Godezza (comunemente chiamata "La Godezza") è una località del comune di Poviglio, in provincia di Reggio Emilia.
Godezza frazione | |
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Localizzazione | |
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Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 44°51′48.1″N 10°30′48.85″E |
Abitanti | 30[1] (2011) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 42028 |
Prefisso | 0522 |
Fuso orario | UTC+1 |
Patrono | san Martino |
Cartografia | |
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Dista circa 5 km dal capoluogo comunale in direzione nord e sorge al confine con il comune di Brescello. Il piccolo abitato si sviluppa seguendo il tracciato della strada provinciale (SP 82) che la collega al territorio brescellese.
Il toponimo evoca un passato di frequenti alluvioni del Po nella zona; infatti il termine "Godezza" deriverebbe dal latino classico "Lacumducium", o "Lacoducto" nella versione medievale, cioè palude. Ancora in tempi recenti, la località è stata interessata dalle maggiori esondazioni del Grande fiume.
La pieve è dedicata a san Martino ed è già menzionata nella Pergamena delle Decime del 1230 ove essa figura come "cappella". Solo la Pergamena del 1290 vi fa riferimento come "chiesa". Tuttavia, nel 1716, essa fu declassata ad oratorio. Per effetto dell'applicazione della legge cosiddetta "di soppressione" (prevista dal Trattato di Aquisgrana del 1748) la chiesetta e le sue pertinenze passarono dal monastero delle monache di S. Quintino di Parma, fino a quel momento titolari del tributo delle Decime, al Demanio ducale parmense.
La chiesa della Godezza compare anche nel film "Don Camillo monsignore... ma non troppo" (1961), il quarto della celebre saga, ed è il luogo in cui si svolge, in gran segreto, il matrimonio religioso tra Walter, figlio del sindaco Peppone, e l'amata Rosetta. Nella finzione cinematografica essa è tuttavia fantasiosamente citata come "chiesetta di S.Lucio", "vecchia e decrepita"; il narratore aggiunge poi, sempre discostandosi dalla realtà, che essa fu costruita apposta sulla riva del Po confidando così che san Lucio, "per non bagnarsi i piedi", avrebbe protetto il paese dalle alluvioni.
Godezza non costituisce una parrocchia autonoma. La località è suddivisa fra le parrocchie di San Sisto e di Poviglio (capoluogo).
Dal 2010 gli abitanti della Godezza partecipano all'elezione della Consulta di Frazione[2], organo civico con funzioni consultive e propositive, istituito con delibera del Consiglio comunale. La Consulta è composta dai sette candidati che siano risultati eletti sulla base del maggior numero di preferenze nominali ricevute da parte degli aventi diritto al voto ovvero da tutti i cittadini maggiori di 16 anni che risiedano o esercitino un'attività commerciale alla Godezza, oltre che nelle vicine frazioni di San Sisto, Enzola e Casalpò. Il mandato della Consulta coincide, in termini di durata, con quello amministrativo. Nei giorni 5, 6 e 7 ottobre 2014 si è svolta l'elezione per il rinnovo dell'organo civico della località.