È noto soprattutto per ospitare un santuario fondato da San Francesco e per essere il luogo dove quest'ultimo inventò il presepe.[4] Fa parte del Cammino di Francesco e, dal 2016, è parte del club dei borghi più belli d'Italia.[5][6]
Il comune di Greccio si trova in Sabina, nell'Alto Lazio, ai confini con l'Umbria. Il borgo medievale di Greccio sorge su un costone dei Monti Sabini, sul bordo occidentale della Piana di Rieti, a 705metri di altitudine sul livello del mare (circa 300 metri più in alto rispetto al fondovalle).
La parte pianeggiante del territorio comunale si estende nella sottostante Piana Reatina e comprende le frazioni di Spinacceto, Limiti di Greccio (dove si trova il municipio) e Sellecchia.
Gli affreschi di Giotto ad Assisi che riguardano la costruzione del Santuario di Greccio per ordine di San Francesco
Greccio fu fondato, secondo la tradizione, da una colonia o famiglia greca, fuggita o esiliata dalla patria in seguito a guerre e distruzioni che innamoratasi della amenità del luogo e della comodità di difesa naturale che offriva, ci si stabilì. Da qui il nome Grecia, Grece, Grecce ed infine Greccio.
Le prime notizie certe risalgono al X- XI secolo. quando i frammentari possedimenti dell'Abbazia di Farfa vennero riuniti e si procedette all'incastellamento delle curtis. Il monaco benedettino Gregorio da Catino (1062-1133) fa riferimento alla località di Greccio (curte de Greccia) nella sua opera "Regesto Farfense". Dai resti degli antichi fabbricati si rileva che Greccio divenne un castello medievale fortificato circondato da muraglie e protetto da sei torri fortilizie. Ebbe a sostenere fiere lotte coi paesi confinanti e subì la distruzione ad opera delle soldatesche di Federico II nel 1242.
Tra il 1223 e il 1226, Greccio ospitò più volte Francesco d'Assisi, che qui rievocò per la prima volta la rappresentazione del Presepio. Il santo amava visitare questi luoghi per la bellezza del paesaggio, che gli ricordava tanto quello della Palestina dove si era recato in visita, e per la semplicità degli abitanti del paese. La rappresentazione del presepe fu il pretesto per lanciare un messaggio "politico" a Papa Onorio III, che in quel periodo risiedeva nella vicina Rieti: non è necessario riconquistare il Santo Sepolcro di Gerusalemme per mezzo delle crociate, perché la nascita di Gesù può essere commemorata dovunque.[7]
Nel XIV secolo il paese è più volte ricordato nello statuto municipale di Rieti e nelle carte dell'archivio della cattedrale, come sede di podestà. Subì alterne vicende fino al 1799 quando fu di nuovo distrutto e saccheggiato ad opera dell'esercito napoleonico.
Monumenti e luoghi d'interesse
La piazza principale di Greccio
Architetture civili
L'antico Borgo Medievale, che gode di un ottimo panorama sulla Piana di Rieti, conserva parte della pavimentazione del vecchio castello (XI secolo circa), una delle porte d'ingresso e tre delle sei torri, di cui la maggiore trasformata nel XVII secolo in torre campanaria della Collegiata.
Architetture religiose
Il convento-santuario di Greccio
Santuario di Greccio
Fu costruito nel 1288, per ricordare il primo presepe vivente rappresentato da Francesco d'Assisi nel 1223. Il complesso comprende il convento francescano, la piccola chiesa di San Francesco, la più grande chiesa dell'Immacolata Concezione e il romitorio di San Francesco.
La Cappelletta
Chiesa eremitica di San Francesco, situata sulla vetta del Monte Lacerone a 1205metri s.l.m. Fu costruita nel 1792 per volontà popolare. Sorge in corrispondenza del luogo dove San Francesco d'Assisi era solito ritirarsi in preghiera e meditazione, in una capanna protetta da due piante di carpino. Nei pressi della cappella si trova il sasso sul quale era solito salire per predicare e il luogo da cui, secondo la tradizione, fu lanciato il tizzone ardente che rese pubblico il luogo designato per la costruzione dell'attuale Santuario.
L'interno di San Michele Arcangelo
Collegiata di San Michele Arcangelo
La chiesa parrocchiale dedicata a San Michele Arcangelo risale al XIV secolo e sorge sulla sommità di una scenografica scalinata, a fianco della torre principale del castello che costituisce il suo campanile. La chiesa, a una navata, venne ricavata da una parte del castello e, anche se distrutta e ricostruita più volte, conserva all'interno pregevoli opere del XV-XVI secolo. Interessanti le due cappelle laterali, dedicate a Sant'Antonio di Padova e alla Madonna Immacolata con tele e affreschi del XV-XVI secolo.
Chiesa di Santa Maria del Giglio
Nella piazza principale del paese si trova la Chiesa di Santa Maria del Giglio, risalente al 1400. Ad unica navata, ha un altare centrale e due altari laterali, con stucchi di scuola romana con influssi di Carlo Fontana. L'altare maggiore conserva all'interno di uno stucco, un affresco del primo quattrocento, che rappresenta la Vergine col Bambino e Angeli.
L'Abbazia di San Pastore
Resti dell'Abbazia cistercense di San Pastore
Nei pressi della frazione Spinacceto, al confine con il territorio comunale di Contigliano, sono situati i resti dell'abbazia di San Pastore, fondata nel 1255 e abbandonata nell'Ottocento. L'abbazia è stata recentemente restaurata dopo un lungo periodo di degrado, e oggi ospita conferenze e matrimoni.
Aree naturali
Il borgo è circondato da stupendi boschi di querce ed elci che offrono al visitatore l'opportunità di lunghe passeggiate su sentieri sicuri e suggestivi, fino alla cima del Monte Lacerone (1.204m s.l.m.), uno dei luoghi più suggestivi del territorio Comunale, che permette di avere una veduta a grandangolo dell'intera Valle Santa Reatina. Qui San Francesco d'Assisi era solito ritirarsi in preghiera e meditazione, in una capanna protetta da due piante di carpino. Sulla cima sorge "la Cappelletta", una piccola cappella costruita nel 1792 in sua memoria.
Musei
Alcuni dei presepi esposti al Museo del Presepio
Museo dei Presepi
Il Museo Internazionale del Presepio ha sede presso la diruta chiesa di Santa Maria (XIII secolo), restaurata e adattata allo scopo. Al suo interno sono esposti presepi di tutte le culture del mondo; al suo esterno è collocata una statua di San Francesco alta ben cinque metri.[8]
Museo M.A.C.S.
Il Museo Arte Contemporanea Sensorialismo, fondato nel 2012 dal pittore Guido Carlucci, ha sede nei locali dell'ex municipio di Greccio; al suo interno sono esposti dipinti appartenenti alla corrente del sensorialismo.[9]
Secondo i dati ISTAT[11] al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 118 persone (7,57%). Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
Romania, 65 (4,17%)
Tradizione e folclore
Affresco conservato a Greccio che raffigura l'istituzione del presepe
Il paese è celebre per la rievocazione del primo presepe vivente fatto da Francesco d'Assisi nel 1223.
Cultura
Cinema
A Greccio sono state girate alcune scene del film Il vegetale (2018).[12]
Economia
Artigianato
Tra le attività economiche più tradizionali, diffuse e rinomate vi sono quelle artigianali, come la lavorazione e l'arte del ferro e del rame.[13]
Infrastrutture e trasporti
Strade
Lo svincolo di Greccio sulla superstrada Rieti-Terni
La strada provinciale 1/c, che collega Greccio al fondovalle
Greccio ha uno svincolo sulla superstrada Rieti-Terni (SS 79), che scorre ai piedi dei monti dove sorge il paese.
Nel fondovalle scorre inoltre la strada provinciale di Reopasto (SP1), la principale strada di collegamento con Rieti e Terni prima della costruzione della superstrada. Lungo la SP1 sorgono le frazioni Spinacceto, Limiti di Greccio (dove si trova la sede comunale) e Sellecchia.
Il borgo di Greccio e il santuario francescano si trovano lungo la provinciale 1/c, una diramazione della SP1 che ha origine a Sellecchia e si ricollega alla SP1 presso Spinacceto.
Il comune è attraversato dalla ferrovia Terni-Rieti-L'Aquila ed è servito dalla stazione di Greccio, situata ai piedi del paese in località Sellecchia, a sei chilometri da Greccio e a quattro dal santuario. Fino al 2014 era a servizio del comune anche la fermata di Terria, situata nei pressi della frazione Spinacceto, oggi soppressa.
Amministrazione
Nel 1923 passa dalla provincia di Perugia in Umbria, alla provincia di Roma nel Lazio, e nel 1927, a seguito del riordino delle circoscrizioni provinciali stabilito dal regio decreto N°1 del 2 gennaio 1927, per volontà del governo fascista, quando venne istituita la provincia di Rieti, Greccio passa a quella di Rieti.
Museo del Presepe di Greccio, su Visit Greccio - Vieni a scoprire Greccio. URL consultato il 6 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2017).
Il Museo MACS di Greccio, su Visit Greccio - Vieni a scoprire Greccio. URL consultato il 6 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2016).
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