Isolabona (L'Îsura in ligure[4]) è un comune italiano di 687 abitanti[1] della provincia di Imperia in Liguria.
Isolabona comune | |||
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Panorama | |||
Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Liguria | ||
Provincia | Imperia | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Augusto Peitavino (lista civica "Isolabona che c'è") dal 27-5-2019 | ||
Data di istituzione | 1861 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 43°52′46″N 7°38′20.03″E | ||
Altitudine | 106 m s.l.m. | ||
Superficie | 12,35 km² | ||
Abitanti | 687[1] (31-5-2022) | ||
Densità | 55,63 ab./km² | ||
Comuni confinanti | Apricale, Dolceacqua, Pigna, Rocchetta Nervina | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 18035 | ||
Prefisso | 0184 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 008032 | ||
Cod. catastale | E346 | ||
Targa | IM | ||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] | ||
Cl. climatica | zona D, 1 502 GG[3] | ||
Nome abitanti | isolesi (nel dialetto locale lisurenchi) | ||
Patrono | santa Maria Maddalena | ||
Giorno festivo | 22 luglio | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Isolabona nella provincia di Imperia | |||
Sito istituzionale | |||
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Isolabona è situata in val Nervia, tra i comuni montani di Rocchetta Nervina, a nord, e Dolceacqua a sud.
Esso si presenta come il tipico borgo dell'entroterra ligure di Ponente, racchiuso da una cinta fortificata. Le strette vie mettono in comunicazione le due piazze principali, chiamate Piazza Piccola e Piazza Grande. Nella prima è presente una fontana ottagonale del 1486, mentre sulla seconda si affacciano l'oratorio e la chiesa parrocchiale.
Tra le vette del territorio isolese il monte Gouta (1315 m), il monte Altomoro (908 m), il monte Morgi (817 m) e il monte Olivastro (700 m).
Il toponimo Isolabona deriva dall'unione dei termini "insula" cioè isola, perché il paese è collocato su una sorta di isolotto definito dal torrente Nervia e un suo affluente, il Merdanzo, e "bona" (traduzione letterale del termine "buona") per la proverbiale cordialità ed ospitalità dei suoi abitanti e per il clima mite.
Un primo insediamento - denominato genericamente con il termine castellum[5] e, probabilmente, localizzabile nei pressi dell'odierno cimitero urbano[6] ove è situata la chiesa di San Giovanni Battista[6] - è citato all'inizio del XIII secolo[5].
Al 1287, con l'acquisto del territorio apricalese da parte di Oberto Doria[5], la comunità di Isolabona (che dalla pieve progressivamente si sviluppò più nel fondovalle, intorno al locale castello[6]) venne unita a quella di Apricale[5] all'interno del Marchesato di Dolceacqua[5]; tale unione amministrativa dei due borghi perdurò fino al 1573[5].
Al 1524 risale, invece, il passaggio del marchesato dolceacquino nel Ducato di Savoia[5].
Con l'annessione del contado di Nizza alla Prima Repubblica francese, nel 1793[5], Isolabona entrò a far parte del cantone di Perinaldo[5] (distretto di Mentone), poi di Monaco nel dipartimento francese delle Alpi Marittime[5][7].
Nel 1805[5] restò nel cantone di Dolceacqua (che sostituì Perinaldo come capoluogo), ma passò nel nuovo distretto di Sanremo[5], dello stesso dipartimento, esteso a est per annessione di una parte della Repubblica Ligure[8].
Alla caduta del Primo Impero francese, nel 1815, tornò al Regno di Sardegna[5], come stabilito dal Congresso di Vienna, e successivamente nel Regno d'Italia, dal 1861[5]. La municipalità di Isolabona fu sottoposta nel III mandamento di Dolceacqua del circondario di Sanremo della provincia di Nizza[5] (poi provincia di Porto Maurizio dopo la cessione alla Francia del territorio nizzardo).
Dal 1973 al 30 aprile 2011 ha fatto parte della Comunità montana Intemelia.
«D'azzurro, alla torre rossa con due palchi, merlata alla guelfa, aperta e finestrata di nero, collocata su un prato verde e sormontata da una corona d'oro all'antica» |
(Descrizione araldica dello stemma[9]) |
«Drappo di azzurro...» |
(Descrizione araldica del gonfalone[9]) |
Lo stemma ufficiale e il gonfalone sono stati approvati con l'apposito Decreto del Presidente della Repubblica datato al 16 agosto del 1952[9].
Abitanti censiti[11]
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti ad Isolabona sono 106[12], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[13]:
Il territorio comunale è da una superficie territoriale di 12,35 km².
Confina a nord con il comune di Pigna, a sud con Dolceacqua, ad ovest con Pigna, Rocchetta Nervina e Dolceacqua, ad est con Pigna ed Apricale.
L'economia di Isolabona è prevalentemente agricola, dedite alla coltivazione e produzione di vini rossi, il Rossese, e olio di oliva.
Il territorio di Isolabona è attraversato principalmente dalla strada provinciale 64 che permette il collegamento con Dolceacqua, a sud, e Pigna verso nord. Altra arteria provinciale è la SP 63 per Apricale.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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23 luglio 1987 | 6 giugno 1990 | Danilo Veziano | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
6 giugno 1990 | 24 aprile 1995 | Danilo Veziano | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Danilo Veziano | lista civica | Sindaco | |
2 luglio 1999 | 14 giugno 2004 | Danilo Veziano | lista civica | Sindaco | |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Sandro Pastor | lista civica | Sindaco | |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Danilo Veziano | Paese con fontana e castello (lista civica) |
Sindaco | |
26 maggio 2014 | 26 maggio 2019 | Dario Faraone | Rinnovare si può (lista civica) |
Sindaco | |
27 maggio 2019 | in carica | Augusto Peitavino | Isolabona che c'è (lista civica) |
Sindaco | |
Isolabona fa parte dell'Unione dei comuni delle Valli Nervia e Roja.
Altri progetti
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