Longobucco è un comune italiano di 2 899 abitanti in provincia di Cosenza, posto in una vallata della Sila Greca, percorsa dal fiume Trionto. È il quarto comune più esteso della Calabria.[3] Nel suo territorio sorge, immersa nei boschi della Sila, la località Fossiata (m 1315 s.l.m.), in prossimità del lago Cecita, massimo bacino dell'altopiano silano.
Disambiguazione – Se stai cercando il chirurgo italiano, vedi Bruno da Longobucco.
Disambiguazione – Se stai cercando il calciatore italiano, vedi Silvio Longobucco.
Il nome del paese deriva dal latinolonga bucca (ossia "lunga concavità") che a sua volta si riferisce al nome del torrente Macrocioli, dal greco bizantino makrokoilos (che significa "lunga cavità").
Storia
Il paese rivestì un ruolo molto importante durante il brigantaggio: nativi di Longobucco erano i feroci briganti Palma, Faccione, Santoro, che si faceva chiamare Re Coremme.
Durante il fascismo vennero confinati in questo paese alcuni dignitari etiopi che avevano avuto importanti ruoli nella resistenza al colonialismo fascista.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 22 giugno 2005.[4][5]
«Stemma partito di rosso e di verde, al tempietto, scalinato di due, con alta cupola tondeggiante, con due colonne laterali ioniche, d'oro, finestrato con finestrella tonda, di argento, chiuso dello stesso. Sotto lo scudo, su lista bifida e svolazzante di rosso, il motto, in lettere maiuscole di argento, Temesen antiquum nomen meum. Ornamenti esteriori da Comune»
(D.P.R. 22.06.2005)
Il gonfalone è un drappo partito di verde e di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
Molti luoghi del centro abitato di Longobucco hanno un'importanza storica di rilievo.
Museo dell'artigianato silano e della difesa del suolo[6]
Ha sede a Longobucco nella bella cornice dell'ex convento dei Frati Francescani minori, costituisce un altro concreto passo nel cammino della diffusione della conoscenza del territorio della Sila e della sua popolazione. Il Museo si configura quale vera e propria vetrina che mette in luce le peculiarità dell'area dell'altopiano silano con particolare attenzione a tutte le tematiche connesse all'artigianato locale (la lavorazione dei tessuti, quella dei metalli e l'oreficeria, la lavorazione
del legno e della pietra) e la difesa dell'ambiente.
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 56 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Romania 42 1,13%
Cultura
Eventi
Ogni anno nel mese di settembre si svolge la fiera di Puntadura.
Economia
Le attività più sviluppate sono l'agricoltura, la tessitura dei tappeti, la lavorazione del legno e l'edilizia. Interessanti prospettive sono offerte anche dal turismo naturalistico, per i boschi e le sue montagne incontaminate facenti parte del Parco nazionale della Sila. Fra le lavorazioni artigianali si distinguono la lavorazione del ferro battuto, del legno, della pietra e la fabbricazione di tessuti di lana, cotone e seta, tessuti e ricamati a mano con un ricco repertorio di disegni antichi e moderni.[8][9]
Esiste in paese una mostra permanente di tessuti artigianali.
Gli anni cinquanta coincisero con uno sviluppo demografico, dovuto anche alla favorevole congiuntura a livello nazionale, rilanciando il paese dal punto di vista economico. Successivamente la popolazione ha subito un consistente flusso migratorio anche a causa di una cattiva gestione della montagna, così che gli abitanti si sono ridotti da oltre 8.000 agli attuali 3.466. Potenziale economico commerciale hanno certe specialità gastronomiche: tra queste spicca il salume denominato sacchetto di Longobucco preparato con carne di zampa del suino nero calabrese.[10]
Buona parte del suo territorio oggi fa parte del Parco nazionale della Sila.
Nel 2014 l'amministrazione comunale ha istituito il premio "Giuseppe De Capua", intitolato ad un sacerdote longobucchese che si distinse per i suoi incarichi e per avere scritto molti libri sulla storia di Longobucco, per mantenere vivo il rapporto con i longobucchesi che per ragioni di studio e lavoro vivono altrove.
il 18 luglio con l'annullamento dei voti si ebbe lo scioglimento del consiglio comunale
Bibliografia
Antonio Maria Adorisio, "Argentera: "La principale minera del Regno". 1496-1568. Fonti scritte per la storia economica e civile delle miniere di Longobucco: "Pergamene Argentera" dell'Archivio di Stato di Napoli, GAL SILA GRECA BASSO IONIO COSENTINO, 2015 (Quaderni, 1).
Giuseppe Ferraro, Le origini delle chiese dell'Annunziata e della Trinità di Longobucco in una «breve storia» del 1920, in rivista Calabria sconosciuta, dicembre 2014.
T. Bartoli, Monografia della città di Temesen. Memoria del Dottor Tommaso Bartoli da Longobucco. 1846, Cosenza, Migliaccio, 1849.
G. De Capua, Longobucco, dalle origini al tempo presente, Cosenza, 1982.
G. De Capua, Longobucco, dalle origini al tempo presente, Rossano, Studio Zeta, 1997, Seconda ediz.
G. Ferraro, Persistenze e mutamenti sociali nella compilazione dei catasti onciari: il caso dell'università di Longobucco (1753), in «Rogerius», anno XVI, n. 2, 2013;
Salvatore Muraca, Cent'anni di storia a Longobucco, in: Il libro di un secolo. Sintesi di storia del '900 in Italia e nel nostro comune, Roma, Edizioni Alisei, 2000, pp.54–61;
G. Ferraro, Una liberazione «diversa» e le lettere «amhariche» degli anni di confino dei deportati etiopi, in “Rivista Calabrese di Storia del ‘900”, Semestrale dell'Istituto calabrese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea, 2-2013, pp.227–250.
Giuseppe Ferraro, Brevi note intorno ai riti di preparazione della Settimana Santa di Longobucco, su "Calabria sconosciuta", numero 141.
Atti Premio internazionale di medicina Bruno da Longobucco. Storia e tradizioni scientifiche in Calabria, Longobucco, 24 agosto 2005, Cosenza, Plane, 2005.
S. Muraca, Un paese altrove. Appunti e immagini sull'emigrazione longobucchese, Cosenza, Plane, 2005.
A. M. Adorisio, I codici di Bruno da Longobucco. In Appendice il «Titulus finalis» inedito della Chirurgia Magna, Casamari, Edizioni Casamari, 2006 (Con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale di Longobucco).
Giuseppe Ferraro, Lettere dal fronte: aspetti e problemi di vita militare durante la Grande Guerra, in "Rivista calabrese di storia del '900", Periodico dell'Istituto calabrese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea, 2-2012, pp.117–132.
Tommaso Cariati, Patru e figghiu, Castiglione Cosentino, Laborgonolico, 2006.
Giuseppe Ferraro, La Fiera di Puntadura di Longobucco tra passato e presente. Per ridisegnare e sviluppare un centro montano: economia, cultura e comunicazione, in ALM (2007), pp.1–5;
A. M. Adorisio, G. Brunetti, F. Burgarella, T. Cariati, G. Ferraro, M. Lazzari, G. Leone, S. Muraca, Longobucco, dal mito alla storia. Testimonianze e studi in memoria di Mons. Giuseppe De Capua, Longobucco [San Giovanni in Fiore, Edizioni Librare], 2008.
Domenico Curcio, Fiorenzo De Simone, Giuseppe Ferraro (a cura di), Francesco Godino, l'uomo e il sacerdote (Un parroco fra le montagne), Benevento, MB Stampa, 2005.
Salvatore Muraca, Breve storia della Camera del Lavoro di Longobucco, in "La voce dei lavori". Periodico mensile della Camera del Lavoro di Cosenza, Febbraio 2005.
Francesco Godino, Santa Brigida a Longobucco, Rossano, Grafosud, 2000.
Francesco Godino, C'era una volta Longobucco, Rossano, Grafosud, 2005.
Giuseppe De Capua, La religiosità popolare dei longobucchesi espressa nelle canzoni, Montalto, Periferia, 1997.
Giuseppe De Capua, Canzoni dialettali longobucchesi. Commento estetico, Montalto, Periferia, 1997.
Giuseppe Ferraro, Regno di Napoli (1753): il ruolo sociale portante della donna calabrese. L'esito di uno studio su Longobucco attraverso i dati del catasto onciario, in www.bottegascriptamanent.it, anno IV, n. 40, Dicembre 2010.
Giuseppe Ferraro, La Calabria al fronte: la Grande Guerra nelle lettere di Alfonso Russo, in Rivista Calabrese di Storia del ‘900, Semestrale dell'Istituto calabrese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea,1/2-2009.
Giuseppe Ferraro, Mons. Montini e gli internati etiopici in Calabria (1937-1943), in Rivista Calabrese di Storia del ‘900, Periodico dell'Istituto calabrese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea, 2-2011.
Giuseppe Ferraro, Brevi considerazioni su “Il Palio dell'Assunta” di Longobucco: tra gioco e antropologia sociale”, in Calabria Sconosciuta, n. 127, Luglio/Settembre-2010, pp.22–23.
Alfredo Focà, "MAESTRO BRUNO DA LONGOBUCCO "- Chirurgo- Laruffa Editore-2004.
Autori Varii, L'Argentera di Longobucco. Seconda edizione, Comune di Longobucco. Assessorato alla cultura, [San Giovanni in Fiore, Grafica Florens], 2001-2004, Quaderni della Biblioteca Civica "Bruno da Longobucco". Quaderno 1.
Ortiano 1973 Emergenza e Solidarietà, 2003, Quaderni della Biblioteca Civica "Bruno da Longobucco". Quaderno n.2.
P. Majerù, Longobucco nel 1700, Ferrari, Rossano, 2014.
La Tradizione delle Arti e dei Mestieri a Longobucco, 2004, Quaderni della Biblioteca Civica "Bruno da Longobucco". Quaderno n.3.
Domenico Palma e il Brigantaggio nel Meridione, 2005, Quaderni della Biblioteca Civica "Bruno da Longobucco". Quaderno n.4.
Giuseppe Ferraro, I capi briganti contro l'integrità politica e militare del Mezzogiorno d'Italia, in Parola di Vita-Cultura e Storia, anno 4, n. 3 (104).
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Giuseppe Ferraro, Un prefetto lombardo e un brigante calabrese: il convegno silano tra Guicciardi e Palma, in L'Acropoli, 2 (2012).
Giuseppe Ferraro, L'Abissinia a Longobucco. Le deportazioni di sudditi coloniali in Calabria. L'atteggiamento del fascismo e del Vaticano, in Il Quotidiano della Calabria, 19 agosto 2012, pp.18–19.
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Giuseppe Ferraro, Il brigante galantuomo. La Calabria post Unità d'Italia, in "Il Quotidiano della Calabria", 7 ottobre 2012, pp.18–19.
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Parrilla Angela, Il folclore a Longobucco: panorama culturale di un piccolo centro calabrese, 1980, p.406.
Caliò Giuseppe, Pagine critiche e pagine storiche su Longobucco / Giuseppe Caliò; raccolte in volume a cura di Gaetano Romano. - Rossano: Studio Zeta, stampa 1998.
Ferraro Giuseppe, La legge Pica e la lotta ai briganti, Il Quotidiano della Calabria, 21 luglio 2013, pp.18–19.
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