La Sterza è una frazione dei comuni italiani di Lajatico e Terricciola, nella provincia di Pisa, in Toscana.
La Sterza frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 43°29′54.76″N 10°43′29.31″E |
Altitudine | 74 m s.l.m. |
Abitanti | 114[1] (2011) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 56030 |
Prefisso | 0587 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | sterzaiolo, sterzaioli[2] |
Cartografia | |
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La frazione ha dato i natali ad Andrea Bocelli.[3][4]
La Sterza si sviluppa in Valdera lungo il corso del fiume Era che lambisce il paese ad est.[5] Inoltre, la frazione è attraversata dal torrente Sterza, dal quale prende il nome e che segna il confine tra i territori comunali di Lajatico e di Terricciola.[5] La Sterza è la frazione più meridionale del comune di Terricciola, mentre è quella posta più a nord del comune di Lajatico. L'altitudine massima della località dalla parte di Lajatico è 74 m s.l.m., mentre nella porzione terricciolese è di 65 m.[1] Presso la frazione si trovano inoltre due laghetti artificiali.
La Sterza dista circa 3 km da Lajatico e 6 km da Terricciola, mentre dista da Pisa poco più di 45 km.
La storia del territorio di La Sterza è legata a quella dello scomparso borgo e castello di Pava, o Pave, posto su un'altura a pochi metri dal paese, ricordato in due documenti redatti a Volterra il 1º agosto 1109 e il 21 giugno 1112 dal notaio Gualfredo, nei quali si legge del passaggio di proprietà del castello da Raginieri del fu Ildebrando a Ruggieri vescovo di Volterra.[6] Il borgo altomedievale passò ai Pannocchieschi nel 1186, al vescovo di Volterra Ranieri nel 1284, a Firenze nel 1362 e infine a Pisa nel 1364, per poi iniziare un lento declino fino al totale abbandono già nel XV secolo.[6] Qui era situata un'importante pieve, la pieve di San Giovanni, nota sin dal 1109, che all'epoca del sinodo volterrano del 1356 contava sotto la propria giurisdizione cinque chiese parrocchiali: San Donato di Terricciola, che poi fu eretta in pievania dopo l'abbandono di Pave, San Martino di Scandiccio (soppressa nel 1463), San Pietro di Valle Gualichilda, San Lorenzo e San Tommaso (tutte distrutte).[6] La chiesa sarà poi nota semplicemente come Pieve a Pitti o Pieve de' Pitti, dal nome della famiglia fiorentina che fu proprietaria della tenuta fino al XVII secolo.
Ciò che resta di questo borgo è un antico casale oggi sede di un'azienda agricola e di un agriturismo, mentre il moderno paese si è sviluppato a partire dal XIX secolo alle pendici della collina, presso il ponte sul torrente Sterza e presso le principali vie di comunicazione dell'entroterra pisano, già in antichità punto strategico in quanto qui sia lo Sterza che l'Era erano facilmente guadabili.[5]
La Sterza si presenta come un moderno borgo agricolo, in cui sono situate principalmente attività artigianali e commerciali del comune di Lajatico.[5]
La Sterza si sviluppa lungo la strada statale 439 Sarzanese Valdera, in un punto stradale nodale in quanto da qui si diramano anche la strada provinciale 14 di Miemo e la strada provinciale 45 di Lajatico.[5]
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