Gioi è un comune italiano di 1 180 abitanti della provincia di Salerno in Campania.
Gioi comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Maria Teresa Scarpa (lista civica Crescere insieme in comune) dal 26-5-2019 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 40°17′N 15°13′E | ||
Altitudine | 684 m s.l.m. | ||
Superficie | 27,99 km² | ||
Abitanti | 1 180[1] (31-5-2020) | ||
Densità | 42,16 ab./km² | ||
Frazioni | Cardile | ||
Comuni confinanti | Campora, Moio della Civitella, Orria, Salento, Stio, Vallo della Lucania | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 84056 | ||
Prefisso | 0974 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 065057 | ||
Cod. catastale | E037 | ||
Targa | SA | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 112 GG[3] | ||
Nome abitanti | gioiesi | ||
Patrono | san Nicola | ||
Giorno festivo | 6 dicembre | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Situato tra le colline del Cilento, nel cuore del parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, sulla cima di un colle (685 m s.l.m.), Gioi si affaccia su due valloni che confluiscono nella pianura più a valle, offrendo un paesaggio agrario accidentato, ma di grande bellezza, ricco di querce, castagne, felci, ulivi.
La stazione meteorologica più vicina è quella di Casal Velino. In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +8,7 °C; quella del mese più caldo, agosto, è di +25,7 °C[4].
Le prime notizie di Gioi si rintracciano in un diploma della badia di Cava de' Tirreni, dov'è descritto come un borgo fortificato. Dal 1811 al 1860 fu capoluogo dell'omonimo circondario, appartenente al distretto di Vallo, del regno delle Due Sicilie.
Dal 1860 al 1927, durante il regno d'Italia, fu capoluogo dell'omonimo mandamento, appartenente al circondario di Vallo della Lucania.
Lo stemma e il gonfalone del comune di Gioi sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'8 aprile 1999.[5]
«Stemma d'azzurro, ai cinque colli all'italiana di marcata altezza di verde uniti, fondati in punta, il colle centrale più alto, quelli intermedi di altezza meridiana, quelli laterali più bassi e uniti ai fianchi dello scudo con lo scaglione diminuito di argento, sostenuto dai colli laterali, con il vertice appuntato al lembo superiore dello scudo. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone è un drappo di bianco.
La sopressata di Gioi è un salume affumicato con stagionatura di almeno 40 giorni, dimensioni di circa 8–10 cm di diametro e 15-18 di lunghezza, da carne suina magra, recante al centro dell'impasto una fettuccia di lardo, conservato in vasi di vetro sottolio o sotto vuoto. Secondo una tradizione legata al periodo dell'emigrazione, la soppressata di Gioi viene anche inserita all'interno di un caciocavallo ed è quindi possibile reperirla anche sotto questa forma.
Fa parte dell'elencazione dei Prodotti agroalimentari tradizionali italiani e della lista dei presidii ritenuti meritevoli di tutela da parte dell'associazione Slow Food.
Abitanti censiti[6]
Il comune fa parte della Comunità montana Gelbison e Cervati e dell'Unione dei comuni Valle dell'Alento.
Le competenze in materia di difesa del suolo sono delegate dalla Campania all'Autorità di bacino regionale Sinistra Sele e all'Autorità di bacino interregionale del fiume Sele.
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 237027055 |
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