Grazzanise è un comune italiano di 6 696 abitanti situato nella provincia di Caserta in Campania.
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Grazzanise comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Campania | ||
Provincia | Caserta | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Enrico Petrella (lista civica Cento passi) dal 21-9-2020 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 41°05′N 14°06′E | ||
Altitudine | 12 m s.l.m. | ||
Superficie | 47,05 km² | ||
Abitanti | 6 696[1] (31-3-2022) | ||
Densità | 142,32 ab./km² | ||
Frazioni | Borgo Appio, Brezza, Mercenara | ||
Comuni confinanti | Cancello ed Arnone, Capua, Casal di Principe, Falciano del Massico, Francolise, Pignataro Maggiore, Santa Maria la Fossa, Vitulazio | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 81046 | ||
Prefisso | 0823 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 061042 | ||
Cod. catastale | E158 | ||
Targa | CE | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | ||
Cl. climatica | zona C, 1 086 GG[3] | ||
Nome abitanti | grazzanisani | ||
Patrono | san Giovanni Battista | ||
Giorno festivo | 29 agosto | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Grazzanise nella provincia di Caserta | |||
Sito istituzionale | |||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Il territorio è in gran parte argilloso. L’agricoltura è moderatamente sviluppata (da rilevare la produzione di vino e frutta). Più importante è l’allevamento della bufala, che è alla base della diffusione di numerosi caseifici che producono diversi latticini, fra cui la famosa mozzarella.
Si trova in quella pianura, una volta paludosa e malarica, detta ’Il Mazzone’, sulla sinistra del fiume Volturno.
Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Grazzanise. |
Secondo una accreditata opinione di studiosi di storia locale, Grazzanise sorgeva durante il 3° o il 4° periodo della Repubblica Romana, sotto gli auspici della nobile famiglia dei Graziani che la consacravano alle Grazie. Il suo nome, secondo una etimologia arbitraria, ma ingegnosa, significherebbe l’isola delle Grazie (Gratiarum nesos, secondo la pronuncia erasmiana o nisos secondo la pronuncia reucliana) o il paese sostenuto dalle Grazie, pagus Gratiis innixus. E sorgeva per dare ricetto agli schiavi che nell’anfiteatro capuano, detto poi Berolais, dovevano dare spettacolo della loro forza e del loro valore nelle pericolose lotte fra di loro o contro le belve fameliche. Sorgeva per somministrare con le rose dei suoi campi unguenti e cosmetici, onde si fornivano matrone ed etère nella via Deplasia dell’antica Capua. Alcuni scrittori, infatti, pensano che l’esistenza dei paesi a un raggio di otto miglia da Capua Vetere rimonti al 211 a. C., ai tempi di Annibale, quando dai Romani fu fatta una terribile strage a Capua per vendicare l’appoggio da essa dato al fiero Cartaginese... Allora gran parte dei cittadini capuani, relicta urbe, effugierunt. Dove? In proximas terras.
Altri pensano che questi paesi avessero origine quando al terrorismo democratico di Mario (87 a.C.) successe il terrorismo oligarchico di Silla (81 a.C.) che fondò nuove colonie non dipendenti dallo Stato, ma dal loro capo, per Grazzanise un Graziano.
Iannelli, storiografo, pensa che Giulio Cesare, dopo il suo ritorno dalla Spagna e la sua nomina a dittatore da Roma e dall’antica Capua deduceva varie colonie che, sotto la condotta dei diversi duci, andarono a fondare diversi paesi. Così dai Tuberani ebbe origine Tuberoniola, Tuberoila, Tuberola - per processo fonetico - Teverola; dai Marziani Marcianise; dai Franchi o Franchis Francolise, dagli Sparani Sparanise; dai Graziani Grazzanise; dove è da avvertire che il suffisso nisi non deriva da nesos greco o da innixus latino, ma sta a indicare la prestazione feudale che nell’Alto Medioevo si pagava direttamente al signore del feudo.
Secondo Iannelli, interpretato da Pirozzi, Grazzanise deriva da una colonia Giulia, come tante altre, come quella esistente già alla Torre degli Schiavi, ove fu trovata nel novembre 1649 una lapide con epigrafe che parla di una colonia Giulia fondata da Cesare che si vantava rampollo di Venere. Non va dimenticato però che molte colonie, anche preesistenti, per gratitudine o per adulazione al grande dittatore, presero il prenome di giulie.
Medaglia di bronzo al Merito Civile | |
«Centro strategicamente importante, occupato dall'esercito tedesco per la presenza di un aeroporto militare, subì rastrellamenti e razzie da parte delle truppe naziste e un violento bombardamento alleato che provocò numerose vittime civili. Nobile esempio di spirito di sacrificio ed amor patrio.» — Grazzanise (CE), settembre - ottobre 1943 |
Abitanti censiti[6]
Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune sono 437, ovvero il 6,18% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[7]:
Un mezzo di trasporto locale, è stato fino agli inizi del Novecento "u straul"; una slitta gigante per fieno persone animali e sementi, che scorreva sul fango e sull'erba tirata da qualche animale da tiro. La barca utilizzata nel fiume è chiamata "u lontro", rettangolare e piatta sotto con la prua leggermente rialzata, lunga dai 2 ai 3 metri.
Sono chiamati "i battenti" i devoti della Madonna Dell'Arco, che la mattina del lunedì In Albis, sfilano scalzi per il paese.
Un'altra cosa che è scomparsa nel paese sono le congreghe religiose, forse nel venir meno del loro compito quello di dare mutuo soccorso a chi ne aveva bisogno (un funerale) e dare esempio di vita cristiana, esse erano composte da laici e rette da un priore, nascono su iniziativa del ceto nobile o benestante.
Il 29 agosto si celebra la festa di S. Giovanni Battista, il patrono, la quale è detta anche ’a paparara’, per la consuetudine di consumare l’oca. Altre feste tradizionali sono quelle del Lunedì in Albis (Madonna dell’Arco, con i ’battenti’ o ’fujenti’) e dell’8 settembre (Madonna di Montevergine).
In tutte le feste e in ogni stagione è usanza preparare delle specialità gastronomiche particolari, a volte veramente prelibate, come gli struffoli, la pizza alla crema, i guanti, ecc. Non legata alle feste ma molto ricercata è la cicoria, di cui il territorio è ricco soprattutto nei pascoli bufalini, che dà luogo a varie ricette.
Nel comune hanno sede una scuola dell'infanzia, una scuola primaria e secondaria di primo grado (con succursale nel comune di Santa Maria La Fossa), e due scuole secondarie di secondo grado, la succursale dell'istituto tecnico di Capua e un istituto agrario. Sono inoltre presenti quattro scuole dell'infanzia paritarie.
La fertilità dei terreni, la vicinanza con l'agro aversano, capuano, e inoltre la presenza dell'aeroporto che in futuro potrebbe diventare l'aeroporto internazionale di Caserta, lo rendono un centro con potenzialità agricole ed industriali.[8]
Le attività che danno occupazione ai suoi abitanti sono: agricoltura (allevamenti di bufale, piantagioni di tabacco, frumento, meloni, pomodori), industriali (caseifici, panifici).
L'allevamento bufalino costituisce la più sviluppata attività locale.
L'infrastruttura del Collegamento autostradale tra l'autostrada A1, l'Aeroporto di Grazzanise e la direttrice Domitiana si svilupperà per 24 km circa e prevede la realizzazione di un nuovo asse autostradale che, allacciandosi all'autostrada A1 all'altezza dello svincolo di Capua, raggiungerà l'asse di supporto (SS 7 dir) in prossimità del luogo dove sarà realizzato anche l'Aeroporto civile di Grazzanise[9].
L'aeroporto di Caserta-Grazzanise è aperto esclusivamente al traffico militare.
Durante il governo Berlusconi II il ministro della difesa Antonio Martino sottoscrisse un protocollo d'intesa che autorizza definitivamente l'apertura al traffico civile dell'aeroporto. Nel luglio del 2009 è stato firmato un accordo tra ENAC, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la regione Campania per affidare a Gesac la realizzazione e la gestione del nuovo aeroporto. Nel 2013 - durante il governo Monti - il Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale curato da Corrado Passera ha eliminato l'aeroporto tra gli scali dell'aviazione civile italiana, lasciando solo l'aeroporto di Capodichino e quello di Pontecagnano come gli unici due aeroporti civili della regione Campania, e suscitando perplessità e polemiche.
Dal 2000 al 2010 il comune è stato amministrato dal sindaco Enrico Parente (la svolta). Successivamente vince il figlio, Pietro Parente, la cui giunta cade nel 2012. Nel febbraio 2013 il Consiglio dei Ministri ha sciolto il comune di Grazzanise per infiltrazioni Mafiose. Consiglio comunale composto dalla maggioranza (la svolta) minoranza (nuovi orizzonti e Senso Civico). Il 31 maggio 2015 sono state indette nuove elezioni comunali ed è uscito vincitore Vito Gravante (L'Unione). Il 3 luglio 2019 la maggior parte del consiglio si dimette e subentra il prefetto dott. Aldo Aldi. Alle elezioni del 20 e 21 settembre 2020 vince Enrico Petrella (Cento passi), battendo le altre due liste (Orizzonti futuri e Campi stellati).
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1984 | 1990 | Enrico Parente | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1990 | 1992 | Marcello Vaio | Democrazia Cristiana | Sindaco | |
1992 | 1994 | Francesco Provolo | commissario | ||
1994 | 1998 | Marcello Vaio | Partito Popolare Italiano | Sindaco | |
1998 | 2000 | Paolo Maddaloni | commissario | ||
2000 | 2010 | Enrico Parente | Lista civica (AN) | Sindaco | |
2010 | 2012 | Pietro Parente | Lista civica | Sindaco | |
2012 | 2013 | Vittoria Ciaramella | commissario | ||
2013 | 2015 | Nicola Auricchio | commissario | ||
2015 | 2019 | Vito Gravante | Lista civica | Sindaco | |
2019 | 2020 | Aldo Aldi | commissario | ||
2020 | in carica | Enrico Petrella | Lista civica | Sindaco | |
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