fr] Lumezzane

Lumezzane est une ville italienne de la province de Brescia dans la région de Lombardie.
- [it] Lumezzane

[ru] Лумедзане

Лумедза́не (итал. Lumezzane) — коммуна в Италии, в провинции Брешиа области Ломбардия.



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